21 Agosto 1968, sangue a Praga. Ricordare per combattere sempre contro l’euroscetticismo, contro il sopito “euro”comunismo

 GINO RAGNO DEDICA  LA BROCHURE AI SUOI TANTI CARI AMICI DELL’EUROPA ORIENTALE DI QUEGLI ANNI TERRIBILI DI LOTTA PER LA LIBERTA’ E AL POPOLO CECOSLOVACCO CHE SUBI’ L’ENNESIMA BRUTALE SOPPRESSIONE DELLA SUA LIBERTA’, DELLA SUA SOVRANITA’, DELLA SUA INDIPENDENZA.

 In otto pagine, copertina compresa, Gino Ragno ha riprodotto  fotografie ed articoli dell’oramai storico settimanale di Giorgio Nelson Page “lo Specchio” in ricordo del 40° anniversario dell’invasione sovietica e del Patto di Varsavia della Cecoslovacchia. Con il sottotitolo “Il ’68 siamo noi amici di Jan Palach”, sono riprodotti articoli di Giampiero Pellegrini, Gino Ragno, Dino Sanzò. Nel quarto di copertina, in basso, è riprodotta la foto degli studenti romani che con Gino Ragno protestavano davanti all’Altare della Patria: una folla sterminata di giovani, a pochi metri da via delle Botteghe Oscure del famigerato moscovita PCI, da allora e per sempre tradita dalla DC anticonunista che portava i voti degli italiani in sacrificio dell’alleanza con i filososvieitici nostrani, lanciava celerini e squadre poliche alla caccia dei giovani di destra, continuava nel saccheggio delle finanze pubbliche. Pagine di dolore indimenticabile, che con quelle della precedente invasione dell’Ungheria cominciavano a formare potentemente la coscienza della gioventù nazionale ed europea che non cadeva nelle trappole dell’ideologia dell’uguaglianza e dell’odio comunista, sotto il cui tallone popoli e proletari di mezza Europa giacevano inermi. Con questa  piccola ma bellissima pubblicazione, Gino Ragno ha voluto anche commemorare l’eroico “Comitato per la libertà della Cecoslovacchia”, attorno a cui si raccolsero esuli ed amici europei di tutte le estrazioni ideologiche, il cui punto di riferimento di prestigio internazionale è stato per lunghi anni, fino alla morte, l’esule Jiri Pelikan, che venne a vivere ed operare a Roma.

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