Eventi

15 Gennaio 2009

Fonte: Fondazione Basso

In collaborazione con la Scuola di specializzazione in Beni

demoetnoantropologici di Perugia, Siena, Firenze

Seminario di studi e di formazione sul

Patrimonio CulturaleAnno Accademico 2009-2010.

Giornate di lavoro su “Rischio, antropologia e patrimonio”.

Il seminario

in maniera interdisciplinare, il problema della identificazione, valorizzazione e

fruizione dei beni culturali materiali e immateriali, a partire da attuali pesanti

emergenze.

Si tratta infatti, prima di tutto, di comprendere, classificare e “interpretare” nel loro

plurimo significato gli “eventi drammatici” e le “avversità”. E tali evenienze possono

essere tanto le classiche manifestazioni dei “disastri naturali” quanto le “catastrofi

tecnologiche”.

Le prime – come i terremoti o le inondazioni – bene conosciamo perché sono

storicamente “di casa”, anche se una inveterata abitudine ad esse offusca spesso la

necessità di una più saggia previsione. Le seconde – sciagure aree, crolli di

strutture, inquinamento – colpiscono in altra maniera, perché evocano l’inquietante

figura umana dell’ “apprendista stregone”. Di conseguenza, la natura e la tecnologia

non appaiono più come mondi ordinari e prevedibili, anzi la forza degli eventi

drammatici ne mostra l’intima “fragilità”, e rimanda alla necessità di ridiscutere il

rapporto fra “senso comune” ed “eccezione”.

Il seminario parte dall’assunto che la dicotomia natura-cultura o natura-tecnologia

sia incapace di cogliere la profondità del rapporto che lega l’operato umano alle

nervature e ai processi della “natura”. Le categorie di “disastro”o di “catastrofe”

sono costrutti mentali (teorici e di senso comune) su cui interrogarsi, e si

riferiscono ad eventi che non solo frantumano uno stato anteriore della realtà, ma,

con il loro dispiegarsi, aprono il campo al senso del convivere attuale e al modo in

cui i soggetti che condividono una cultura comune pensano, sentono agiscono nel

proprio mondo. E come tali, antropologicamente, vanno interpretati.

Patrimonio culturale, giunto al suo quarto anno, continua ad affrontare,1

I recenti disastri “naturali” italiani ci rendono sempre più consapevoli della

complessità di tali eventi e della necessità di affrontarli da molteplici prospettive. Gli

eventi drammatici (che Ernesto De Martino denominava “apocalissi culturali”)

impongono l’attenzione sui temi centrali dell’ “abitare” e della “percezione culturale”

del rischio e dell’ambiente; e, pertanto, richiedono di essere affrontati anche dal

punto di vista architettonico/urbanistico, storico, economico-sociale, giuridico,

psicologico, letterario.

Dopo un evento traumatico, il patrimonio intero di una popolazione e del suo

territorio (della vita comune, della storia artistica e monumentale, della natura,

delle rappresentazioni di umanità) è rimesso in discussione, accanto alla necessità

dell’intervento neoabitativo o restaurativo. Ciò significa che è compito di una

adeguata riflessione critica entrare nelle modalità con cui l’evento disastroso

colpisce un assetto storico-culturale dato, lo trasformi e, con ciò, trasformi anche

l’immagine soggettiva che gli abitanti e i residenti hanno del loro mondo.

Il seminario tratterà argomenti di largo respiro teorico, quali le categorie di

“rischio”, “pericolo”, “catastrofe” e “resilienza” nelle teorie attuali della cultura come

organizzazione; ma anche casi, recenti come l’Abruzzo del 6 aprile 2009, o anteriori

come l’Umbra, la Valtellina, il Friuli, facendo parlare specialisti di varie discipline.

Il seminario si svolgerà per sette/otto incontri, presso la Fondazione Basso, il

mercoledì dalle ore 15,30 alle 19,30, con inizio dal

entro

Il seminario è riconosciuto come corso di insegnamento M_DEA/01 per l’anno

accademico 2009-2010 (prof. Alessandro Simonicca), dal titolo “

antropologia e patrimonio

dell’Antropologia

Facoltà di Lettere e Filosofia, dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Il

seminario è anche riconosciuto come attività didattica, valida 2 cfu, dalla

Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici

primo che per il secondo anno dei corsi.

Durante il seminario saranno fornite informazioni sulle modalità di acquisizione dei

crediti didattici. La prima sessione utile di esami sarà quella del giugno 2010.

27 gennaio 2010 e conclusioneaprile 2010.Rischio,”, cfu 3, Laurea Triennale in Teoria e Praticae Laurea Specialistica in Discipline Etnoantropologiche, dellaScuola didi Perugia Siena Firenze, sia per ilSeminari già fissati

27 gennaio 2010

Il terremoto a L’Aquila: pensare un patrimonio culturale

Intervengono:

.Antonella Nonnis

, LegambienteTiziana Maffei

, Coordinatrice Commissione Grandi rischi, ICOM-ItaliaAnna Maria Reggiani

l’Abruzzo

, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici perVittorio Sconci

, Dipartimento di Salute Mentale, ASL dell’AquilaEleonora Martini,

3 febbraio 2010

il Manifesto2

Rischio ambientale e intervento umano

Intervengono:

Jean-Sylvain Magagnosc

, Dipartimento di Geografia, Università di PoitiersCristiano Pesaresi

, Dipartimento di Geografia, Università di Roma “La Sapienza”Mara Benadusi

10 febbraio 2010

, Università di CataniaEsperienze friulane e sviluppo locale

Intervengono:

Alberto Gasparini

Internazionale di Gorizia (ISIG)

, Università degli Studi di Trieste, Direttore dell’IstitutoEverardo Minardi

, Università degli Studi di TeramoSeminari da fissare (può cambiare solo l’articolazione interna)

17 febbraio

Il terremoto a L’Aquila: percorsi di studio, ricerca e azione

3 marzo

Il terremoto a L’Aquila: lavori antropologici in corso

10 marzo

Il caso umbro

17 marzo

Percezione culturale e decisione

Seminari ultimi, da definire

7 aprile

Rischio e sostenibilità

14 aprile

Videoregistrare catastrofi

I musei delle “catastrofi”