15 Aprile 2012
Fonte: AMICA
Domenico Cambareri
L’attiva AMICA, associazione in difesa degli ammalati di MCS, elettromagnetismo e altre malattie rare legate all’ambiente, ha attivato una campagna di sensibilizzazione del Parlamento Eropeo al fine di rivolgersi come diretto interlocutore dell’OMS per l’esplicito riconoscimento della Sensibilità Chimica Multipla. Ciò potrà determinare, in presenza di un risultato positivo, tutta una serie di conseguenze benefiche a cascata, ad inizare dal ridurre o dall’annullare definitivamente gli spazi di resistenza attiva che ancora svolgono potentati medici all’interno delle strutture sanitarie e legislative di qualche nazione.
AMICA ha invitato gli ammalati di MCS ad inviare ai parlamentari europei dell’Italia una lettera per sollecitare la firma di adesione ad un documento presentato da alcuni parlamentari europei. Un passo importante affinché le maggiori istituzioni internazionali, ad inizare dall’OMS, compiano i restanti definitivi passi per focalizzare e fare focalizzare in termini normativi, di metodiche mediche di prevenzione e di cura, alla singole autorità nazionali ancora sprovviste di questi strumenti, la gravità della malattia e del susseguente problema su scala epideomiologica. In Italia, il governo Monti, cosa farà? Si lascerà ancora imprigionare con le indecisioni caratteristiche degli ultimi due governi, indecisioni prodotte da chi all’interno del Ministero della Salute muove ancora una guerra insensata che non arreca nessun beneficio agli ammalati, alle loro famiglie, alla società e alle strutture sanitarie nazionali e che paralizza ogni possibilità sia di attuare misure improntate sulle ricerche e sulle cure all’avanguardia in altri Paesi (Canada, USA, Germania, Svezia, Regno Unito, Austria, Spagna, Giappone) sia di avviare campagne epidemiologiche atte ad accertare la quantità degli ammalati oggi in buona misura ancora sconosciuti? Si spera e ci si augura, per il nostro Paese, che il Parlamento italiano dia da parte sua finalmente un’adeguata risposta di “adempimento” legislativo e che la gravità del problema venga rappresentata direttamente al Capo dello Stato.
Si riproduce qui di seguito il testo – base proposto da AMICA, al quale da parte mia ho inserito il seguente passo, il cui contenuto è stato già anticipato da quanto finora qui scritto: *Io di mio qui posso aggiungere soltanto che le difficoltà che vengono frapposte in Italia, a mio parere, provengono non tanto dall’ambito legislativo, quanto da quello di ciniche e cieche “cointeressenze” presenti in settori della sanità che, come micidiale zavorra, vogliono trascinare in fondo al mare tutte le ricerche e tutte le cure messe in atto a livello internazionale (USA, Germania, Canada, Svezia, Regno Unito, Spagna, Giappone, Austria). Ricerche e cure che in Italia finalmente hanno preso piede grazie a intelligenti e coraggiosi medici che hanno strappato la coltre del silenzio, dell’ignoranza e della complice corresponsabilità morale e … deontologica. Ma essi sono ancora troppo pochi e gli ammalati di fatto sono nella stragrande generalità abbandonati a cure non specifiche e non finalizzate allo scopo, così come è capitato a me per tanti anni. Quanti anni ci vorranno per passare al pettine i milioni di “allergici” secondo le indicazioni delle nuove metodiche e i relativi protocolli medici che la ricerca sulla MCS ha già redatto e che potrebbero dare una svolta al problema epidemiologico correlativo?*
1 comment for “Sensibilità Chimica Multipla: OMS, Parlamento Europeo e Italia. Cosa s’ha da fare? Aspettare ancora e chiudere gli occhi?”