Studi orientali e africani: per quali ministri sono spazzatura istituti come l’ISIAO?

27 Gennaio 2010

Fonte: ISIAO

Giuseppe Tucci

vita, viaggi e avventure

dell’esploratore dell’oriente

                              Che fine farà l’ISIAO,

                              ex IsMEO, di Tucci

                              e Gentile?

boh, lunedì 12 gennaio 2009 21:43:36

                                                                       Brunetta e Calderoli hanno a più riprese annunciato la chiusura dei cosiddetti enti inutili, cioé quelli con meno di cinquanta dipendenti. In un mondo dove si parla di nuovo umanesimo, di centralità dell’uomo anche nei social network, si tende a tagliare i vecchi luoghi d’umanesimo come l’IsMEO, l’istituto fondato nel 1933 da Gentile e voluto fortemente da Tucci, che è sempre stato una fucina di idee, di cultura, di incontri, di incontro fra Europa e Asia.

Gli enti inutili nella Finanziaria avrebbero dovuto essere soppressi “ad eccezione di ordini professionali, federazioni sportive, enti parco ed enti di ricerca, oltre a quelli eventualmente salvati per decisione ministeriale”.

Si faceva poi un esplicito riferimento agli undici indicati dal centrosinistra di Prodi, con l’aggiunta di altri tre, che sarebbero dovuti scomparire in ogni caso e subito. Il termine di chiusura, che in genere doveva essere di 60 giorni, per alcuni enti è passato a 90 giorni e per la maggior parte è slittato a marzo 2009.

Vedremo a marzo, quindi, che fine farà l’IsMEO, che dopo l’unione con Istituto Italo-Africano (IIA) è diventato ora ISIAO. Sarebbe davvero un lutto per la cultura italiana se decidessero di annoverarlo fra gli enti da sopprimere.

Commenti dei lettori

  1. Bos Indicus il 13 gen 2009 alle 17:12 Orrore, che sara’ il destino della rivista East and West, fondata da Tucci? Della quale in questi giorni sto leggendo un’edizione recente, in cui un archeologo italiano (scrivendo, temo, un inglese a volte comparabile al mio italiano) devasta in modo buffo la tesi di Witzel, Farmer, e Sproat dell’analfabetismo della civilta’ Indus.
  2. Enrica Garzilli il 16 gen 2009 alle 20:35 Che numero è? così la leggo.
  3. Bos Indicus il 17 gen 2009 alle 15:43 E’ oramai un po’ vecchio, volume 57 numeri uno a quattro, di Dicembre 2007.Due giorni fa stavo parlando con un venerabile studioso dell’Istituto Bhandarkar. Ha scritto un libro sulla storia delle relazioni fra India e Italia, col titolo Indo-Italica. Mi diceva che lui stesso incontro’ il Tucci in Pune decenni fa, questo essendo venuto nella citta’ per visitare un certo studioso esperto in buddologia. Tucci disse a lui, Giovane uomo, se lei sia preparato, puo’ tornare con me a Roma per studiare. Lui rispose, Sono preparato! Ma Tucci mori’ prima che potesse succedere. ha dedicato il suo libro al Nehru e al primo recipiente del premio Nehru per la pace.
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Questo blog

Il primo blog sull’orientalista Giuseppe Tucci (1894-1984), il più grande esploratore italiano dell’Asia e portavoce del Duce in Giappone, coi documenti inediti scritti da lui e dai politici, i religiosi, gli accademici e i pandit coi quali entrò in contatto. Questo blog è di Enrica Garzilli, orientalista ed erede spirituale del Maestro.