Grandi successi per il Settore Spazio di Finmeccanica
Si chiamano NASA JPL Honor Awards: un riconoscimento prestigioso conferito a quei singoli o team di lavoro la cui attività scientifica e industriale abbia un valore straordinario per l’ente spaziale americano. Quest’anno il premio è andato alla squadra di Thales Alenia Space che ha lavorato sul radar Sharad.
In particolare, il riconoscimento è stato conferito al MRO SHARAD Science Team nella categoria Group Achievement Award. Il gruppo di lavoro che si è distinto per la progettazione e la realizzazione del radar SHARAD (Shallow Subsurface Radar), lo strumento sviluppato da Thales Alenia Space in Italia e fornito alla NASA dall’ASI (’Agenzia Spaziale Italiana ) per la missione NASA Mars Reconaissance Orbiter (MRO). La sonda di esplorazione planetaria, lanciata nell’Agosto 2005, è operativa in orbita marziana dalla fine del 2006. In questi anni, il radar “rabdomante” Sharad, ha scandagliato il suolo e il sottosuolo marziano, contribuendo – come recita la motivazione del premio – a: darci “una comprensione approfondita della composizione delle calotte polari e degli eventi glaciali che interessano il pianeta rosso alle medie latitudini.”
Sharad opera utilizzando onde radio con frequenze comprese tra i 10 e 30 MHz; ha una risoluzione verticale di 7 metri e una profondità di analisi di un chilometro. Complementare ad un altro radar italiano, Marsis, a bordo della missione europea Mars Express, Sharad sta fornendo alla comunità scientifica una messe di dati preziosi per studiare il Pianeta rosso, dati che vengono elaborati nel centro specializzato di Thales Alenia Space a Roma, in collaborazione con il team scientifico dell’Università di Roma “La Sapienza” – Dipartimento INFOCOM, guidato da Roberto Seu (Principal Investigator di Sharad).
Un altro grande successo tecnologico del settore spazio di Finmeccanica è rappresentato dalla missione Juno, la prima in assoluto che andrà a caccia dei segreti del campo magnetico di Giove.
La sonda della Nasa, il cui lancio è previsto alle 17.34 di venerdì 5 agosto esplorerà il gigante del sistema solare con a bordo due strumenti italiani: il primo, Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper), progettato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica e realizzato da SELEX Galileo, società Finmeccanica, fornirà la mappa del pianeta. Il secondo, KaT (Ka-Band Translator) è stato progettato dall’Università di Roma La Sapienza e realizzato da Thales Alenia Space, studierà la composizione interna del pianeta e il campo gravitazionale.