Il “partito” giustiziapietrista torna alla carica….. ma c’è chi da buon “utile idiota” – quale è Brunetta – si diverte con inqualificabile narcisismo a buttare benzina sui tizzoni
BRUNETTA SPARABALLE SERVE AGLI ACUTI DI DI PIETRO E DE MAGISTRIS
Sappiamo che il limite insuperabile e inaccettabile sul piano di principio della “sensibilità democratica” di allora e di oggi è costituito dal fatto che i costituenti resero intoccabili le norme fondamentali della Costituzione, ma da qui a proclamare una sorta di “rivoluzione” incruenta rifondativa ce ne corre: non ci sono condizioni e climax. Tuttavia Brunetta, che per di più non ha alcun titolo per parlare di queste cose, continua a divertirsi e a sbrodolare il suo macro narcisismo per l’ennesima volta in pubblico. Determinando ancora più scomposte e disordinate reazioni, che non possono che lambire strumentalmente il Colle, ma creare altri problemi per “proclami di piazza” contro Berlusconi, questo sì. (L’Europa della Libertà)
Di Pietro: appelli incauti da Napolitano
Il Pdl: in azione il nucleo d’odio dell’Idv
Il leader dell’Italia dei valori: «Il Capo dello Stato
ha messo il vento in poppa ai pirati»
ROMA – Antonio Di Pietro torna ad attaccare governo e maggioranza. «Il 2009 lo avevo chiuso con l’augurio che l’Italia tornasse a essere una Repubblica fondata sul lavoro. Neanche il tempo di augurare un buon 2010 a oltre un milione di disoccupati che arriva la nuova provocazione del governo, quella di cancellare proprio l’articolo 1», ha scritto il leader dell’Idv nel suo blog. «Dal punto di vista politico il 2010 costringe già a disseppellire l’ascia di guerra contro il solito manipolo golpista che vuole stravolgere la Costituzione cavalcando le dichiarazioni del Capo dello Stato, forse incaute visti gli interlocutori», ha spiegato. «L’Italia ha bisogno di riforme che devono essere discusse in Parlamento e in nessun altro posto, con i tempi che queste richiedono per essere approvate, tempi sicuramente diversi dalle scadenze processuali di Silvio Berlusconi», ha aggiunto. «Ma come si può chiedere a un branco di elefanti di attraversare un negozio di cristalli senza rompere nemmeno un bicchiere?» ha insistito l’ex pm. Che poi ha aggiunto: «Il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica ha messo ‘il vento in poppa alla barca dei pirati’ che utilizzerà strumentalmente le dichiarazioni di chi rappresenta le istituzioni per distruggere e mortificare le stesse».
PDL – Immediata la replica del Pdl. «Anche le ultime dichiarazioni dell’ex pubblico ministero di Milano Di Pietro, che chiamano nuovamente e impropriamente in causa il Presidente della Repubblica – afferma il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi – evidenziano al Pd il problema non più rinviabile di come sia possibile conciliare l’alleanza politica con un partito eversivo come quello di Di Pietro con il proposito di divenire un partito riformista disponibile al dialogo, e con il doveroso rispetto nei confronti delle più alte istituzioni». Secondo il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, «è evidente che il nucleo d’odio, di cui abbiamo già parlato in questi giorni, è sempre in azione, come stanno a testimoniare le dichiarazioni di De Magistris ieri («Berlusconi via dall’Italia») e oggi di Di Pietro»- «I componenti di questo nucleo d’odio – prosegue – hanno tre bersagli: il primo è da sempre Berlusconi, contro il quale nel 2009 è stata sviluppata una campagna d’odio con i risultati che abbiamo visto. Ma non finisce qui. Il secondo obiettivo è la parte del Pd che vuole condurre contro il governo Berlusconi e la maggioranza una battaglia di opposizione normale. Il terzo bersaglio è il Presidente Napolitano, verso il quale non hanno neanche il dovuto rispetto istituzionale, forse perché – conclude Cicchitto – non sopportano il ruolo al di sopra delle parti che questo Presidente della Repubblica, diversamente da altri, sta svolgendo».