“Evento-presentazione” per il nuovo lanciatore europeo “made in Italy”. Il servizio su Asi TV
Lo avevano sognato, voluto, progettato, in tanti. Un lanciatore agile, veloce, efficiente, tutto italiano. Protagonisti straordinari e indimenticabili della nostra “Storia Spaziale” che oggi non sono più tra noi, come Luigi Broglio o Carlo Bongiorno. Bene: ora ci siamo, quel progetto è una realtà. “Vega – come ha detto il presidente dell’ASI Enrico Saggese – è la realizzazione di un sogno, che porterà l’Italia a 700 km di altezza”.
L’occasione è stata, lo scorso 19 dicembre, la giornata organizzata all’Auditorium Parco della Musica di Roma per la presentazione ufficiale di VEGA. Ricchissimo il parterre di ospiti e relatori. Tra questi ultimi, oltre al numero uno dell’ASI, erano presenti: il Direttore dei Lanciatori dell’ESA Antonio Fabrizi; il Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell’ESA e Responsabile dell’ESRIN Volker Liebig; il Programme Manager di VEGA Stefano Bianchi; e, infine, i rappresentanti delle principali industrie coinvolte nel programma.
Il “piccolo” (per così dire, visto che misura 30 metri di altezza, 3 di diametro massimo e 137 tonnellate di peso) VEGA è stato ideato con l’obiettivo di rendere l’accesso allo spazio il più semplice possibile: si tratta infatti di un lanciatore per satelliti di piccole dimensioni, fino a 1.500 Kg, che completa la famiglia di lanciatori europei (composta da Ariane 5 per satelliti fino a 5 o 6 tonnellate e dalla Soyuz per satelliti fino a 3 tonnellate).
Fondamentale il contributo italiano: con un investimento pari al 63% della spesa totale, il nostro Paese rappresenta il principale “azionista” del Programma, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea e realizzato con il forte contributo dell’ASI e di industrie come Elv e Avio.
Fiore all’occhiello dell’industria italiana, Vega sviluppa una tecnologia adatta a rispondere alle diverse esigenze del mercato e rappresenta, secondo Antonio Fabrizi, “un fattore di competitività”.
Suoi punti di forza sono la flessibilità e i costi contenuti che rendono accessibile lo spazio anche a soggetti che prima non avrebbero potuto affrontarne le spese. “Ci troviamo di fronte ad un futuro radioso per questo lanciatore – ha dichiarato Stefano Bianchi. Abbiamo già firmato due contratti per i primi lanci commerciali, tra cui quello per il satellite di terra multispettrale Sentinel 2 e la sonda di osservazione radar Sentinel 3”.
Nel frattempo nell’altro emisfero, in Guyana Francese, tutto è pronto per l’attesissimo brindisi: nello spazioporto ESA di Kourou fervono i preparativi per il prossimo lancio di VEGA che, a inizio febbraio raggiungerà le orbite basse con a bordo il satellite tutto italiano LARES.
“Siamo assolutamente in linea per il debutto in calendari a inizio febbraio” ha affermato il Programme Manager del nuovo lanciatore, Stefano Bianchi. “Alla fine dell’anno – ha aggiunto – verranno chiusi i controlli di sintesi per poi montare il satellite e fare quella che si chiama qualifica operazionale.”
Parallelamente alle attività di lancio allo spazioporto europeo si stanno preparando anche i satelliti: oltre a LARES, nella pancia di Vega ci sarà posto anche per sei piccoli Cubesat e AlmaSat-1 (satelliti miniaturizzati ideati per la ricerca spaziale) sviluppati dalle università europee.
Ma torniamo a Roma. Dove, per sostenere la maggiore divulgazione possibile del lancio di VEGA, con cui l’Italia entra a far parte del ristretto numero di nazioni in grado di accedere allo spazio con proprie tecnologie, è stata messa in campo una significativa iniziativa. L’installazione dei modellini in scala 1:10 del lanciatore VEGA e di LARES: curiosi e appassionati potranno ammirarli fino a tutto il mese di gennaio nella centralissima Galleria Alberto Sordi.
Fino a tutto il mese di gennaio, sono stati istallati nella centralissima Galleria Alberto Sordi due affascinanti modellini che tutti potranno ammirare: un modellino in scala 1:10 del lanciatore Vega e uno del satellite LARES.