29 Settembre 2012
Fonti: Il Messaggero e stampa on line
Federica Balestrieri
Il dirigente scolastico andato in pensione ha una scorta di processi. E’ lo stesso che era finito sotto la lente dell’atto di sindacato ispettivo del Senato della Repubblica a proposito di un prof. ammalato di MCS. Questo ex dirigente aveva anche dato lezioni di dirigenza e di civiltà ad una collega sulle pagine di un quotidiano di Latina, a proposito di un’alunna ipovedente: tale collega fu esemplarmente prosciolta. Il direttore di quel quotidiano riportò la notizia?
In altre occasioni, questo ex dirigente aveva esternato sulla stampa sui suoi progetti di “book in progress”, dispense sostitutive dei libri di testo davanti al quasi generale dissenso dei Proff. Eppure, salvo errori di informazione, questo dirigente pare che mai avesse insegnato nelle scuole superiori. Non è una plateale contraddizione, o la Legge ha automaticamente elevato taluni dirigenti non provenienti dai ruoli specifici ad esperti dell’insegnamento, a cui si accede con appositi concorsi a cattedra, esautorando i professori? Perché non chiedere a Brunetta se la “sua” legge mirava e mira a salvaguardare funzione e dignità dirigenziali anche quando chi le esercita travalica? E perché non chiedere a Brunetta se adesso e in tutti i casi simili scenderà lui in campo a difendere ruolo, funzione, dignità e quant’altro dei docenti così bistrattati? E quali sono le sue colpe in tutto questo? Perché è stato così miope ed ha realizzato un meccanismo così farraginoso e lento che consente a chi va oltre la norma di continuare, nei fatti, ad libitum? Perché non chiedere al Parlamento di aprire una volta tanto gli occhi su quanto può accadere e accade in certe scuole? Perché non chiederlo al governo? E’ un fatto di interesse generale. Certo non può essere l’attuale ministro, con tutta la buona volontà e le energie che ci sta mettendo, a potere risolvere problemi di disinteresse stratificato, indifferenza e disprezzo e quant’altro vi è nel mondo della politica e della società italiane di fronte alla scuola, cose che costituiscono ciclopiche difficoltà senza fine. Da qui ecco uscire dal cilindro del prestigiatore certi tipi di dirigenti scolastici. Con gli effetti prodotti che oggi non si può più dire che non si sanno. – Eulà
Tribunale di Latina: i giudici accolgono i ricorsi delle due docenti del Liceo Grassi
Come non domandarsi come hanno vissuto i proff. di questoi Istituto in questi anni? Il Liceo era davvero un luogo in cui l’esercizio “scrupoloso” delle leggi era esemplare? Nessuno al di fuori sapeva alcunché?
Liceo Grassi, preside contro prof
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LATINA – Il giudice del Tribunale del Lavoro di Latina, Alessandro Catani ha dato ragione, in primo grado, a una docente del liceo scientifico Grassi di Latina che aveva presentato denuncia contro il dirigente scolastico per alcuni atteggiamenti e sanzioni disciplinari che aveva dovuto subire nel corso di diversi anni scolastici.
Il giudice del lavoro «ha ritenuto inesistenti le colpe della professoressa e ha abolito le sanzioni disciplinari: la scuola dovrà rifondere le spese e le somme stipendiali trattenute, più gli interessi».Il 3 aprile scorso aveva vinto la causa un’altra docente che aveva presentato ricorso per due sanzioni disciplinari. Il Giudice Bonanni, non era neanche entrato nel merito del ricorso avendo appurato l’inesistenza delle obbligatorie procedure preliminari.Tra qualche giorno inizierà anche un altro processo relativo ad un’altra docente di Terracina, ma i ricorsi sono tanti, se ne contano almeno altri due.
Inoltre lo scorso 31 agosto il professore che soffre della Sensibilità chimica multipla, annoverata tra le malattie rare, ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza per alcuni fatti che ritiene «gravi, inerenti il Collegio dei Docenti», ma su cui al momento preferisce mantenere il riserbo.Proprio sulla malattia del professore, l’ex dirigente scolastico ha avviato, una indagine giudiziaria relativa alla patologia ….
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LATINA – Il giudice del Tribunale del Lavoro di Latina, Alessandro Catani ha dato ragione, in primo grado, a una docente del liceo scientifico Grassi di Latina … |