Riproposto il 6 Dicembre 2012
22 Novembre 2012
Fonti: Più libri più liberi, Armando Editore
La crisi galoppa e morde sempre di più. Anche l’editoria nazionale non ne esce indenne. Per gli editori medi e piccoli il quadro generale diventa ancora più depressivo e deprimente perché le ultime innovazioni tecnologiche galoppano non meno della crisi e, nonostante tutto, si espandono anche a livello sociale secondo ritmi esponenziali.
Se le innovazioni sono benvenute, il mercaro del libro diventa tuttavia sempre di più meno concorrenziale perché gli investimenti per l’e-book e per tutti gli strumenti informatici connessi risultano ancora poco accessibili per i loro costi. Ciò può determinare a breve una non augurabile ulteriore contrazione del mercato e la cessazione delle attività di tante piccole imprese.
Sarebbe necessario e corretto oltre che cosa lodevole che il governo e parlamento reperissero delle risorse destinate a promuovere l’innovazione tecnologica nell’editoria minore al fine di mantenere in vita filiere produttive che occupano nicchie difficilmente surrogabili da parte dei grandi gruppi editoriali e che non è possibile qualificare in alcun modo come attività marginali e irrilevanti. – Domenico Cambareri
Più libri più liberi 2012
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Palazzo dei Congressi (Roma), 6-9 dicembre 2012 . 400 espositori, 60mila titoli, 280 appuntamenti in fiera, 140 iniziative in 50 luoghi della città.