Il 2008 è stato un anno di sorprese. E non tutte sono state piacevoli. Questioni che fino ad allora non avevano rappresentato una minaccia, improvvisamente, e spesso inaspettatamente, sono esplose.
Nel gennaio dello scorso anno pochi ignoravano l’esistenza di tensioni in Georgia; ma quanti avrebbero previsto che, per la fine dell’anno, ci sarebbero stati i soldati russi sul suolo georgiano?
Allo stesso modo, pochi ignoravano i problemi della pirateria; ma quanti avrebbero previsto fino a che punto i pirati si sarebbero spinti e che la NATO avrebbe dovuto affrontare tale problema?
Ci sono stati anche dei momenti positivi. Non molti credevano che Barack Obama sarebbe stato il vincitore della Casa Bianca. Ma egli aveva intuito che il suo messaggio “Yes we can” era vincente.
Così, quali saranno le sorprese del 2009? In questo numero giriamo la domanda a sei personaggi ben noti nei loro rispettivi settori.
Mi sembra giusto che anch’io faccia la mia previsione. Penso che il 2009 vedrà un crescendo della questione del Grande Nord, l’area del circolo artico che sta cambiando rapidamente. In una situazione in cui non vi sono dei confini definiti, in cui vi è grande speranza di ricchi giacimenti di minerali e in cui non esistono chiari accordi per gestire l’area, è probabile che questo tema abbia degli ulteriori sviluppi il prossimo anno.
È una coincidenza che questo sia anche l’argomento del primo numero della Rivista della NATO del prossimo anno, in cui esamineremo che cosa i membri della NATO ed altri paesi si preparano a fare in merito.
Per quest’anno è tutto. Vorrei ringraziare quanti leggono i nostri articoli, o guardano le storie fotografiche e i video. Vorrei ringraziare in modo particolare tutti coloro che hanno contribuito a realizzare la nostra rivista. Auguro a tutti voi delle felici vacanze ed un pacifico anno nuovo.