12 giugno 2009
Fonte: Galileo on line
Chimica | NUOVI ELEMENTI
Non chiamatelo 112
È in attesa di un nome l’elemento chimico più pesante mai conosciuto, prodotto grazie alla fusione nucleare di un atomo di piombo e uno di zinco
La tavola periodica di Mendeleev, schema che ordina tutte le sostanze pure conosciute, si arricchisce oggi di un nuovo membro: l’elemento 112. Si tratta della sostanza chimica più pesante della tavola periodica, circa 277 volte più dell’idrogeno. Il “112”, scoperto dagli scienziati del Gsi Helmholtzzentrum für Schwerionenforschung (Centro per la ricerca sugli ioni pesanti) di Darmstadt (Germania) nella seconda metà degli anni Novanta, è stato ufficialmente riconosciuto dall’Unione Internazionale di Chimica Pure ed Applicata (Iupac) solo nei giorni scorsi. Padre del 112 è Sigurd Hoffman, coordinatore delle ricerche, che nel 1996 e nel 2002 aveva creato un atomo di questo elemento. Successivamente i suoi studi sono stati confermati dagli esperimenti dell’Istituto di Ricerca Riken (Giappone), che hanno portato alla formazioni di diversi atomi dell’elemento 112.
I ricercatori guidati da Hoffman hanno prodotto il nuovo elemento fondendo il nucleo di uno ione (un atomo carico elettricamente) di zinco con quello di un atomo di piombo. Il 112 non ha ancora un vero e proprio nome, che riceverà solo tra circa sei mesi, quando lo Iupac valuterà le proposte avanzate dai ricercatori. Quello provvisorio deriva dalla somma dei numeri atomici (numero di protoni contenuti nel nucleo di un atomo) dei due atomi che lo compongono: lo zinco che ha 30 protoni e il piombo che ne ha 82. “Ben 21 scienziati tedeschi, finlandesi, turchi e slovacchi sono stati coinvolti negli esperimenti che hanno portato alla scoperta di questo elemento”, spiega Hoffman.
Dal 1981 il Gsi ha scoperto ben sei nuovi elementi chimici con peso atomico dal 107 al 111. Tutti sono stati formalmente riconosciuti e, tranne l’elemento 112, ognuno di essi ha già ottenuto il suo nome ufficiale: il Bohrio (da non confondere con il Bario), l’Hassio, il Meitnerio, il Darmstadtio e il Roentgenio. (f. v.)