26 Giugno 2012
Fonte: Arianna Editrice
Paolo Sensini
L’articolo di Paolo Sensini risale a fine maggio. Altri blog lo hanno ripreso. Noi abbiamo atteso che l’ulteriore svolgimento dei cruenti avvenimenti siriani e la sempre più marcata ma poco convincente e molto problematica linea d’intervento occidentale prendessero piede nel panorama internazionale delle linee d’azione avviate alla competa deriva. Abbiamo soprasseduto e ancora oggi soprassediamo con i nostri lettori nel volere esprimere il nostro punto di vista e offriamo come importante preliminare la lettura di un’analisi scritta da altra persona che è in grado sia di porre quesiti e dubbi sia di proporre delle risposte convincenti a interrogativi gravi e angoscianti. Il contesto internazionale a noi vicino diventa sempre più una matassa in apparenza inestricabile e le linee d’azione che sono perseguite dagli USA e da Israele risulta chiaramente che ne costituiscono la fonte primaria. Tutto qusto non può che preoccuparci e non può non allarmarci l’idea di vedere la NATO e la sua nuova dottrina expeditionary utilizzate per fini che destabilizzano in maniera radicale sempre nuove regioni e che “obbligano” ad interventi armati quali epressione di una esportazione obbligata di un qualche modello di “democrazia” dietro cui si nascondono progetti e finalità del tutto diversi. E’ sempre più allarmante l’idea che la superpotenza avviata al tramonto voglia perseverare nella via dei già fatali errori commessi e non riconsiderare ruolo e strategie propri e rispetto della dignità dei popoli che cadono nella trappola mortale e, soprattutto, riconsiderare la presunta irreversibilità dell’intreccio criminoso e criminale che continua a prevalere a tutti i livelli tra ciò che dalle amministrazioni USA è considerato “interesse e sicurezza nazionale” (ma che proprio non concide con gli interessi della stragrande maggioranza degli statunitensi), intreccio che la lega sempre più strettamente alla morsa delle multinazionali della finanza del terrore, espressione oramai neppure tanto nascosta delle potenti lobby sioniste – israeliane. Il neo- neo colonialismo a stelle e strisce e stelle di David non potrà che portarci a immense sciagure. Cosa non meno grave è constatare come i governi inglese e francese continuino a svolgere con soddisfazione il ruolo di piccoli mercenari da strapazzo al “soldo” degli speculatori dell’ultra liberismo sionista e delle dinastie islamiche della penisola arabica. In tutto questo finimondo, l’idea di una politica estera autonoma dell’Europa rimane mera utopia? – Eulà
La geopolitica del caos