18 Novembre 2012
Filippo Giannini
Nota di Eulà
Nella parte relativa all’attualità politica, Giannini presenta giudizi sui vertici istituzionali e sul Quirinale che non ci sentiamo di sottoscrivere appieno. Abbiamo preso sin dal primo momento le distanze da diversi e importantissime misure intraprese dal governo Monti, anzi le abbiamo condannate e ripetutamente condannate senza prova d’appello: basta andare a rileggersi i giudizi espressi da Domenico Cambareri, Mino Mini, Enea Franza nei loro articoli. Ma di tutta l’erba non si può sempre fare un fascio … in negativo. Sono state prese misure che da anni invocavamo e auspicavamo e che nessun governo di parte avrebbe mai intrapreso.
Questo governo, ripetiamo, non tecnico ma di “decompressione istituzionale” e, quantunque tale, politico, delle cose altrettanto importantissime le ha fatte: ciò non può essere sottaciuto. Non può essere neppure sottaciuto il fatto che il capo dello Stato abbia dato l’incarico di governo ad un uomo di Berlusconi. Distinguiamo i corretti ragionamenti da dietrologie, prevenzioni e pregiudizi e cattivo animo verso persone non gradite per altri motivi, distinguiamo un preciso contesto da tutto il resto. Per una corretta informazione, pubblichiamo a parte alcun dei riferimenti centrali a cui si riferisce Filippo Giannini in merito al governo Monti, ripresi dal sito “ECplanet L’altra informazione … “. Ogni lettore che vorrà approfondire la fonte è così messo nelle condizioni di potere allargare i riferimenti sottesi attraverso autonome ricerche via Internet e valutare così la portata delle dichiarazioni in essi contenute e riprese dall’articolista.
Il fatto è che oggi siamo certamente a livello planetario nelle mani delle grandi speculazioni di organizzazioni finanziarie che basano il loro potere sui profitti imposti dallo scellerato liberismo “monetario”, con la supina soggezione degli Stati al dogma secondo cui essi non devono emettere carta moneta ma acquistarla dalle banche, pagando un aggio di interesse. Da qui, consegue tutto il resto.
Per cui oggi, senza nessuna enfasi di apparente ma di reale pantagrismo socioeconomico politico e culturale, possiamo ribadire che il mondo in cui viviamo è l’età dello strozzinaggio criminale mondiale, codificato e garantito da un sistema internazionale di contraffazioni legalizzate che per mezzo delle maglie larghe della mondializzazione economica gli consente di tutto e di più . L’età in cui le conquiste civili raggiunte dall’Occidente nel corso di anni e secoli di lento e difficile progresso vengono drasticamente e violentemente compresse, mentre anonimi soggetti armati di forbici e forbicioni sono pronti a reciderne l’ulteriore rinvigorimento e sviluppo. Non meno nebuloso è il panorama che si profila all’orizzonte per i popoli che agognano raggiungere gli standard dei Paesi del primo e del secondo mondo.
Si rimane esterrefatti poi sul fatto che nessuno sinora, per quanto sappiamo, abbia cercato di individuare “eventuali” relazioni e connessioni tra questi macrofenomeni della speculazione finanziaria globale (e sui meccanismi di funzionamento) e i suoi profitti e i canali e i fruitori e gli obiettivi della loro destinazione e utilizzazione.
Domande e dubbi legittimi e doverosi che a far data dalla prima esplosione della crisi del 2007 negli USA mai hanno avuto il sia pur minimo angolo entro cui potersi esprimere; e che sono idrifughi e ignifughi ad ogni pericolo costituito dalle dicerie degli untori. Sono solo quelli relativi all’ulteriore profitto per il profitto oppure sono destinati anche a tenere in vita Israele?
Da dove provengono le inesauribili risorse finanziarie con cui gli USA consentono a un’accolita di uomini eterogenei fanatici e razzisti di sopravvivere impunemente come entità sionista e nucleare e come industria bellica ai vertici mondiali della tecnologia più avanzata che esporta in ogni dove (nell’interesse di quali profitti e di chi?).
Qui tocchiamo davvere un tasto che ci apre un sipario in cui proscenio e scena e retroscena sono immersi in un buio pesto. Come in una notte fonda. O come la pece con cui orde di fanatici israeliti bruciarono a Gerusalemme le case degli altri ebrei e il loro tempio. – Eulà
L’Italia tra storia e cronaca politico-economiche
Realtà e raffronti incredibili. – La certezza delle creazioni del ventennio e la più completa incertezza sul prossimo futuro. – Istituzioni all sfacelo e sovrastrutture di speculazione finaziaria mondiale. – Chi dirige l’orchestra?