2010, Brossura filorefe, 19 x 26 cm – 1gr 400 pagine, 65 Illustrazioni, ISBN 978-88-6060-275-6, € 30.00, Marzo, 2010
Per le strade del pianeta, si aggirano due potenziali ladri: il Globalismo e la Massificazione; entrambi mirano a rubare all’Uomo il volto e l’anima. Il Globalismo tende ad omologare su un unico paradigma l’umanità in movimento, impoverendo le diversità individuali e ambientali, i modelli di vita, le risorse e le particolarità umane e culturali locali, l’identità dei popoli e la ricchezza delle loro tradizioni, per produrre un “Uomo senza patria” privo di storia e di radici; la Massificazione, figlia dei mezzi di comunicazione di massa, pur avendo il metodo dell’informazione e divulgazione ad ampio spettro, tende a produrre un “Uomo-Massa”, incapace di discernimento e di libera scelta, privo di gusti e di idee personali. Uniche armi di difesa dell’Uomo d’oggi: da una parte il recupero del proprio passato, della propria individualità e diversità; dall’altra lo sviluppo della capacità critica, del pensiero divergente. Da qui l’idea di un libro sulla Letteratura e Civiltà del Lazio, che consenta il ritrovamento dell’identità d’origine, attraverso l’eco di voci sconosciute o dimenticate, altrimenti destinate ad inesorabile oblio. L’Arte è la vera dimensione della civiltà di un Paese e la Letteratura è il più potente mezzo di conoscenza della storia e dello spirito di un paese, la più profonda, autentica e inequivocabile rivelazione dell’anima di un popolo. D’altro canto, se non esistessero ”le culture” nella loro differenziazione, non potrebbe esserci dialogo interculturale. La ricchezza sta nell’incontro delle diversità. La patria non è sempre la terra dove si è nati, o cresciuti, ma la terra verso la quale scatta un’ “attrazione fatale”, per insondabili “affinità elettive”, per “simpatia” o “sintonia” di vedute e di mentalità.