Cipro, scoperte prove delle prime navigazioni nel Mediterraneo
Albert Annerman
lunedì 30 gennaio 2006
Gli archeologi hanno scoperto le prime evidenze di navigazione su lunghe distanze nel Mediterraneo orientale, confutando le teorie secondo cui gli antichi marinai non si avventuravano mai in mari lontani. Frammenti di strumenti di pietra ritenuti risalire a 12,000 anni or sono, sono stati recuperati in due siti di Cipro, suggerendo che questi primitivi marinai usassero le aree come accampamenti temporanei dopo viaggi verso l’attuale Siria e Turchia. Le selci differiscono da qualsiasi altra cosa trovatanelle strutture geologiche di Cipro, e di 1,000 anni più antiche della datazione stimata per i primi abitanti permanenti dell’isola.
La scoperta si aggiunge ad un corpo di evidenze che contraddicono le convinzioni diffuse secondo cui gli antichi marinai navigassero sempre a vista della costa, o avessero scarse capacità in fatto di navigazione. Cipro, ad almeno 30 miglia da qualsiasi altra massa di terra, non fu abitata stabilmente dall’uomo prima di 12,000 anni or sono, ma vi sono prove che fosse popolata da elefanti pigmei ed ippopotami. I suoi primi abitanti, datati al IX millennio a.C., si ritiene provenissero dalla massa di terra che ora la circonda a nord ed est. I frammenti di selce sono stati trovati nel sud-est e nell’ovest dell’isola dagli archeologi della Colgate University ad Hamilton, New York. Il sito si trova a sud-est su una formazione collinosa che sovrasta Nissi Beach, una delle più popolari spiagge dell’isola. Albert Annerman