1° Marzo
Domenico Cambareri
L’Europa della Libertà torna sul merito dell’incontro franco-italiano per auspicare che l’allargamento delle intese di collaborazione venga esteso e intensificato. In particolare, si richiama l’attenzione sui settori della ricerca della tecnologia avanzata militare/civile e sulla promozione di alleanze societarie ai fini della promozione di attività industriali e produttive. Si esprime convincimento che debba diminuire la competizione nell’ambito dei prodotti militari e di tecnologia avanzata progettati insieme da vendere a Paesi terzi per realizzare forme di copartecipazione nella vendita di prodotti di grande comunalità ingegneristico-architettonica quale è il caso delle fregate FREMM. Si condivide l’idea di avviare la costituizione di reparti militari congiunti, anche in maniera stabile, sino a livello di due/tre reggimenti sempre che la cosa possa risultare fattibile con le attuali e future possibilità operative delle Forze Armate italiane, in particolare dell’Esercito; altrimenti converrà spostare il discorso nell’ambito di una più aperta e specifica collaborazione tri e quadri-nazionale (Francia, Italia, Spagna, Portogallo; Francia, Germania, Italia). Si ritiene indispensabile promuovere l’aumento del budget nazionale della Difesa italiana entro il prossimo esercizio finanziario per poter rendere fattibili queste proposte e le iniziative già sul tappeto. In particolare, si ritiene indispensablile, in relazione alle responsabilità europee e nazionali nella scena politica internazionale oltre il presente decennio, avviare la costruzione di due portaerei medie da parte italiana per dare un diretto e paritario contributo, nell’abito dell’Unone Europea e della NATO, riapetto a quello della Francia e del Regno Unito in questo delicatissimo e nevralgico settore degli equilibri planetari e della concorsualità dello sforzo del Vecchio Continete a quello americano. IL quale ultimo potebbe così cominciare a ridefinire in misura più contenuta la sua esposizione nei diversi teatri.