Fini a Mirabello. Mai così vicini, mai così lontani

05 cSettembre 2010

Comunicato Eulà

 

Quale credibilità di Fini davanti ai suoi giri di valzer e alle sue stramberie?

 

Cosa dire del discorso di Fini a Mirabello? Molto poco. La sua immagine è completamente appannata dal piccolo e apparentemente insignificante “affaire Montecarlo” e dalle faccende familiari che irrompono sulla scena politica non in senso esclusivamente scandalistico. Esse infatti sono la spia di qualcosa di più indicativo e profondo. Cioè ciò che ci riporta alla credibilità, infima, di questo personaggio e alla sua conduzione assolutamente esclusivista e monocratica di Alleanza Nazionale, negli anni trascorsi, e all’utilizzo cinicamente strumentale della carica di presidente della camera dei deputati, oggi. Mai Fini è stato così lontano da noi.
E’ altresì vero che, stornando da tutto questo necessario e imprescindibile contesto le dichiarazioni di Fini e gli obiettivi che si prefigge con il suo gruppo parlamentare, rileviamo che costoro condividono più punti in comune con noi. Innanzitutto una scelta laica, sganciata completamente da asservimenti surrettizi e ipocriti rispetto al cliché clericale, “cattolico” e pseudo religioso in tutti gli aspetti della vita civile. E in primis dell’autonoma sfera della decisionalità etica in materie da riportare all’ambito della più delicata e profonda “regione” del sentire e della coscienza individuale, come in tema di pretesa eutanasia (caso Englaro docet), che va assolutamente salvaguardata dall’irruzione violenta e pseudo etica di una normativa assoggettata a sconsiderate e grossolane interpretazioni della sacralità della vita umana.
Inoltre, quello dell’alto là alla demagogica rincorsa nella realizzazione dell’ulteriore fase del federalismo, quello fiscale, di cui conosciamo solo gli apparenti e ingannevoli benefici e non conosciamo i costi (gelosamente occultati dal governo).
In non poche cose, sembra che Fini e i suoi amici ci abbiano copiato, o si siano adeguati – finalmente- ad accettare una inevitabile evoluzione delle tematiche e delle problematiche da noi messe sul tappeto non da oggi o da ieri. Si sul dire che non è mai troppo tardi. Mai Fini è stato così vicino.
Tuttavia, al di là della misura dell’adeguamento dei temi e delle scelte dei finiani a queste e ad atre nostre posizioni, rimane non condivisibile e scandaloso il modo di procedere di Fini, e, oltre che scandaloso, dirompente in maniera inconcludente la tracotante e corrosiva verbosità delle sue tre bocche verso Berlusconi (su cui siamo immensamente più critici, ma non triviali “schizzatori” di fango nei modi) : Bocchino, Granata e Briguglio.
Rimane ancora dominato dalla travolgente corrente delle acque e ancora non guadabile il fiume dei tradimenti e della non credibilità a tutto tondo di quest’uomo. Eulà.