Terra: l’origine della vita triplica la sua “origine”

8 Luglio 2010

Fonte: Galileo on line

 

Evoluzione | ORGANISMI PLURICELLULARI

Due miliardi di anni, l’età della vita complessa

 

Il ritrovamento in Africa di alcuni fossili sposta indietro di un miliardo e mezzo di anni la comparsa delle forme di vita multicellulare sulla Terra. Lo studio su Nature

 

La scoperta in Gabon di alcuni fossili mette in discussione la discussione la ‘data di nascita’ degli organismi pluricellulari. Secondo la ricerca, pubblicata sulle pagine di Nature, la loro comparsa sulla Terra risalirebbe quindi a due miliardi di anni fa e non seicento milioni (in concomitanza con quella che viene definita l’esplosione cambriana) come creduto fino a ora. I resti scoperti in Africa, perfettamente conservati, appartengono a una forma di vita organizzata costituita da numerose cellule in connessione tra loro. Lo studio è di un gruppo di ricerca internazionale guidato da Abderrazak El Albani dell’Università di Poitiers (Francia).
 
Durante l’esplorazione di un’area vicino a Franceville, nel Gabon, i ricercatori hanno rinvenuto circa 250 fossili risalenti a 2,1 miliardi di anni fa. I reperti hanno forme e grandezze diverse: simili a chiocciole d’argilla, misurano fino a dodici centimetri di grandezza e hanno uno spessore massimo di un centimetro. Per stabilirne la natura e anche per ricavare informazioni sull’ambiente da cui essi derivano, gli scienziati hanno analizzato la presenza di particolari isotopi dello zolfo sui fossili. Questa indagine permette di distinguere la distribuzione di materia organica sull’oggetto dalla semplice argilla.
I ricercatori hanno anche utilizzato un tipo di scanner 3D, non invasivo, per la ricostruzione sia della struttura tridimensionale sia del grado di organizzazione interna dell’organismo fossile. Le analisi effettuate hanno rivelato che i reperti appartenevano a una forma di vita complessa e ben articolata, formata da più cellule organizzate in una sorta di colonia. Gli studi sull’ambiente circostante hanno poi indicato che si trattava di organismi marini che vivevano in acque poco profonde, solitamente calme ma soggette a frequenti tempeste. Gli scienziati hanno quindi ipotizzato che questa forma di vita si sia sviluppata beneficiando del massiccio aumento di concentrazione d’ossigeno, avvenuto proprio due miliardi di anni fa, prima che lo stesso gas diminuisse di nuovo. (a.l.b.)
 
Riferimenti: Nature doi: 10.1038/nature09166