Il tema della Giustizia è sempre all’o.d.g. delle agende del governo e del parlamento. Ma lo è ancora di più da parte dei cittadini. I quali aspettano sempre una giustizia presente sul territorio, a loro il più possibile prossima, rapida nell’istruzione dei procedimenti e dei dibattimenti, certa nelle sentenze. Su questa efficienza, come su quella della Scuola e dell’Università, si gioca il futuro della società e dello Stato. Ghedini, in qualità di parlamentare e di avvocato, è tornato a metter mano su questa materia. E’ bene perciò riproporre dei testi di d.d.l. presentati anni addietro alla Camera dei Deputati, testi direttamente elaborati da Sebastiano Neri, già ed allora parlamentare nonché responsabile del settore Giustizia di A.N., testi sui quali Berlusconi ebbe sicuramente a manifestare specifico interesse. In merito al dibattito odierno, noi li riproponiamo perché li riteniamo più che utili ad esso ancorché validi, anche in funzione di una visione organica dei problemi che affliggono e accrescono l’inefficienza della giustizia; problemi insuperati che la rendono una macchina che si avita su se stessa e che produce quasi sempre molto poco e molto male. Richiamiamo l’attenzione dei lettori, in particolare, sulla Porposta N. 5840 in tema di: Modifiche al codice di procedura penale in materia di rapporti fra pubblico ministero e polizia giudiziaria, presentata il 23 marzo 1999.