Riforme costituzionali e calci d’asino del PdL. No al senato federale e a sciagurati baratti

29 Luglio 2012

Comunicato Eulà

 

Silvio vada pure con la feccia. Della lega rimarranno solo pozze di fango

Il senato federale dei capoccia delle plebi terun de l’osti Silvio lo potrà insediare nella foresteria della villa di Arcore. – Attendiamo l’abolizione delle regioni e delle province a “statuto speciale”. – Siamo prontissimi a dirottare i voti dal Pdl.

 

L’Europa della Libertà esprime la propria assoluta contrarietà alla illogica, sconclusionata, perdente e suicida politica messa in atto da Silvio Berlusconi e dal Pdl. Non se ne dispiaccia il giovane Angelino Alfano.
Nessun baratto è accettabile in tema di riforme costituzionali. Il nostro si al modello presidenziale francese data da tanto, tanto tempo. Così non è mai stato per Silvio e molti dei suoi. Oggi potremmo e dovremmo essere lieti di questa loro “conversione”. Non lo siamo perché ciò puzza troppo: appare mero strumentalismo funzionale ad una logica del baratto che offende la storia italiana e la nobiltà degli ideali politici della nostra Nazione, per i quali ci battiamo. Offende il futuro delle giovani generazioni italiane ed europee.
Non accettiamo e non accetteremo mai nessun Senato federale. Non accettiamo e non accetteremo più nessuna logica pattizia, anche per brevissimo tempo, con i leghisti.
La Lega è morta e sepolta, con le imbecillità senza fine e frutto d’ignominia morale, e con gli eserciti di utili idioti che per anni l’hanno seguita nel completo processo di disidentificazione storica e civile del popolo a cui immeritatamente appartengono. Non accetteremo nessuna strizzatina di occhi con il peggio del peggio della nostra società.
Berlusconi e i suoi non avranno non soltanto i nostri voti. Anche noi abbiamo platee di soggetti amici, di elettori pronti a disimpegnarsi definitivamente con quel che resta dell’armata Brancaleone, ovvero, nella novità del nomignolo, delle sparse schiere di Silviobrancaber. Non ne prendano atto solo gi amici ex AN rimasti nel PdL, ma anche i democristiani Scaiola e Pisanu e la cerchia dei personaggi anonimi, ex ministri ed ex sottosegretari, di Silvio.
Non ci saranno più voti per dei tecnopolitici dai più diversi trascorsi e per il caro Silvio. Se lo mettano in testa il megalomane dittatorello Brunetta e la serafica suorina ex ministro della pubblica istruzione. E ancor più i personaggi ombra come l’onnipresente Gianni Letta. Le società del gruppo Berlusconi potranno garantire loro un futuro di ulteriore successo, ma non in politica.
Nonostante tutto, meglio cento giorni con Angela Merkel che tre anni con le corti e con le sparate di Silvio. E’ per questo che Maroni lo brama? Sono affari loro. Basta più marronate berlusconiane, basta più parlamenti nei canali padani, basta più millanterie federaliste. – Eulà