Torino, 21-25 ottobre: quarta edizione di Terra Madre
Per la salvaguardia delle tradizioni locali e della biodiversità
By Elisa in Appuntamenti – Internazionale del Gusto, avrà luogo la quarta edizione dell’incontro mondiale della rete di Terra Madre. Questo speciale evento riunirà, per cinque giorni, oltre 5.000 tra rappresentanti di comunità indigene, agricoltori, allevatori, cuochi, docenti e musicisti provenienti da tutto il mondo.
Terra Madre è un progetto concepito da Slow Food, il cui motto è “mangiare è un atto agricolo e produrre è un atto gastronomico”.
Esso è nato per dare voce ai piccoli contadini, ai pescatori e agli allevatori di tutto il mondo e per far capire all’opinione pubblica che il loro lavoro è prezioso sia per conservare le tradizioni locali sia per salvaguardare la biodiversità sul pianeta.
I principali scopi perseguiti in questa ambiziosa iniziativa sono preservare, incoraggiare e promuovere metodi di produzione alimentare sostenibili, in armonia con la natura, il paesaggio, la tradizione.
I primi nodi di questa rete sono state le comunità del cibo, cui si sono aggiunti in seguito i cuochi e i rappresentanti del mondo accademico. Le comunità del cibo sono gruppi di persone che producono, trasformano e distribuiscono cibo di qualità in maniera sostenibile e sono fortemente legate a un territorio dal punto di vista storico, sociale e culturale.
In genere il loro stile di vita è minacciato dall’espansione dell’agricoltura intensiva che danneggia le risorse naturali e dall’industria alimentare di massa che mira all’omologazione dei gusti e mette in pericolo l’esistenza stessa delle piccole produzioni.
La rete di Terra Madre è stata lanciata nel 2004 a Torino: il primo incontro ha radunato 5000 produttori da 130 paesi attirando così l’attenzione dei media sulle loro problematiche. Nel 2006 la seconda edizione dell’incontro internazionale ha coinvolto anche 1000 cuochi consapevoli del loro ruolo di promozione nei confronti dei produttori di qualità, e 400 ricercatori e accademici che hanno discusso per riavvicinare la teoria alle buone pratiche.
La quarta edizione dell’incontro mondiale della rete di Terra Madre si svolgerà tra pochi giorni a Torino, in concomitanza con il Salone Internazionale del Gusto. Fra le novità del 2010 ci sarà il tema della salvaguardia delle etnie, delle lingue autoctone e della valorizzazione dell’oralità e della memoria: nella giornata di apertura i rappresentanti di alcune tra le più significative comunità indigene del mondo (americane, asiatiche, africane ed europee) pronunceranno i discorsi cerimoniali nella loro lingua madre.
La seconda giornata sarà dedicata in particolare all’approfondimento di otto temi cruciali per il futuro dell’agricoltura e del pianeta (dalla biodiversità alle energie rinnovabili all’educazione, alle conoscenze tradizionali). Nella terza, invece, si svolgeranno gli incontri regionali delle comunità.
In occasione della chiusura ufficiale di Terra Madre sarà presentato il documento sulle politiche alimentari e la sostenibilità, con le proposte della rete per un futuro sostenibile.
Tra la seconda e la quarta giornata dei lavori i delegati potranno seguire più di 70 Laboratori della Terra, in cui i pescatori, gli allevatori, gli agricoltori, i ricercatori e i cuochi discuteranno di vari temi legati all’agricoltura sostenibile e al futuro delle risorse, scambieranno esperienze ed avanzeranno proposte.
Durante i giorni dell’evento ci saranno postazioni fisse per ricevere informazioni e presentare i progetti legati all’educazione del gusto (orti, progetti con le mense…), alla biodiversità (Presìdi e Mercati della Terra) e per organizzare, nella propria comunità o nel proprio paese, il Terra Madre Day, la cui seconda edizione si terrà il 10 dicembre 2010. Uno spazio importante sarà infine dedicato alla rete dei giovani di Terra Madre.
Anche il pubblico potrà partecipare, previa iscrizione on-line, a vari momenti dell’evento: le cerimonie di apertura e chiusura (al Pala Olimpico Isozaki, per tutti), i laboratori della terra e le conferenze (all’Oval o nella sala Avorio del vicino Lingotto, solo per i visitatori del Salone del Gusto).