28 Marzo 2008
Domenico Cambareri
(fonte: Parvapolis)
Nuovo Governo, rinnovo delle cariche dei grandi manager
Sono arrivate alla scadenza diverse onomine relative alle grandi aziende dello Stato, ovvero in cui esso ha la sua “golden share”. Fra di queste vi sono quella di Presidente e di Amministratore Delegato della Finmeccanica., Nell’ultimo decennio, in Finmeccanica, le cariche di Presidente e di Amministratore Delegato sono state attribuite alla stessa persona, salvo una breve parentesi di qualche anno addietro in cui apparve Testore come A.D. La cosa risulta strana rispetto alla normalità, ma così non è se si verifica come la persona alla quale sono stati attribuiti così ampi poteri nella conduzione strategica degli investimenti, della ricerca, delle alleanze internazionali più qualificate e della penetrazione dei mercati e nell’esercizio del controllo e delle garanzie ha dimostrato doti davvero eccezionali. Egli, Pierfrancesco Guarguaglini, ha portato la Finmeccanica e le sue aziende partecipate (fra cui AgustaWestland, Alenia Aeronautica, AleniaAermacchi, Alenia Aeronavale, OtoMelara, Wass, Selex Sensor and Airborne Systems, Galilelo Avionica, Selex Communications, Selex Sistemi Integrati, Elsag Datamat, Selex Service Management, Ansaldo STS, Ansaldo Trasporti, Ansaldo Breda) ai vertici qualitativi della produzione mondiale. La tecnologia avanzata civile e militare ha nella Finmeccanica il punto di riferimento nazionale più rilevante e solido, in continua crescita di investimenti e di fatturati, ad altissima ricaduta di ‘knowhow’. Partner a più elevata internazionalizzazione a livello europeo e mondiale fra tutte le aziende italiane, (a Finmeccanica, soprattutto attraverso la Agusta Werstland, è diventata primario protagonista nel Regno Unito, dove la Difesa ha superato o sta per superare in specifici ordinativi i corrispettivi della Difesa italiana. E’ inutile fare riferimenti ai molteplici successi e alle tante gare internazionali relative a specifici prodotti vinte dalle società Finmeccanica. Non possiamo che augurarci che il nuovo governo confermi, appena insediato, nelle sue attuali cariche un uomo che ha già reso grande servizio al Paese e che può ancora aiutarci a crescere nei settori dell’eccellenza della ricerca e della produzione, con diretti enormi introiti di “valuta pregiata” e di acquisizione di lavoro. Settori produttivi che non possono vivere o sopravvivere come semplici “nicchie” tecnologiche, come è stato sino ad anni recenti e come è ancora il caso in alcuni più specifici settori, vista la persistenza della scure pubblica in investimenti altamente sofisticati destinati alla difesa. Sempre che Guarguaglini lo vorrà, rinviando il passaggio del testimone ai migliori uomini dei suoi team. Non sappiamo se il “Premio Capo Circeo” Pierfrancesco Guarguaglini sia il migliore, ma certamente come lui oggi ne abbiamo pochissimi, e, nel settore che occupa, è forse ancora l’unico a rappresentare la migliore sintesi delle qualità richieste. E’bene che il nuovo presidente del consiglio e i ministri tutti abbiano l’onestà e la lungimiranza politiche di riconfermare la scelta, e soprattutto di avere la semplicità d’animo di chiedergli di restare ancora alla direzione della grande azienda.