Alleanze e futuro governo. Silvio e Angelino non capiscono più niente. Contino chi li seguirà nella disfatta con la Lega

24 Settembre 2011

Domenico Cambareri

 

Da Destra. A stretto giro di posta

 

Silvio, tutto è finito e ancora non lo vuoi capire!

Tuttavia  rimaniamo  in attesa di inaugurare insime il ponte sullo stretto di Messina e di avviare insieme il nuovo Piano Marshall per Gaza e il popolo palestinese, utilizzando le autostrade del Mare. Infine, spero che andremo a passeggiare sul lungomare di Tripoli, senza Bossi e senza Gheddafi. Ma … questo rimane purtroppo un sogno non più avverabile!

Al punto in cui ci hai portato, a Bossi e alla Lega è da preferire ormai qualsiasi altro interlocutore, al di fuori dell’estrma sinistra, dalla clericale e insaziabile  UDC al feudatario PD …  persino all’asino scalciante di Di Pietro.  Ma mai più con l’orgia più corrosiva e divoratrice dei terun de l’osti!

Fatti i conti dei disastri provocati con Bersani nell’avere rifiutato di creare un governo di emergenza  di fine legislatura con responsabilità diretta dei due maggiori partiti e non con brodaglie partitocratiche di governi pseudo tecnici e di “salvezza nazionale”!

Smantellare il federalismo ladrone, abolire le regioni e le province a statuto speciale, togliere ogni potere amministrativo alle regioni, annullare la foresta delle società partecipate, ridurre il numero dei consiglieri regionali e  legare la loro retribuzione allo stipendio del dirigente ministeriale di prima fascia, obbligare i comuni e le province non virtuosi a sciglimento commissariamento e successive elezioni con liste civiche sganciate per legge  dai partiti rappresentativi sino a livello regionale, ridare forza alla legge e alla democrazia non mafiose snindando i percettori del potere locale e sradicando le fitte e invisibili ragantele di collusione, abolizione dei comuni al di sotto dei 3000 abitanti, accorpamenti delle piante organiche e passaggio del personale comunale – vigili urbani per primi – in  un inquadramento unico regionale soggetto a trasferimenti di sede.