25 Agosto 2011 riproposto il 27 Agosto
Fonte: ItaliaChiamaItalia – www.italiachiamaitalia.it
Ricky Filosa
Che anche Italo Bocchino risulti un soggetto politico assegnatario di scorta la dice lunga su come l’Italia di Berlusconi sia precipitata così in basso. La degenerazione di questa prassi ha toccato il fondo. Nulla è cambiato. E si parla di ennesimi tagli ai pensionandi e di ennesimi sbarramenti delle finestre di chi ha lavorato regolarmente per tutta la vita lavorativa. Ma al tempo stesso si vieta di fare continuare a lavorare chi vorrebbe continuare a farlo. – E’ come voler dire agli italiani: fate come noi, imitateci in tutto, fate i predoni della verità e imitate ancor più gli evasori! Fregatevene se vi sbugiardate da soli. – O, in ultimo, con il dietrofront di Calderoli e dei leghisti fifoni (che si sono attaccati per clientalismo politico ai carri dell’alta burocrazia e che hanno determinato l’esplosione delle “spese nascoste” con il loro dissennato federalismo), con cui si mette sul tappeto la povertà di gran parte delle pensioni di reversibilità senza miniamemnte toccare il cumulo delle pensioni di politici e burosauri. Scandaloso suona oramai come una parola priva di reale significato. Come, non di meno, il parlare di “contributo di solidarietà”. Il colto e furbacchione ministro Tremonti sa invece che dovrebbe scrivere e parlare più correttamente di contribuito straordinario alle misure del governo fatto su base proporzionale e, perciò, progressiva, e non in termni egualitari (con “scacglioni” retributivi assottigliati sino all’inverosimile). Ritornando allo scoop sul fido di Fini, c’è da dire che da simili compari non ci si poteva aspettare nessuna bella figura da un bel po’ di anni in qua. Difensori estrenui del “costo” del palazzo e della falsa politica, vivono di appannaggi istituzionali alla faccia dei loro elettori.
Misure assolutamente stringenti dovrebbero essere applicate subito da Berlusconi, Maroni e dai presidenti delle due camere, Fini in testa, per rendere pressocché inesistente la fruizioni di scorte per chissà quali misure di “sicurezza” per persone che non corrono alcun pericolo. I poliziotti devono essere impiegati per tut’altro e non per fornire scene così desolanti e immorali tipiche da repubbliche delle banane o da oligarchie irrapresentabili, cioè mafiose. Inoltre, il costo di auto di grossa cilindrata per queste nefandeze di sperpero pubblico andrebbe anche esso azzerato, subito. Non è vero Giulio Tremonti e Renato Brunetta? E, soprattutto, SilvioAudi? Come non dare ragione a quanto scriviamo da tempo e che oggi viene detto perfino da Camusso, segretario generale CGIL? Comne non azzerare i privilegi dei vitalizi, dei “presidenti emeriti della corte costituzionale” e di una selva sterminata di divoratori di ricchezza pubblica? Non ultino,il caso odierno di Italo Bocchino e l’insignficanza del pericolo che corre un politico qualsiasi come lui? – Domenico Cambareri