17 settembre 2010
Fonte: Centro per la Filosofia italiana
“La Nottola di Minerva”
La Filosofia incontra la realtà, 18 settembre ore 16,30 parliamo di:
Educare alla legalità
Introduce e coordina
Prof. Teresa Serra
Legalità e giustizia. L’eclissi della regola
Interventi di
Serenella Armellini, Legalità v/s legalismo
Stefano Pratesi, Per una nuova filosofia dell’educazione dei diritti umani
Fiammetta Ricci, Come educare alla legalità: Un’ipotesi di progetto
La partecipazione all’iniziativa vale come corso di aggiornamento per docenti della scuola media inferiore e superiore. Per gli studenti di scuola media superiore la partecipazione alle iniziative vale per l’acquisizione di crediti formativi.
Il senso della legalità non è un valore che si improvvisa. Esso esige un lungo e costante processo educativo. La sua affermazione e la sua crescita sono affidati alla collaborazione di tutti, ma in modo particolare alla famiglia, alla scuola, alle associazioni giovanili, ai mezzi di comunicazione sociale, ai vari movimenti che nel Paese hanno un potere di aggregazione e un compito educativo, ai partiti e alle varie istituzioni pubbliche (Commissione ecclesiale Giustizia e pace).
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“La legalità, intesa come rispetto di regole, democraticamente condivise,
non è un fine, ma uno strumento, per dare più forza a chi è più debole, per una più equa distribuzione delle risorse, secondo il merito o il bisogno, per migliorare il più possibile la qualità della vita, al maggior numero di persone possibile.
La legalità è lo strumento per garantire la giustizia sociale”
(R.G.)
Le leggi sono come ragnatele, che rimangono salde quando vi urta qualcosa di molle e leggero, mentre una cosa più grossa le sfonda e sfugge. (Solone, attr. da Plutarco, Vite Parallele)
5 – Più uno stato è corrotto e più fa leggi.
(Tacito – I secolo d.C.)