Crisi, carta moneta e svalutazione pilotata

16 Settembre 2009

Intervento su economia e crisi internazionale.

Se il mondo è ballerino, la finanza e le decisioni dei governi lo sono ancora di più. L’immissione di carta moneta non è una moda ma di sicuro una prassi che ha tanti antecedenti…

Sulla scorta delle analisi e delle riflessioni in tema di finanza, economia, politica e… crisi internazionale offerte dagli articoli di Enea Franza, un lettore, Cesare Cocchi, presidente dell’Assartigiani della regione Lazio, ci invia queste spigolature ulteriori, che pubblichiamo con piacere.
–   La ricetta è vecchia e collaudata: …si stampa la carta-moneta necessaria al prezzo della carta filigrana e dell’inchiostro occorrente!
Si supera in tal modo il crollo delle entrate fiscali in atto e si distribuisce il denaro necessario per tamponare al meglio il disastro sociale causato dalla delocalizzazione industriale verso Cina, India, ecc…
Conseguentemente l’oro che ai tempi di Nixon veniva scambiato ufficialmente in ragione di un’oncia Troy ogni 35 dollari carta oggi necessita intorno ai 1.000 (mille) dollari. La carta-moneta si è accorciata molto più rapidamente delle candele in chiesa. Nixon sganciò il dollaro dall’oro per evitare lo svuotamento rapido di Fort-Knox.
Ciò che si riferisce all’oro vale su tutto il resto, immobili compresi. Anzi, per questi ultimi, è un momento propizio per comprarli a condizioni favorevolissime. Immobili ipotecati messi all’asta causa il mancato pagamento di alcune rate di ammortamento vengono “aggiudicati” per un pugno di mosche. Lo stesso per quelli liberi da ipoteca i cui proprietari sono in gravissime situazioni economiche che spesso cedono la nuda proprietà a condizioni…disperate.
Stretta creditizia:
se la banca mi presta il denaro occorrente a comprare oggi un immobile, con un piano di ammortamento a 10-20 anni (mia figlia a Dublino ne ha uno a 35 anni contratto qualche anno fa; ora le Banche hanno chiuso i rubinetti), riceverà di ritorno la carta-moneta + gli interessi corrispondente al mutuo. Al termine del pagamento avrà ricevuto molto meno di quanto necessiti a ricomprare tale immobile. Se invece di prestare a me il denaro, l’immobile lo compra la banca, l’investimento è al riparo da inflazione/svalutazione della carta-moneta di riferimento. Non a caso il Vaticano nel 2007 ha ritirato il denaro depositato in banca ed ha acquistato lingotti d’oro: non per guadagnarci, ma per salvare il salvabile.
Quanto sopra viene pudicamente negato/ignorato dal sistema bancario che trova altre scuse per non prestare il denaro a medio – lungo termine. Come un tempo facevano le fidanzate infedeli.
La svalutazione della moneta equivale di fatto a ridurre il debito. Pochi anni or sono un dollaro costava più di un €. Oggi occorre un $ e mezzo per un €. il cui potere d’acquisto…come le candele in chiesa…
Il governo cinese è seriamente preoccupato: il suo stratosferico credito verso gli USA quasi certamente sarà ridimensionato, di fatto, dal deprezzamento accelerato dell’ US $.
Dopo la guerra, anche l’Inghilterra con due svalutazioni, di cui la seconda inaspettata, ridusse al minimo il debito verso i detentori di £. stampate nel periodo bellico.

Lascia un commento