Socialnews, ecco gli articoli della testata

17 Ottobre 2010

Fonte: Socialnews.it

 

Socialnews di ottobre – novembre 2010

 

EDITORIALE

Un nuovo risorgimento italiano

di Massimiliano Fanni Canelles

Nel 2011 l’Italia festeggerà i suoi 150 anni. Un’Italia unitasi nel Risorgimento, grazie alla diplomazia di Cavour, al coraggio di Garibaldi e, soprattutto, all’attività di Giuseppe Mazzini. Scrittore, pensatore, uomo politico, fondò la Giovine Italia, un’associazione segreta nata col proposito di raggiungere l’agognata unità nazionale. Le celebrazioni per l’anniversario sono alle porte. Da allora, si sono succeduti molti accadimenti storici. Ma sono anche state sacrificate molte giovani vite, nelle guerre d’indipendenza e nei conflitti mondiali. Dal Regno d’Italia si passò poi alla Repubblica, un periodo storico prospero che seppe condurre un Paese arretrato culturalmente ed economicamente a far parte delle prime potenze industriali al mondo. Un percorso caratterizzato anche da insuccessi e sconfitte, quali gli anni di piombo. Stragi e terrorismo raggiunsero l’apice con l’assassinio di uno dei migliori statisti di cui l’Italia abbia mai beneficiato: Aldo Moro. Seguì l’era della corruzione e la caduta della Prima Repubblica. Ma le Istituzioni non erano pronte a sostituire il modello destituito. OggiAggiungi un appuntamento per oggi, la politica tenta ancora di sviluppare un costruttivo “bipolarismo”. Peccato che questo si identifichi solamente con chi si schiera a favore di Berlusconi e con chi a lui si oppone. Non c’è altro. Gli ideali, le proposte politiche, la concretezza dei progetti istituzionali sono stati sostituiti con la sola bagarre mediatica, la decadenza dello stile, il tentativo di far cadere l’avversario a qualsiasi costo. Tutto ciò grazie ad un sistema radio-televisivo che distorce la realtà e che fa breccia in una popolazione ormai incapace di pensare. I problemi nazionali si riducono a cercare di capire se Berlusconi sia colpevole o meno nei reati prescritti, se Fini abbia o meno una casa a Montecarlo, chi possa aver donato la casa a Scajola. O, ancora, se Bertolaso sia coinvolto negli appalti della ricostruzione o come sia potuta rinascere la P2, anzi, la P3.
 
 
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Imparare dal volontariato

di Andrea Augello, Sottosegretario alla Pubblica amministrazione e Innovazione

L’azione dello Stato è stata concreta e misurabile con importanti interventi per fronteggiare la malavita, i rifiuti in Campania, la crisi economica, la modernizzazione delle nostre istituzioni. Il rischio della politica, da come si è trasformata negli ultimi 10 – 15 anni, è che viva di proiezioni mediatiche, di rappresentazioni non autentiche. La politica dovrebbe mutuare la concretezza dal mondo del volontariato..
 
 
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I cinque punti

di Antonio Palmieri, Deputato e responsabile nazionale della comunicazione elettorale e Internet del Popolo delle Libertà

 
 
 
 
Fronteggiare la crisi economica globale, affrontare e risolvere le grandi emergenze, vecchie e nuove, dare il via alla riforme strutturali necessarie per il presente e per il futuro del Paese, ridare all’Italia il ruolo che le compete, in Europa e nel mondo. Questi sono i punti fondamentali sui quali si è incentrata, in questi due anni e mezzo, l’azione del governo Berlusconi.
 
 
 
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Le verità nascoste
di Antonio Di Pietro Deputato, membro II commissione (Giustizia), già Ministro dei Lavori Pubblici e delle
infrastrutture
 
 
 
 
Siamo giunti ad un passo dal crollo: la politica bieca, stantia e corrotta dell’attuale classe dirigente comincia a sgretolarsi e a mostrare la sua vera faccia, come accadde per l’impero romano. Noi abbiamo il dovere di cogliere questo delicato momento per proporre un’alternativa seria, un’alleanza programmatica che rimetta in agenda le priorità del Paese. Leggi l’articolo
 
 
 
Europa:istruzioni per l’uso
di Marco Scurria
Deputato al Parlamento Europeo Commissione Cultura ed Educazione
 
 
 
 
 
La crescente complessità che ha raggiunto la società di oggiAggiungi un appuntamento per oggi, dovuta all’evidente distanza fra la classe di governo ed i governati, è un indicatore della perdita di coesione fra società civile e classe politica. Il sopraggiungere della crisi economica e finanziaria, ed il perdurare della stessa, rappresentano un ulteriore pericolo da scongiurare, possibilmente insieme.
 
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Ostaggi di noi stessi
di Nichi Vendola
Presidente della Regione Puglia
 
 
 
 
Viviamo in un mondo assediato dai fondamentalismi che portano a risposte ipersemplificate. Per guardare agli elementi di crisi e alle prospettive di futuro non bastano semplificazioni urlate. Ci vuole una complessa cultura del cambiamento. Dovremo farci trovare pronti e portare all’attenzione del Paese un’alternativa che sappia narrare i bisogni reali.
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Cambiare si può!
di Angelo Bagnasco
Cardinale e Arcivescovo cattolico italiano, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
 
 
 
 
Nonostante alcuni risultati nel tempo, la nostra amata Italia sembra, su alcuni fronti, tornare sempre al punto di partenza: istruisce i problemi, comincia a metter mano alle soluzioni, ma non riesce a restare concentrata sull’opera fino a concluderla. Da decenni si parla di riforme, le si scandisce, e – tuttavia – quando saranno varate?
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La decadenza dell’elite
di Corradino Mineo
Giornalista, direttore di Rai_News
 
 
 
La Democrazia Cristiana si è suicidata firmando gli accordi di Maastricht; il partito post comunista riteneva che bastasse cambiare il nome per ottenere il diritto di governare. Berlusconi fu la reazione vincente a questo doppio errore. Poi il tentativo di usare lo spauracchio di Berlusconi per imporre alleanze troppo ardite o semplificazioni forzate. Siamo ancora lì.
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La politica che si potrebbe fare
di Riccardo Iacona
Giornalista Rai autore e conduttore del programma “Presadiretta”
 
 
 
La crisi più lunga degli ultimi cent’anni si sta mangiando risparmi e reddito, e tutte le cambiali del benessere arrivano piano piano in scadenza. C’è chi lo dice a bassa voce, quasi vergognandosi, chi con la voce che si spezza dalla paura e chi lo grida con rabbia: «Ho famiglia e il mutuo della casa ancora da pagare».
 
 
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