Rebuzzi: gli italiani all’estero, Monti e il PdL

30 Maggio 2012

Fonte: Antonella Rebuzzi

 

COMUNICATO STAMPA (SEN.) ANTONELLA REBUZZI

Quando gli italiani all’estero avranno il coraggio di protestare? Bergamo sia di esempio. Non aspettiamo ancora per rifondare un nuovo PdL

 

Antonella Rebuzzi* – Durante la visita del presidente del Consiglio Mario Monti a Bergamo, la mia città, ho potuto vedere con i miei occhi centinaia di persone in strada per manifestare in maniera pacifica contro l’attuale governo, considerato colpevole di aver saputo solo imporre nuove tasse, massacrando così la vita di famiglie e imprese. Famiglie che non ce la fanno più ad andare avanti, imprese spesso costrette a chiudere perchè stritolate dallo Stato.
Ho visto esprimere rabbia e frustrazione con striscioni e cartelli di protesta, ho sentito urlare slogan contro il sistema, ho assistito alla sfilata di un lungo corteo di cittadini esasperati, di pensionati nonni e di lavoratrici madri coi loro bambini, colorato e chiassoso, ma non c’è stata alcuna violenza.
Scrivo questo perchè sento il desiderio di trasmettere le emozioni che ho provato a chi mi segue, in particolare ai tanti italiani all’estero con cui sono in contatto ogni giorno, per fare capire loro che protestare è giusto e si può e si deve fare, e che per farlo non è necessario usare la violenza. Perchè chi è violento passa inevitabilmente dalla parte del torto.
Invece esprimere il proprio dissenso in maniera civile, partecipando anche attraverso i media e il web, è qualcosa che nessuno ci può togliere e che può darci la forza di essere uniti e di combattere contro tutto ciò che non funziona.
Guardando quelle persone a Bergamo mi sono davvero resa conto dei tanti italiani che hanno ancora voglia di cambiare il nostro Paese e di quanto la democrazia e la libertà siano la vera forza di un popolo: la classe dirigente ha il dovere di ascoltare e di cambiare, se non vuole essere travolta dalle conseguenze inevitabili di decisioni sbagliate, che gravano sempre sugli onesti e continuano e esonerare i furbi.
La mia è una testimonianza diretta, ho visto con i miei occhi il coraggio e la caparbietà di chi è pronto a scendere in piazza per difendere i propri diritti. Si dovrebbe prenderne esempio, e fare arrivare queste forme di protesta fino a Roma e ancor più giù, al Sud, dove troppo spesso si vive un sentimento di rassegnazione. Proteste che sarebbe bene giungessero anche dagli italiani nel mondo: abbiamo visto come il governo Monti li abbia sacrificati fino adesso, soprattutto con l’ingiustizia dell’Imu.
Arriverà il giorno in cui anche gli italiani nel mondo, privi di rappresentanti capaci di farsi sentire, si organizzeranno per conto proprio e avranno la forza di alzare la testa contro Roma e i suoi Palazzi? Me lo auguro di cuore.
*già senatrice di Forza Italia nella passata legislatura

 

Precedente comunicato perun nuovo Pdl del 23 maggio u.s.

Il PdL è morto, rifacciamo l’Italia! 

 

Antonella Rebuzzi – Sconfortante risultato per il Popolo delle Libertà alle passate elezioni amministrative. Un risultato, tuttavia, che non sorprende. Da troppo tempo il PdL ha perso il contatto con la propria base e con i cittadini. Inutile nascondersi dietro un dito: possiamo fare tutte le analisi che vogliamo, ma la verità è che il partito di Silvio Berlusconi e Angelino Alfano oggiAggiungi un appuntamento per oggi è morto e va sepolto una volta per tutte.
Costruiamo una nuova casa dei moderati e potremo forse ricominciare dall’inizio. Da quello spirito con cui nel 1994 nacque Forza Italia. Come senatrice della Repubblica Italiana eletta con Forza Italia nella scorsa legislatura, ho grande nostalgia di cio’ che poteva essere fatto e invece non e’ stato portato a termine. Ha ragione l’On. Dario Rivolta, che sottolinea il fallimento di Silvio Berlusconi, come uomo e come politico. I sogni in cui credevamo si sono sciolti come neve al sole. Nel PdL sono andati avanti, nella maggior parte dei casi, quelli che al Capo dicevano sempre si’, anche quando sarebbe stato giusto criticarlo, dirgli di fare attenzione, avvertirlo che la strada che stava percorrendo era quella sbagliata.
Povero Berlusconi, si e’ voluto sempre circondare da uomini e donne che non hanno fatto altro che prenderlo in giro. Ma soprattutto poveri italiani, poveri elettori di centrodestra, che oggiAggiungi un appuntamento per oggi si sentono abbandonati, spaesati, senza punti di riferimento.
La sconfitta del PdL fa male. E non serve al partito nascondersi dietro l’alibi del sostegno a Monti: non e’ solo per questo che il Popolo della Liberta’ crolla nei consensi, ma soprattutto perche’ non e’ riuscito a proporre davvero un cambio di rotta, e le promesse fatte si sono rivelate alla fine solo delle prese in giro.
Silvio Berlusconi dovrebbe lasciare definitivamente la scena politica, per il bene del centrodestra italiano. Angelino Alfano farebbe meglio a farsi da parte, perche’ come segretario politico ha fallito. Il PdL e’ morto, tocca a noi ora rifare l’Italia. A noi che crediamo ancora nei valori della liberta’, della democrazia, della meritocrazia, della giustizia, della solidarieta’ sociale. A noi che non siamo interessati a denaro e potere, ma soltanto a lavorare nell’interesse degli italiani, per fare del bene alle famiglie più deboli, per costruire un futuro possibile per i nostri giovani.
Siamo tutti stanchi del politichese, del linguaggio dei politici che parlano e parlano ma non dicono niente. E personalmente, sono assai delusa da un Cavaliere che mi appare sempre più un fantasma politico, l’ombra di se stesso.
Ora possiamo solo aspettare, per capire cosa accadra’ nelle prossime settimane, per vedere se ci saranno delle significative novita’ che riusciranno a conquistare la nostra passione ancora una volta. Una cosa e’ certa: non restero’ con le mani in mano, ma mentre la politica italiana riavvolgera’ il nastro io mi daro’ da fare per continuare a stringere contatti e collaborazioni con chi, come me, e’ stanco di una rappresentanza vuota di contenuti e di rappresentanti assenti.