29 Aprile 2011
Filippo Giannini http://www.filippogiannini.it
Domenico Cambareri
Ospitiamo questa lettera dell’arch. Filippo Giannini, in cui l’autore presenta e argomenta delle sue riflessioni e risposte a un articolo di Paolo Deotto apparso su Riscossa Cristiana, di cui però non invia il testo integrale. Ci premuriamo di precisare, a monte di quanto viene detto e di quanto non viene detto, almeno qui, da Giannini e di quanto a nostro parere dovrebbe essere il lievito del discorso ideologico di Deotto, che, invece, il regime fascista distrusse purtroppo una delle sue caratteristiche peculiari, che tale per noi rimane in senso di prassi e di “dottrina” fascista, quello della laicità della sua concezione in materia religiosa. Uno degli errori madornali e imperdonabili di Mussolini, in riferimento anche al tradimento della formula idealistica dello Stato etico adottata dal pensiero gentiliano e, non, di meno, al tradimento delle origini e dell’affermazione del processo risorgimentale unitario, fu quello della ratifica dei Trattati del Laterano e dei correlativi patti che introducevano una religione di Stato. Ben conscia non di meno delle proprie colpe solo per conseguire il riottenimento del potere sul popolo italiano, fu la Chiesa romana che ben accetto e controfirmò l’appellativo di religione cattolica e non di religione cristiana – confessione cattolica (ciò, comunque, ben certifica sul piano storico-religioso che oramai la chiesa cattolica è una delle tante religioni e che il contesto delle religioni cristiane – e non più confessioni, almeno in non pochi casi – va dunque storicamente ridefinito). I guai gli antifascisti in questo ambito poi li hanno moltiplicati a dismisura con l’inserire in maniera assurda, barbara e letteralmente anticostituzionale un “trattato tra Stati” all’interno della Costituzione Repubblicana – stupidità inaudita – fra gli articoli non emendabili, vulnerando in maniera irrimediabile sul pano formale il principio di sovranità dello Stato italiano e la libertà civile e religiosa dei singoli cittadini. Da qui la l’ultima stupidità di Berlusconi oggi, anche se detta a fini di pura demagogia e di greve apologia della figura di Giovanni Paolo II. Avviandoci alla conclusione di queste nostre considerazioni, desideriamo dire che il clericofascismo e le potenti contraffazioni che il regime stesso operò negli anni di governo non inficiano l’irrinunciabile petizione di principio della laicità del pensiero fascista e che quanto vene ancora oggi scritto da tradizionalisti o presunti tali e da presunti neofascisti innanzitutto pervicacemente cattolico-cristiani e nient’altro che fideisti che vogliono imporre l’egemonia di una fede religiosa sulla sfera politica e su quella giuridica e su quella della cultura, tutto ciò non ha proprio quasi nulla a che vedere con le posizioni più serie e coerenti espresse durante il ventennio fascista al di fuori dalla tronfia e ammorbante retorica che voleva legare i destini dell’Italia fascista a quella di una teocrazia che per secoli era stata spesso terribilmente corrotta e non meno spesso fanatica che della fede religiosa, inventata quasi di sana pianta, e del popolo italiano per secoli ne aveva fatto quel che ne aveva voluto. In merito all’alleanza tra Italia e Germania, nulla imponeva che si “gemellassero” i tratti della politica italiana con quella tedesca in merito ai temi della razza, ma nulla toglie al fatto che ancora oggi le ricostruzioni storiche risultano gravemente parziali e non adeguate a rappresentare l’ossessiva campagna scatenata dalle centrali sioniste per ottenere la creazione di un loro “Stato” e di come da allora ad oggi esse si sono organizzate e di come operano nel condizionare il mondo della cultura e quello della politica. Aggiungiamo che preferiamo parlare e titolare qui di seguito con il termine antiebraismo e non con quello di antisemintismo in quanto anche se esso fu quello effettivamente utilizzato sul piano storico dai nazisti e poi in sede di letteratura storica e storiografica, lo riteniamo fondatamente massimamente errato. Riteniamo inoltre del tutto incongruo contiuare ad utilizzarlo, anche se gli stessi ebrei, gli stessi israeliti e gli stessi sionisti (cosa ben comprensibile, quest’ultima!) continuano a farlo. D.C.
Intorno al regime fascista e all’antiebraismo nella RSI
OSSERVAZIONI SU UN LAVORO DI RISCOSSA CRISTIANA
Un intervento dovuto