Hanno la faccia brutta e i nomi improbabili. Ma spesso riescono ugualmente a farla franca
Entrerò di nuovo in conflitto con tante persone, ma quando la figuraccia c’è, non si può nascondere. Allora, iniziamo per gradi. In Italia abbiamo un vero e proprio “caso romeno”, ma non come inteso da quelli del “Corriere della Sera”. Un “caso romeno” inteso come paura del diverso, come una ricerca disperata di trovare il mostro altrove. Vediamo un po’ la dinamica dello stupro della Caffarella. La questura di Roma fa una conferenza stampa due giorni dopo lo stupro annunciando quanto sono stati bravi loro ad acchiappare “le belve romene”. Anzi, per giunta fa anche un festa con tanto di Ministro presente. Un po’ come io e Mauro: dopo ogni articolo che io scrivo, diamo una festa. Un po’ come i conducenti dell’ATAC, che quando arrivano a capo linea chiamano i loro dirigenti e subito fanno una festa per il loro mirabile risultato. Oppure come i funzionari delle Poste: vuoi vedere che le file si formano per colpa delle feste?
La gente chiede vendetta, vuole linciarli, farli a pezzi. Un po’ anche per sfogarsi per tutte le frustrazioni quotidiane dovute alla crisi economica. Come diceva anche una signora di Tor Bella Monaca ad “Anno Zero”: «Mi fijo non ha lavoro perché vengono ‘sti stranieri e lavorano per venti euro. Allora è diventato un delinquente, mi fijo. Tutta colpa di ‘sti romeni, di Berlusconi», dice incavolata. Che poi cosa c’entri Berlusconi coi romeni, non si è mica capito. Ma si sa, il “povero” premier è sempre stato colpevole per qualsiasi cosa sia successa in Italia. Infatti c’è il detto: “Piove, governo ladro”. Solo che questa volta, il caro Silvio ha più di 1 milione di persone con cui condividere le colpe: i romeni, per l’appunto.
Poi però, dopo fiumi di inchiostro, titoloni in prima pagina, il DNA (chi sarà mai questo signore? ) dice che i romeni non sono colpevoli. Sto bastardo. Come non colpevoli? Hanno la faccia bruta, precedenti penali, nomi strani ed in più so’ pure romeni. Devono essere colpevoli.
Ed invece, no. Però la procura qualcosa deve pur trovare. Ecco, pronto, lo stupro di Primavalle, “Racz è stato riconosciuto senza dubbi dalla vittima”, scrivono i giornali. Non è utilizzabile questo signor DNA in questo caso, quel signore che rovescia tutte le carte in tavola. Stavolta gliel’abbiamo messo al culo. Ed invece no. Manco stavolta, anche perché la vittima dice di non esserne sicura. Uffa, ma quanto culo hanno ‘sti romeni. Ma cerchiamo meglio, qualcosa dovranno pur aver fatto. Ecco, trovato, Isztoika ha calunniato il suo connazionale. Quindi teniamolo in galera. Vabbè, direbbe la gente, ma la procura si è sbagliata. Può succedere. È la prima volta. Eh, no.. Non è la prima volta. Succede anche a settembre 2007 a Torino, quando 2 fratelli romeni Adrian e Gheorghe Florin Nichiţean, di 23 e 24 anni, vengono arrestati nelle notte di 15 di settembre 2007 dalla Polizia di Torino con l’accusa di aver stuprato, picchiato e rapinato una prostituta italiana e la sua amica. I due sono stati trovati su una panchina vicino al posto dove era avvenuta l’aggressione. Nonostante sono stati identificati dalle vittime, i test DNA hanno dimostrato che non erano loro i colpevoli. Anche qui, il signore DNA ha messo lo zampino. A beccarlo. Sono stati rilasciati dopo 3 mesi di detenzione. Loro però hanno fatto causa allo Stato Italiano e la Corte d’Appello di Torino ha deciso a febbraio di quest’anno che saranno risarciti con una soma di 24.500 euro Adrian e 20.000 Euro l’altro fratello. E mentre alla notizia del loro arresto sono stati dedicati fiumi di inchiostro, per questa notizia, “Cronaca Qui” dedica un trafiletto in mezzo a tante altre cose. Meno spazio delle previsioni del tempo nelle Azzorre. Ma le sorprese non finiscono qui: a quanto si apprende dalla stampa, questo Signor DNA, avrebbe comunque indicato che si trattano di romeni. Sì, in una puntata probabilmente di StarTrek oppure di “Guerre Stellari”. Lasciamo stare i premi Nobel che dicono che qualcosa del genere sia impossibile. Che ne sanno loro? Che sia chiaro, non escludo la possibilità che i stupratori fossero romeni, cosi come potrebbero essere italiani, cingalesi, marocchini o cinesi.
È sconvolgente però questa ricerca accanita del mostro in questa particolare comunità. Ci mancherebbe un annuncio del tipo: “ AAA, CERCASI COLPEVOLE (ROMENO) DISPERATAMENTE”, come aveva ironicamente messo sul sito del Partito Identità Romena, il presidente Giancarlo Germani. Questo continua cosi: “Giornale tiratura nazionale, proprietario ben posizionato con fratello in posizione preminente, con Direttore munito di tono di voce garrulo proporzionato alle notizie pubblicate, con evidente bisogno di facili capri espiatori per delitti e nefandezze varie selezionerebbe ambosessi esclusivamente romeni a cui accollare stupri, rapine, sequestri ed omicidi a sfondo abietto, incestuoso e sessuale. Astenersi italiani ed altre etnie non munite di certificato di razza predisposto al delitto ed abiezioni varie. È garantito un processo mediatico rapido, veloce e dall’esito non negoziabile: il romeno è colpevole a prescindere, poi si potrà iniziare a cercare i colpevoli. È garantito vitto ed alloggio nelle patrie galere e gogna mediatica per gli aspiranti responsabili ed intera comunità annessa, possibilità di manganellate varie ad incontro ronde non politicizzate.” Che dire: io tutti i torti a questo signore non glieli darei. Poi ci si mette pure Umberto Eco, che proprio a darmi ragione sui colpevoli di tutti i mali, s’inventa il Berluschescu. Lui lo fa con un’ironia superiore alla mia, elencando tutti i “romeni” colpevoli di tutto e di più, iniziando con Leonarda Cianciullui, la saponificatrice e, come dice il nome chiaramente straniero, “romena” e finendo con la signora Franzonescu di Cogne e i due coniugi di Erba Olindu e Roza. Chi se ne frega della presunzione di innocenza, del diritto alla privacy? Chi se ne frega delle statistiche presentate con una punta di imbarazzo dallo stesso Ministero dell’ Interno? Che ci cambia a noi sapere che il 90% degli stupri avvengono nelle famiglie… italiane e che 60,9% dei denunciati per lo stupro sono italiani? E poi pure questi impiccioni delle “Iene” che si mettono a far finta di essere romeni, rischiando di lasciarci la pelle. Ehi, ma a dar retta al Ministro Frattini, non ci sono italiani razzisti o xenofobi? No… Oppure come si è permessa di dire in un incontro con degli eurodeputati romeni l’on. Jole Santelli non ci sono stati degli episodi di violenza contro i romeni… Nooo. Ma io inviterei questa signora a raccontare queste balle ai proprietari dei negozi romeni bruciati. Ma quelli mica sono episodi di violenza. Quelli sono solo un nuovo modo borgataro di dare il benvenuto. I romeni ti danno il benvenuto con pane e sale, i borgatari con le molotov. Non ti puoi mica scandalizzare. Mica te la puoi prendere con il “bravo ragazzo” napoletano che ha violentato un ragazzino romeno. Lui ha il diritto. A lui, magari gli diamo i domiciliari. Cosi come ai “bravi ragazzi, figli di mamma” padani che hanno violentato una compagna di scuola. Oppure come a quel “bravo ragazzo” che a Capodanno ha violentato una ragazza a Roma. Allora i romeni devono tornare in patria: ‘sti extra-comunitari, ‘sti immigranti. Solo che i romeni capita di non essere più né una, né altra… Capita che siano adesso cittadini comunitari con dei diritti uguali agli italiani in tutta l’Unione Europea.
Ma tanto, Forza Nuova ha trovato anche qui la soluzione: “la sospensione del Trattato di Schengen e quindi il blocco di tutto il flusso immigratorio”. Solo che la loro soluzione, non si può fare. Intanto perché la Romania non ha firmato tale Trattato… ancora. Ed in più romeni non sono considerati immigrati, ma cittadini europei che usano il loro diritto legittimo alla libera circolazione. Sempre Forza Nuova (ma sono simpatici, dai) dice che c’è bisogno dello smantellamento dei campi Rom ed espulsioni degli zingari. Solo che una gran parte dei zingari hanno passaporto italiano. Dove vorresti mandarli questi? Insomma, questo è il clima. E l’unica soluzione sarà mandare tutti i romeni a casa. Dopo non ci saranno più furti, più violenze, più omicidi. Scommetto che pure “Cosa Nostra”, la “’ndrangheta”, “La Sacra Corona Unita” spariranno. Vuoi vedere che è questa la chiave? Mica assicurare la certezza della pena. No… Bisogna solo mandare a casa i romeni.