Centro per la filosofia italiana: ecco i nuovi incontri di Montecompatri

16 Marzo 2010

Fonti: Comune di  Montecompatri, Centro per la  filosofia italiana

 

“La Nottola di Minerva”                                                                                                                                                               

Il CENTRO PER LA FILOSOFIA ITALIANA  E IL COMUNE DI MONTECOMPATRI PRESENTANO “Il Sabato di Montecompatri” con:

La Filosofia incontra la realtà

 

Parliamo di Interculturalità e integrazione, 20 marzo 2010, ore 16,00

Introduce e coordina: RAUL MORDENTI con “Noi e gli altri” ; Intervengono:  – Giuseppe Prestipino: “Tra il mal fatto e il che fare”;  – Teresa Serra: Da un mondo all’altro: identità e emarginazione”; – Nizar Ramadan: “Conoscersi per rispettarsi”; – Stefano Pratesi: “L’esperienza dei campi di accoglienza temporanea”.
Dibattito
La partecipazione all’iniziativa vale come corso di aggiornamento per docenti della scuola media inferiore e superiore. Per gli studenti di scuola media superiore la partecipazione alle iniziative vale per l’acquisizione di crediti.
Palazzo Annibaldeschi, Via Annibaldeschi 2 – Montecompatri
Dall’Autostrada del Sole, la cittadina di Monte Compatri può essere raggiunta dalle uscite di Monte Porzio Catone e San Cesareo dalle quali dista circa quattro chilometri. Da Roma è raggiungibile percorrendo la strada Tuscolana per Frascati e seguendo quindi le indicazioni. Giunti alla piazza della Fontana salire verso il Palazzo del Comune ubicato di fronte alla fontana. Per raggiungere Palazzo Annibaldeschi andare sulla destra del Palazzo del Comune e seguire le indicazioni per il Duomo e l’indicazione Biblioteca di filosofia
Per informazioni: Tel. 0694288758 Cell. 3392305007

 

 Prossimo Incontro

17 aprile 2010

Parliamo di Scienza

Introduce e coordina: Aniello Montano con “Scienza ragione e fede”                                                                                 Intervengono: – Orlando Franceschelli: “Darwin e l’anima”; – Stefano Angeloni: “Ancora su Darwin”; – Mario Alcaro.

Gli altri temi della seconda edizione:

22 maggio: L’utopia della Pace

19 giugno: La Scuola e la formazione dei giovani

17 luglio: Politica e salute

18 settembre: Educare alla legalità

16 ottobre: Il Lavoro e la sua etica

20 novembre: L’Ambiente

18 dicembre: Laicità e laicismo

 

Il modo di concepire e vivere l’ospitalità rivela il grado di civiltà di un popolo
L’altro, il vero altro non è colui che scegliamo di invitare in casa nostra – forse anche con il retropensiero di essere poi a nostra volta invitati – bensì colui che emerge, non scelto, davanti a noi: è colui che giunge a noi portato semplicemente dall’accadere degli eventi e dalla trama intessuta dal nostro vivere, perché “l’ospitalità è crocevia di cammini”. L’altro è colui che sta davanti a noi come una presenza che chiede di essere accolta nella sua irriducibile diversità; poco importa se appartiene a un’altra etnia, a un’altra fede, a un’altra cultura: è un essere umano, e questo deve bastare affinché noi lo accogliamo. In altre parole, perché dare ospitalità? Perché si è uomini, per divenire uomini, per umanizzare la propria umanità. O si entra nella consapevolezza che ciascuno di noi, in quanto venuto al mondo, è lui stesso ospite dell’umano, o l’ospitalità rischierà di restare tra i doveri da adempiere: sarà magari tra i gesti significativi a livello etico, ma si situerà su un piano fondamentalmente estrinseco e non diverrà un rispondere alla vocazione profonda dell’uomo, un realizzare la propria umanità accogliendo l’umanità dell’altro.
(La Stampa 29.10.2006)