Latina. Metropolitana leggera, ecco la via d’uscita
Massimo De Simone del Comitato Metrobugia: «C’è un vizio procedurale…»
C’è un vizio di procedura nel contratto con Metrolatina che lo rende nullo. A sostenerlo è il Comitato Metrobugia che da anni si oppone al progetto e che ieri ha indetto una conferenza stampa per spiegare i risultati di una lunga ricerca condotta per trovare una via d’uscita al contratto del Comune di Latina con la società appaltatrice per la realizzazione della metropolitana leggera di superficie. Con l’occasione il Comitato ha chiesto udienza al commissario straordinario Guido Nardone affinché egli possa valutare, insieme, gli studi fatti e prendere atto dei vizi contrattuali e procedere nei termini di legge senza annullare la convenzione perché l’accordo è, di per sé, nullo. La convenzione del 2006 scaturita dal bando europeo è stata mutata in corso d’opera, una procedura illecita che ne rende nulla l’efficacia proprio perché è un’azione che ne viola la perfetta concorrenza vanificandone la correttezza. Nell’arco del 2007 la giunta comunale ha approvato una seconda convenzione e modificato la stessa qualche mese dopo. La richiesta di modifica è stata inoltrata dalla Sacaim, una delle società di Metrolatina, riguardo all’articolo 21 del bando europeo che «stabiliva inequivocabilmente –dice il comitato Metrobugia– alla lettera A che il privato avrebbe percepito i contributi regionali in relazione ai chilometri vettura prodotti cioè all’effettivo utilizzo dei vagoni». La Sacaim indica al Comune la modifica del comma 7 dell’articolo 21, non più km/vettura prodotti bensì km/vettura previsti nel Piano Economico Finanziario, una modifica che può apparire insignificante ma che lega le sorti del finanziamento pubblico regionale alla società appaltatrice al Pef del Comune, una distorsione della convenzione inizialmente stipulata che tutela l’appalto dal rischio d’impresa. Con delibera n.12/07 la giunta approva le modifiche chieste dalla Sacaim. Dopo diverse osservazioni di Metrolatina e qualche mese la giunta si riunisce per approvare una ulteriore modifica; con la delibera n.511/07 viene approvata un’altra convenzione in opposizione al principio di immodificabilità di un bando pubblico. Metrobugia sostiene che «la convenzione è carta straccia perché nella seconda variante di convenzione nel settembre del 2007 Metrolatina fa aggiungere che nel caso si verifichino difformità o contrasti tra la convenzione e il Pef proprio i principi del piano economico finanziario saranno considerati prevalenti, in sostanza la convenzione è inutile. Conclusioni finali? La fonte principale di guadagno è il contributo regionale che è pari al 78% dei ricavi annuali, come si calcola? Una costante chilometrica moltiplicata per i Km vettura che sono già stabiliti secondo le modifiche convenzionali e non valutati successivamente rispetto all’effettivo utilizzo delle vetture. Il coefficiente chilometrico è stato “gonfiato” a 8,25 euro per Km/vettura, i passeggeri stimati sono 8448 al giorno (una cifra molto alta) e i Km/vettura stabiliti sono pari a 902mila…un conto molto semplice». Nell’analisi del dirigente dei settore Grandi Opere e Infrastrutture risalente al 2004 i ricavi regionali ammontavano a 2.706mila euro mentre dopo le varianti convenzionali i ricavi regionali annuali ammontano a 7.441mila euro.
«Noi non siamo contro la realizzazione di un’opera importante per la viabilità di una città come una metropolitana ma siamo contrari a un progetto come questo che peserà enormemente sulle casse comunali e dunque sulle tasche di noi cittadini. La nullità amministrativa di un atto opera di diritto dunque l’atto nullo, la convenzione Comune-Metrolatina, è inefficace di diritto».