Biografia dell’Ing. Stefano Zappalà, deputato europeo uscente (capo gruppo del PdL) e candidato alle nuove elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo
Dati anagrafici
Nato ad Aci Bonaccorsi (Catania) il 06/02/1941
Coniugato con Ida Panusa, senza figli
Residente a Latina
Titoli di studio e vari
Maturità classica (1959)
Accademia Militare di Modena (1960-61 e 1961-62)
Scuola di Applicazione di Artiglieria di Torino (1962-63 e 1963-64)
Corso tecnico applicativo (1964)
Corso basico di ardimento (1965)
Corso superiore tecnico (1971-72 e 1972-73)
Laurea in Scienze matematiche (1973)
Laurea in Ingegneria civile (1976)
Laurea in Scienze strategiche.
Vari corsi di specializzazione, militari e civili, in elettrotecnica, elettronica, meccanica, chimica, costruzioni, calcolo statico.
Attività svolta
Tenente di artiglieria contraerei prima presso il 121° Reggimento di Bologna, poi presso la Scuola di Sabaudia (Latina), rivestendo in tempi successivi (e talora contemporaneamente l’incarico di Comandante di reparto, insegnante di topografia e tecnica radar, direttore di Scuola guida, aiutante maggiore, comandante di servizi di ordine pubblico.
Vincitore di concorso, con il grado di capitano, nel 1971 per il passaggio nel Corpo Tecnico dell’Esercito. Dal 1973 assegnato al Laboratorio di Precisione dall’Esercito a Roma, prima come capo dell’Ufficio metrologico, poi dal 1974 capo dell’ufficio collaudi per l’approvvigionamento dei materiali elettronici, optronici, meccanici ed ottici delle Forze Armate, con uffici e personale tecnico distaccati presso le maggiori industrie nazionali ed estere (sedi di La Spezia, Firenze, Milano, Torino, Roma, oltre che in Belgio, Olanda, Germania, Francia) con responsabilità diretta sugli studi e prototipi.
Lasciato l’Esercito con il grado di Tenente Colonnello, dal 1980 libero professionista (ingegnere edile) e contemporaneamente imprenditore.
Attività politica
Prima esperienza politica dal 1994 come responsabile di F.I. (per incarico di Publitalia) della provincia di Latina e di Lazio 2, dopo avere rifiutato, per consapevole chiara inesperienza, la candidatura alla Camera.
Dal dicembre 1994 al 2005 Vice Coordinatore vicario del Lazio.
Dal 1995 all’aprile 2000 Consigliere Regionale del Lazio.