L’ITALIA RITORNA AL NUCLEARE E SI ALLEA CON LA FRANCIA
L’Europa della Libertà esprime vivo apprezzamento per i risultati raggiunti dal vertice romano franco-italiano in materia di alleanze politico-industriali nel settore nucleare civile. E’ una strada da perseguire e da rafforzare. L’intesa, che ingloba condizioni di reciproca partecipazine nella costruzione di reattori nucleari civili in Italia e in Francia e che promuove progetti industriali di costruzione congiunta in altri Paesi, potrà e dovrà essere rafforzata nel tempo. Essa è da intendere come scelta strategica aperta, cioé che non chiude la porta al possibile accesso degli altri grandi partner europei nel settore nucleare civile, come Regno Unito e Germania. Le aperte allusioni ai contenitori vuoti dei progetti che Berlusconi sta portando avanti, fatte da Bersani, ci si augura che rimarranno mere fanfaluche e che, nell’interesse nazionale, si potrà arrivare davvero ad avviare la costruzione dei primi quattro impianti nucleari italiani entro i prossimi dieci anni. Sugli altri aspetti delle intese franco-italiane, in particolare in quelle del settore della difesa, e dei grandi limiti manifestati dall’Italia, L’Europa della Libertà si premurerà di esprimere quanto prima la propria posizione in maniera perspicua. Si conferma la totale assonanza con la sottolineatura della irrinunciabilità dell’avvicinamento alla Russia, cosa che deve essere intesa e perseguita non soltanto in e con funzioni di natura economica, in particolare per quanto attiene alle fonti di energia. Essa deve essere sempre più allargata agli aspetti sociali, culturali e di intesa aperta e di collaborazione sugli aspetti inerenti gli equilibri strategici.