06 Settembre 2012
Giuseppe Turrisi
Nota di Domenico Cambareri
Dopo il secondo e pare definitivo fallimento della Lehman Brothers della scorsa primavera, uno dei colossi mondiali della speculazione e dell’immissione nel mercato mondiale dei titoli spazzatura, che scatenò la crisi mondiale, i cosiddetti giocatori d’azzardo continuano a non pagare alcunché. Gli Stati “sovrani” sono men che valvassini impegnati in corvée, dei semplici servi della gleba indaffarati in sempiterni lavori atti a fornire una cintura di intoccabile sicurezza alla grande criminalità finanziaria internazionale (L’Europa della Libertà: Il re è nudo 2: la crisi la pagheranno le future generazioni, 23 gennaio 2009 ; Speculazione finanziaria e diritti degli Stati: siamo ancora all’anno zero, 31 gennaio 2010 ;LIBERISMO AL BIVIO: SPECULAZIONI, CRISI ECONOMICHE E RUOLO DEGLI STATI, 6 gennaio 2009). Le condizioni dell’Unione Europea e perfino degli USA (al di là delle apparenze) si sono aggravate oltre ogni limite: bisogna riscattarsi da questo servaggio. Soltanto da qualche giorno, per la prima volta in maniera chiara, Angela Merkel ha accusato dei misfatti commessi gli speculatori finanziari. Saprà far seguire i fatti alle parole e chiamare alla raccolta governi e popoli europei per cominciare a voltare pagina? Non è una cosa facile e scontata, non si potrà che organizzare una vera e propria battaglia, una terribile battaglia nei confronti di un nemico ubiquo in grado di concentrare e focalizzare ovvero di volatilizzare quasi istantaneamente enormi risorse monetarie grazie alla telematica. Una lunga battaglia che dovrà liberare anche la popolazione statunitense da questo lento e ininterrotto strangolamento e dissanguamento dei popoli.– D. C.
CRISI?
Guardiamo al contorno per capirne la natura e sconfiggerla.