E’ scontro totale tra colombe e falchi in Futuro e Libertà
E’ una costante di tutti i partiti politici in questo momento: non c’è solo la traumatica separazione tra berlusconiani e finiani nel Pdl o le nuove contrapposizioni tra le ali veltroniane e quelle bersaniane/dalemiane nel Pd. Nell’Udc c’è una vera guerra interna tra centristi siciliani e Casini (con possibili espulsioni o allontanamenti) e nell’area giustizialista si registrano attacchi reciproci tra dipietristi e grillini.
Ma cercare di risolvere le situazioni formando nuove formazioni non limita affatto potenziali forti litigi interni. E’ il caso di Futuro e Libertà dove lo scontro tra colombe e falchi ha raggiunto livelli imbarazzanti per il Presidente Fini. Da una parte il trio dei falchi composto da Briguglio-Bocchino-Granata, dall’altra l’ala dei più moderati composta da Ronchi-Menia-Moffa-Viespoli-Consolo. Ci sono diverse visioni sul futuro della formazione: i primi spingono per portare a una rottura definitiva, gli altri vogliono ricucire con il Pdl.
L’ultimo caso di scontro è seguito all’uscita (e ritorno nel Pdl) della deputata Sbai. Granata se ne è uscito con un inelegante “Catone (altro deputato passato in Fli) è meglio della Sbai, ci abbiamo guadagnato”. Nonostante la smentita del falco finiano, le colombe sono intervenute con un comunicato durissimo dal quale lasciano trapelare un evidente fastidio per il protagonismo di certi componenti del gruppo.
Tra Catone e Souad Sbai il peggiore è Granata. Non si può commentare diversamente il giudizio sprezzante rivolto contro una collega che merita comunque stima e rispetto. Piuttosto l’abbandono dell’onorevole Sbai dovrebbe far riflettere sulla necessità di recuperare equilibrio, stile e responsabilità senza farsi trascinare dal protagonismo mediatico ad ogni costo. Né ci pare accettabile ridurre a mero calcolo ragionieristico tra entrate e uscite, una questione che è politica e umana al tempo stesso
Insomma parole di fuoco che di solito si indirizzano a nemici politici e non a rappresentanti del proprio partito. Ovviamente in questi giorni in molti sono indaffarati a difendere il proprio capo in merito alla questione della casa di Montecarlo ma è evidente che lo scontro tra le diverse anime di Fli non è più un fatto secondario. Senza contare che su vari temi di politicia (argomenti etici, economia, giustizia) ci sono delle contrapposizioni di pensiero tra i vari finiani. Insomma non solo per Fini ma anche per il suo gruppo il futuro non è roseo, soprattutto se non si arriverà a un chiarimento interno.