Fonte: Gianfranco Palazzolo – Voce Repubblicana del 9 settembre 2010
Occhio alla pista del cemento. Intervista a Giancarlo Lehner
di Lanfranco Palazzolo
Chi indaga sull’assassinio di Vassallo dovrebbe seguire anche la pista del cemento. Lo ha detto alla “Voce Repubblicana” l’onorevole Giancarlo Lehner, deputato del Pdl.
Onorevole Lehner, lo scorso gennaio lei aveva presentato un’interrogazione sul porto di Acciaroli nel comune di Pollica, città amministrata dal sindaco Angelo Vassallo, recentemente assassinato. Perché aveva presentato questo atto di sindacato ispettivo al quale ha risposto il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli?
“La prima cosa che voglio fare è esprimere la mia vicinanza alla famiglia del sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Noi ci troviamo di fronte ad un omicidio di tipo islamico. Quando ho saputo dell’efferatezza di questo assassinio ho immediatamente pensato non tanto alla camorra, quanto alla ‘ndrangheta. Ma la stranezza dell’esecuzione può far pensare anche ad altre piste di tipo privato. Non siamo di fronte ad un killer professionista, ma siamo di fronte ad una persona che odia la sua vittima”.
Come ha trovato i commenti sulla morte di Vassallo?
“Ho visto che ci sono state parole di apprezzamento per il sindaco di Pollica, che è stato immediatamente beatificato. Da destra e da sinistra sono giunti giudizi estremamente favorevoli al sindaco assassinato. Certamente era un bravo sindaco perché ha fatto avere al suo comune dei finanziamenti che erano estranei ad altri comuni del Cilento. In quella zona ci sono strade franate cinquanta anni fa che sono ancora li. C’è una frana che grava su una galleria ferroviaria. E’ un annuncio di una strage. Un rischio per i cittadini”.
Cosa aveva ottenuto Vassallo?
“In questi ultimi anni, per il porto di Acciaroli erano arrivati fondi e finanziamenti ingenti. La giunta regionale guidata da Bassolino ha stanziato 10 milioni di euro per il rifacimento del porto di Acciaroli. Il rifacimento del porto di Acciaroli è stato però un disastro. Infatti, alla prima mareggiata, il porto di Acciaroli è stato quasi distrutto. Si trattava di una normale mareggiata da scirocco. Tutti questi milioni di euro stanziati dalla Regione Campania sono scomparsi. Le opere fatte per il rifacimento del porto sono state liofilizzate. A quel punto feci un’interrogazione parlamentare nella quale avevo chiamato il sindaco anche a rendere conto di questa situazione e delle ditte alle quali si era affidato il Comune. Il sindaco mi aveva risposto”.
Di che partito era il sindaco?
“Era del Pd. Anche se qualcuno aveva detto che era leghista perché aveva detto che il Carroccio era strutturato meglio come forza politica. Il sindaco mi aveva risposto invitandomi ad Acciaroli. La vicenda di questo porto mi aveva colpito per la facilità con la quale quel comune aveva praticamente ottenuto tutto. Ecco perché penso che sia il caso di seguire la pista del cemento”.