La NATO sceglie Sigonella per gli UAV di ricognizione lontana

26 Marzo 2009

Fonte: Stato Maggiore della Difesa, Attività operative ; Il Portale dell’Aeronautica Militare

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ALLIANCE GROUND SURVEILLANCE (AGS): LA NATO IN VISITA A SIGONELLA

Venerdì 20 marzo è stato effettuato il sopralluogo teso a valutare le possibilità di ospitare una componente di sorveglianza aero-terrestre dell’alleanza Atlantica. Confermate le ottime potenzialità della base aerea, sede del 41° Stormo
Ten.Col. Alessandro Alfonsi – SMA – Ufficio Pubblica Informazione
del 20/03/2009
Le delegazioni dello Stato Maggiore Difesa, Stato Maggiore Aeronautica e della NATO al 41° Stormo di Sigonella
Si è conclusa venerdì 20 marzo, nella base aerea di Sigonella, sede del 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare, un’importante visita conoscitiva della NATO. La folta delegazione internazionale, accompagnata da una delegazione dello Stato Maggiore della Difesa e dell’Aeronautica Militare, quest’ultima rappresentata dal generale di divisione aerea Paolo Magro, Capo del III Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica, e dal colonnello Luca Tonello, Comandante del 41° Stormo, ha effettuato un approfondito sopralluogo, teso a valutare la possibilità di ospitare una componente di sorveglianza aero-terrestre dell’Alleanza Atlantica (Alliance Ground Surveillance – AGS). Al termine di due settimane di intenso lavoro, sono state confermate le ottime potenzialità dello Stormo, di supportare, in virtù delle sue riconosciute ed apprezzate capacità, le future attività NATO.
SCHEDA SULL’AGS
Il programma Alliance Ground Surveillance mira a fornire alla NATO un sistema che sarà in grado di garantire una chiara situazione terrestre nell’area di interesse al fine di incrementare la sicurezza del personale militare e civile. La Capacità AGS della NATO (NATO Owned and Operated Core Capability) permetterà all’Alleanza di eseguire la continua sorveglianza di vaste aree di territorio per mezzo di piattaforme aeree non pilotate, dotate di elevata autonomia di volo, operanti da grandi altezze ed elevate distanze ed in qualsiasi condizione meteorologica. Mediante l’impiego di sensori radar tecnologicamente avanzati, l’AGS Core scoprirà e “traccerà” oggetti in movimento nell’area osservata e fornirà immagini radar di oggetti stazionari. Alla stessa stregua dell’AWACS, sistema radar aviotrasportato, che monitorizza lo spazio aereo dell’Alleanza, l’AGS dovrà essere in grado di osservare gli eventi al suolo, fornendo un quadro di situazione aggiornato prima, durante e, se necessario, dopo le Operazioni NATO.
Al programma, dopo l’uscita progressiva nel tempo di Belgio, Francia, Ungheria, Olanda, Portogallo, Grecia e per ultima la Spagna lo scorso mese di dicembre, partecipano attualmente 17 Nazioni inclusa l’Italia, delle 23 originariamente associate.
L’AGS Core sarà un sistema integrato che consisterà di un segmento aereo e di un segmento terrestre, che sarà gestito da un NATO Force Command, basato a Sigonella, che prevede l’impiego di 800 uomini. Il segmento aereo sarà basato sulla versione Block 40 dell’UAV (Unmanned Aerial Vehìcle) US-RQ-4B Global Hawk, costruiti dalla Società statunitense Northrop Grumman, dotato di elevata autonomia (superiore a 30 ore di volo) ed in grado di volare a grandi altezze (fino a 60.000 piedi di altezza). L’UAV sarà equipaggiato con un sensore radar di sorveglianza del suolo, multi-piattaforma allo stato dell’arte (Multi-Platform Radar Insertion Program) di realizzazione USA, ed anche di un sofisticato sistema di trasmissione dati a larga banda avente la capacità di connessione entro ed oltre l’orizzonte ottico.
Il segmento terrestre costituirà l’interfaccia tra il sistema AGS Core ed una ampia gamma di sistemi C2ISR2 da interconnettere e dovrà altresì provvedere alla distribuzione dei dati ad una moltitudine di operational users in teatro e non, comprese, infine, anche le facilities dislocate lontano dal teatro di operazione.
Il segmento terrestre principale si comporrà di un certo numero di stazioni terrestri anche in configurazione trasportabile e mobile, che permetteranno la ricezione dei dati dagli UAV, la loro trattazione, nonché l’interfaccia con gli altri sistemi di C2ISR. Il Segmento terrestre dell’AGS Core includerà, inoltre, sistemi dedicati di supporto alla missione, dislocati presso la Main Operating Base di Sigonella, ed infine di stazioni terrestri per la pianificazione ed il controllo delle operazioni di volo degli UAV. La composizione dell’AGS Core permetterà alla NATO di acquisire una considerevole flessibilità nell’impiego della propria capacità di sorveglianza in modo da adattarla alle reali necessità in funzione della situazione in essere. Il sistema dovrà infine essere interoperabile con gli analoghi sistemi nazionali di sorveglianza del territorio in possesso di Nazioni NATO, secondo un’architettura di “Sistema dei sistemi”.
Nel luglio 2007, le Nazioni allora partecipanti al programma decisero formalmente di porre termine al Programme of Record (PoR) per una soluzione mixed-Jleet composto da 4 Airbus 321, 4 UAV Global Hawk Off-The-Shelf e da un segmento terrestre che prevedeva un mix di 11 Ground and Transportable Station, procedendo speditamente con la soluzione UAV Off The Shelf (OTS) fleet dotata del sensore radar R-TIP statunitense.
Nel corso del Comitato Direttivo svoltosi il 3-4 febbraio, è stato definito e consolidato il quadro dei rapporti industriali, tra le principali società che dovranno costituire l’AGS Industry, che vede la Società Northrop Grumman, costruttrice degli UAV, capocommessa con responsabilità piena sul segmento aereo, affiancata, nel ruolo di Prime Contractor, dalla Società Selex Galileo, del gruppo Finmeccanica, dalla Società EADS e dalla Società General Dynamics. Dette entità industriali, primariamente responsabili dello sviluppo del segmento terrestre, avranno il compito di gestire, in un ruolo di sub-appaltatrici, le industrie interessate facenti capo alle Nazioni partecipanti al programma con un cost-share di minore entità.
Nel corso della riunione dei Ministri della Difesa della NATO di Cracovia il 19-20 febbraio il Programme Memorandum Of Understanding (PMOU) relativo al programma AGS è stato sottoscritto da Estonia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia e Repubblica Ceca. Con la firma del PMOU da parte di tutte le rimanenti Nazioni aderenti al programma, sarà formalmente avviato l’iter acquisitivo, con la definizione del relativo contratto, stimando l’inizio dell’operatività della Flotta AGS a partire dal 2013.
 

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