Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon, ha fatto visita, oggi, ai militari italiani impegnati nella missione “Leonte” in Libano. “Ringrazio i caschi blu per quello che stanno facendo in Libano – ha detto Ban Ki Moon – Ho potuto constatare di persona l’ottimo lavoro svolto a favore della pace di questo paese”. All’arrivo alla base 1-31, che si trova lungo la Blue Line, al confine con Israele, Ban Ki-Moon, accompagnato dal Force Commander di Unifil generale Claudio Graziano, è stato accolto dal generale Flaviano Godio, comandante del Settore Multinazionale Ovest di Unifil.
“L’espressione di gratitudine ai militari italiani da parte del segretario generale delle Nazioni Unite – ha dichiarato il generale Godio – è un valore aggiunto per chi, uomini e donne, è impegnato per preservare la pace nella missione in Libano, soprattutto in questo particolare momento in cui si riflettono, anche nell’area libanese, le tensioni del confine mediorientale”.
Attualmente il contingente, a leadership italiana, è composto da circa 4.000 militari, 2.100 dei quali italiani. Sono presenti anche militari provenienti da Francia, Ghana, Korea del Sud, Malesia (con all’interno una componente del Brunei) e un distaccamento della Slovenia. Alla missione ”Leonte 5” partecipano militari dell’Arma dei Carabinieri con compiti di polizia militare, oltre ad ufficiali e sottufficiali, inseriti nelle varie branche, appartenenti alla Marina Militare e all’ Aeronautica Militare.
Il Contingente italiano, guidato dalla Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, è dislocato su diverse basi tra cui le principali, oltre a Tibnin, dove ha sede il quartier generale del Contingente italiano e del Settore Multinazionale Ovest di Unifil, nonchè il Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata di Cavalleria, sono Marakah, che ospita il comando del primo battaglione di manovra (Italbatt 1) su base Reggimento Lagunari “Serenissima”, Al Mansouri, dove ha sede il comando del secondo battaglione di manovra (Italbatt 2) su base Reggimento “Lancieri di Novara” con un’aliquota del Reggimento “Piemonte Cavalleria”, e Shama, in cui hanno sede il Gruppo Supporto e Aderenza basato sul 1° Reggimento di Manovra di Rivoli e l’ “Engineer Battalion” basato sul 3° Reggimento Genio Guastatori.