10 Luglio 2010
Fonte: Galileo on line
Svelata l’origine delle pergamene0
Per realizzare la pergamena del Rotolo del Tempio è stata usata l’acqua del “lago salato”. Lo hanno rivelato le indagini con raggi X e protoni svolte nei laboratori dell’Infn di Catania su sette frammenti del documento 11Q. La sigla nasconde il più lungo dei manoscritti del Mar Morto (66 colonne di testo) che custodisce da oltre duemila anni il codice di archiviazione che indica quale delle grotte di Qumran.
Di questo documento ora, grazie alle ricerche di un gruppo di fisici dei Laboratori Nazionali del Sud (LNS) di Catania dell’Istituto di Fisica Nucleare (Infn) guidato da Giuseppe Pappalardo, sappiamo qualcosa di più. Quelle pergamene che danno indicazioni su come costruire il tempio “perfetto” e trasmettere la legge di Dio al popolo sono state preparate non lontano dal luogo in cui cinquant’anni fa vennero scoperte. Il rapporto tra la quantità di bromo e di cromo rilevato in sette piccoli campioni, delle dimensioni medie di un centimetro quadrato, provenienti dal Shrine of the Book del Museo di Israele e dalla biblioteca della John Rylands University è infatti compatibile con quello presente nelle acque della costa nord occidentale del Mar Morto, dove la presenza di bromo è tre volte superiore a quella di qualunque altro mare. La pelle di cammello che ha ospitato i testi sacri è stata quindi con molta probabilità bagnata nelle acque del lago salato.