OSSERVATORIO SUL RISPETTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI IN EUROPA
Newsletter n. 38, 15 maggio 2013
Aggiornamento sulla giurisprudenza e sugli atti rilevanti per la protezione dei diritti fondamentali inseriti nel sito www.europeanrights.eu Quanto agli atti dell’Unione europea abbiamo inserito:
la Risoluzione del Parlamento europeo del 18.04.2013 sull’impatto della crisi finanziaria ed economica sui diritti umani; la Risoluzione del Parlamento europeo del 16.04.2013 sul recepimento e l’applicazione della direttiva 2004/113/CE del Consiglio che attua il principio della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l’accesso a beni e servizi e la loro fornitura; la Risoluzione del Parlamento europeo del 14.03.2013 sul rafforzamento della lotta contro il razzismo, la xenofobia e i reati generati dall’odio; la Risoluzione del Parlamento europeo del 12.03.2013 sull’eliminazione degli stereotipi di genere nell’Unione europea; la Risoluzione del Parlamento europeo del 12.03.2013 sull’impatto della crisi economica sull’uguaglianza di genere e i diritti della donna. Per il Consiglio d’Europa segnaliamo le seguenti risoluzioni e raccomandazioni: dell’Assemblea parlamentare: la Risoluzione 1934 del 26.04.2013 sull’etica nella scienza e nella tecnologia; la Raccomandazione 2017 del 26.4.2013 sulle nanotecnologie: bilanciare i benefici e i rischi per la salute e l’ambiente; la Risoluzione 1932 e la Raccomandazione 2016 del 25.04.2013 su Frontex: le responsabilità in materia di diritti umani; la Risoluzione 1933 del 25.04.2013 sulla gestione delle sfide in materia di immigrazione e asilo al di là della frontiera orientale dell’Unione europea; la Risoluzione 1928 del 24.04.2013 sulla salvaguardia dei diritti umani in relazione alla religione e alle credenze e sulla protezione delle comunità religiose dalla violenza; la Risoluzione 1929 del 24.04.2013 sulla cultura e l’educazione attraverso i parlamenti nazionali: le politiche europee; la Risoluzione 1930 e la Raccomandazione 2014 del 24.04.2013 sui giovani europei: una urgente sfida educativa; la Raccomandazione 2015 del 24.04.2013 sull’accesso dei giovani ai diritti fondamentali; la Risoluzione 1926 del 23.04.2013 sulla lotta contro “il turismo sessuale che coinvolge i bambini”; la Risoluzione 1927 del 23.04.2013: mettere fine alla discriminazione contro i bambini Rom; la Raccomandazione 2013 del 23.04.2013 sui parlamenti uniti per combattere la violenza sessuale nei confronti dei bambini: bilancio a metà percorso della campagna “Uno su Cinque”; del Comitato dei Ministri: la Risoluzione (2013)8 del 30.04.2013 sul Reclamo n. 62/2010 della Federazione internazionale dei diritti umani (FIDH) contro il Belgio; la Risoluzione (2013)7 del 10.04.2013 sul Reclamo collettivo n. 61/2010 del Centro europeo dei diritti dei Rom (CEDR) contro il Portogallo; la Risoluzione (2013)6 del 27.03.2013 sul Reclamo n. 67/2011 di Médecins du Monde- International contro la Francia; la Risoluzione (2013)5 del 27.03.2013 sull’applicazione della Carta sociale europea riveduta (Conclusioni 2011, disposizioni relative a “Bambini, famiglie, migranti”); la Risoluzione (2013)4 del 27.03.2013 sull’applicazione della Carta sociale europea (Conclusioni XIX-4(2011), disposizioni relative a “Bambini, famiglie, migranti”). Per la Corte di giustizia abbiamo inserito le sentenze: 25.4.2013, causa C-81/12, Asociaţia ACCEPT, sulle discriminazioni fondate sulle tendenze sessuali in materia di occupazione e condizioni di lavoro; 25.04.2013, causa C-398/11, Thomas Hogan e a., sulla tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro; 23.04.2013, cause riunite C-478/11 P, C-479/11 P, C-480/11 P, C-481/11 P, C-482/11 P, Gbagbo, Koné, Boni-Claverie, Djédié, N’Guessan, sulle black list e la tutela giurisdizionale effettiva; 18.04.2013, causa C-247/12, Meliha Veli Mustafa, sulla tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro; 18.04.2013, causa C-548/11, Mulders, in materia di previdenza sociale dei lavoratori frontalieri; 16.04.2013, causa C-202/11, Anton Las/PSA Antwerp NV, sulla libera circolazione dei lavoratori; 11.04.2013, causa C-401/11, Blanka Soukupová, sul prepensionamento di imprenditori agricoli e il principio di parità di trattamento tra donne e uomini; 11.04.2013, causa C-260/11, The Queen, sulla tutela dell’ambiente; 11.04.2013, causa C-290/12, Oreste Della Rocca, sulla politica sociale e i lavoratori interinali; 11.04.2013, causa C-443/11, Jeltes e a., sull’indennità di disoccupazione di un lavoratore frontaliero; 11.04.2013, cause riunite C-335/11 e C-337/11, Ring, sulla disparità di trattamento basata sull’handicap; 21.03.2013, causa C-92/11, RWE Vertrieb AG / Verbraucherzentrale Nordrhein- Westfalen eV, sulla tutela dei consumatori con riferimento a clausole standardizzate contenute in contratti; 21.03.2013, causa C-244/12, Salzburger Flughafen GmbH, sulla tutela dell’ambiente; 21.03.2013, causa C-254/11, Szabolcs-Szatmár-Bereg Megyei Rendőrkapitányság Záhony Határrendészeti Kirendeltsége c. Oskar Shomodi, sul diritto di soggiorno di stranieri; 14.03.2013, causa C-415/11, Mohamed Aziz, sul carattere abusivo di una clausola contrattuale e la tutela dei consumatori; 7.03.2013, C-127/11, Aldegonda van den Booren, sulla previdenza sociale di lavoratori migranti; 7.03.2013, causa C-358/11, Lapin elinkeino-, liikenne- ja ympäristökeskuksen liikenne ja infrastruktuuri –vastuualue, sui rifiuti e la tutela dell’ambiente; 7.03.2013, causa C-577/11, DKV Belgium SA, sull’assicurazione sulla vita, la libertà di stabilimento, la libera prestazione di servizi e la tutela del consumatore; 7.03.2013, causa C-607/11, ITV Broadcasting Ltd, sulla diffusione via internet di programmi di emittenti televisive e la tutela del diritto d’autore; e le Conclusioni dell’Avvocato generale: 19.03.2013, cause riunite C-584/10 P, C-593/10 P e C-595/10 P, Commissione, Consiglio, Regno Unito c. Kadi, sui diritti della difesa e sulla tutela giurisdizionale effettiva. Per la Corte europea dei diritti umani segnaliamo le sentenze: 30.04.2013, Timochenko c. Ucraina, (n. 49872/11), sulla detenzione arbitraria dell’ex primo ministro ucraino Julia Timochenko; 25.04.2013, Savriddin Dzhurayev c. Russia, (n. 71386/10), sul trasferimento illegale e segreto verso il Tagikistan di un cittadino protetto dallo status di rifugiato temporaneo; 25.04.2013, Canali c. Francia, (n. 40119/09), sulla promiscuità e la mancanza di regole di igiene in carcere, considerati un trattamento degradante; 22.04.2013, Sentenza di Grande Camera, Animal Defenders International c. Regno Unito (n. 48876/08), sulla proibizione della pubblicità politica a pagamento in Regno Unito; 22.04.2013, Ageyevy c. Russia, (n. 7075/10), sull’annullamento ingiustificato di un’adozione sulla base di sospetti non fondati di sevizie sul bambino; 22.04.2013, M.K. c. Francia, (n. 19522/09), sulla conservazione delle impronte digitali di una persona non condannata, considerata una violazione del diritto al rispetto della vita privata; 22.04.2013, Saint-Paul Lussemburgo S.A. c. Lussemburgo, (n. 26419/10), su un mandato di perquisizione non sufficientemente definito, considerato una violazione della libertà di espressione e di domicilio; 09.04.2013, Mehmet Şentu rk e Bekir Şentu rk c. Turchia, (n. 13423/09) sulla violazione del diritto alla vita per il fatto di non aver preso a carico una donna incinta che necessitava di cure urgenti; 04.04.2013, Reznik c. Russia, (n. 4977/05), sulla libertà di espressione e il carattere ingiustificato di un’azione di diffamazione, diretta contro un avvocato per le critiche formulate durante una trasmissione televisiva; 02.04.2013, Tarantino e altri c. Italia, (n. 25851/09, 29284/09 e 64090/09) sulle limitazioni all’accesso all’università italiana (facoltà di medicina e odontoiatria), considerate ragionevoli; 28.03.2013, Chapman c. Belgio, (n. 39619/06), sul diritto di accesso a un tribunale; 26.03.2013, Zorica Jovanović c. Serbia, (n. 21794/08), sulla sparizione di bambini dall’ospedale: la Serbia deve dare delle risposte credibili sulla sorte dei bambini e indennizzare i genitori; 26.03.2013, Eon c. Francia, (n. 26118/10), sulla libertà di espressione; 14.03.2013, Salakhov e Islyamova c. Ucraina, (n. 28005/08), sul decesso di un detenuto malato di AIDS due settimane dopo la sua liberazione; 07.03.2013, Raw e altri c. Francia, (n. 10131/11), sul non rispetto di un ordine di ricongiungimento (secondo la Convenzione dell’Aia e il regolamento Bruxelles II bis) di un bambino con la madre, che ha comportato la violazione del rispetto alla vita privata e familiare; 05.03.2013, Varela Geis c. Spagna, (n. 61005/09) sul diritto alla difesa e a un processo equo; in particolare sull’assenza della comunicazione relativa alla riqualificazione del reato; e le decisioni: 18.04.2013, Decisione di inammissibilità, Mohammed Hussein c. Paesi Bassi e Italia (n. 27725/10), sul trasferimento di una richiedente asilo somala in applicazione del regolamento “Dublino II”; 03.04.2013, decisione di accettazione della richiesta del Governo rumeno di prolungare i termini per l’adozione di misure di carattere generale al fine di risolvere il problema strutturale riguardante la restituzione o l’indennizzo dei beni nazionalizzati o confiscati dallo Stato prima del 1989, come richiesto nella causa Maria Atanasiu e altri c. Romania del 12.10.2010; 26.03.2013, decisione di sospendere l’esame delle 2354 cause intentate contro il Regno Unito in merito al diritto di voto dei detenuti. Facendo seguito ai casi Hirst c. Regno Unito e Greens e M.T. c. Regno Unito, la Corte ha richiesto al Governo inglese di presentare dei testi di modifica alla legge concedendo, per due volte, un termine supplementare, anche alla luce della causa Scoppola c. Italia della Grande Camera del 22.05.2012. Il 22.12.2012, il Governo inglese ha presentato al Comitato dei Ministri degli Stati membri un progetto di legge che contempla tre ipotesi di modifica. Il Comitato esaminerà tale testo, che sarà all’ordine del giorno al più tardi nel settembre 2013. Il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura e delle Pene o Trattamenti Inumani o Degradanti (CPT) ha pubblicato il 30.04.2013 i due rapporti sulle visite in Spagna del maggiogiugno 2011 e del giugno 2012, e il 24.04.2013 il rapporto sulla visita in Portogallo del febbraio 2012. In ambito extraeuropeo abbiamo inserito: la sentenza della Supreme Court of India dell’01.04.2013, che ha respinto il ricorso promosso dall’azienda farmaceutica Novartis in merito alla brevettabilità del farmaco antitumorale “Glivec”; la sentenza della Trial Chamber II del Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia del 27.03.2013, causa Prosecutor v. Mićo Stanišić, Stojan Župljanin, che ha condannato gli imputati, il primo, ex ministro dell’interno della Repubblica Srpska e il secondo, ex comandante del Centro dei Servizi di Sicurezza Regionale di Banja Luka, a 22 anni di reclusione per crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi fra aprile e novembre 1992 in Bosnia ed Erzegovina; la sentenza dell’Appeals Chamber del Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia del 28.02.2013, causa Prosecutor v. Momčilo Perišić, che ha assolto l’imputato, ex Comandante dello Staff Generale dell’esercito jugoslavo, condannato in primo grado a 27 anni di reclusione per favoreggiamento e istigazione di crimini contro l’umanità e violazione delle leggi e degli usi di guerra, commessi fra agosto 1993 e novembre 1995 nelle città di Sarajevo e Srebrenica; la sentenza della Supreme Court of Canada del 27.02.2013, sui limiti alla libertà di espressione a fronte di pubblicazioni di carattere discriminatorio. Per quanto riguarda le giurisprudenze nazionali meritano di essere segnalate: Belgio: le sentenze della Cour Constitutionnelle n. 46/2013 del 28.03.2013, sulla legittimità dei limiti temporali relativi alla proposizione dell’azione di disconoscimento della paternità, alla luce degli orientamenti della Corte di Strasburgo; n. 43/2013 del 21.03.2013, che si pronuncia in merito alla legittimità del procedimento relativo alla richiesta di soggiorno nel territorio di stranieri che soffrono di una malattia grave integrante un rischio effettivo per la loro vita o per la loro integrità fisica, richiamando la normativa comunitaria e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo; n. 39/2013 del 14.03.2013, sulla compatibilità degli articoli 55 e 56 della legge 14 aprile 2011, che consentono all’amministrazione fiscale di ottenere dagli istituti finanziari i dati di quei contribuenti per cui vi siano indizi di frode fiscale, con il diritto al rispetto della vita privata e familiare di cui agli articoli 22 della Costituzione e 8 della CEDU; n. 37/2013 del 14.03.2013, in materia di diritto all’istruzione, che richiama la giurisprudenza della Corte di Strasburgo; n. 30/2013 del 07.03.2013, sulla rilevanza primaria dell’interesse del bambino nelle decisioni in materia di filiazione, che applica la giurisprudenza della Corte di Strasburgo; n. 29/2013 del 07.03.2013, sui limiti posti all’azione di contestazione del riconoscimento di paternità alla luce della giurisprudenza della Corte di Strasburgo; n. 12/2013 del 21.02.2013, in materia di sussidi familiari, che richiama la giurisprudenza della Corte di Strasburgo; n. 11/2013 del 21.02.2013, sulla compatibilità del decreto della Regione vallona del 3 aprile 2009, di ratifica di un’autorizzazione urbanistica, con le disposizioni della Direttiva 85/337/CEE e della Convenzione di Aarhus come interpretate dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia; n. 7/2013 del 14.02.2013, che si pronuncia sulla compatibilità della legge 13 agosto 2011, di modifica al codice di procedura penale, con gli articoli 5 e 6 della CEDU, richiamando una corposa giurisprudenza della Corte di Strasburgo; e n. 6/2013 del 14.02.2013, che rigetta il ricorso promosso contro talune disposizioni della legge 14 aprile 2011, di modifica dell’articolo 216 bis del codice di procedura penale e degli strumenti di controllo in capo all’amministrazione fiscale, richiamando la giurisprudenza delle Corti di Strasburgo e Lussemburgo; Francia: l’ordinanza di rinvio pregiudiziale (la prima) del Conseil constitutionnel del 04.04.2013 alla Corte di giustizia; le sentenze della Cour de Cassation n. 345/2013 del 10.04.2013, che ritiene violato l’articolo 10 della CEDU a proposito di una pubblicazione su internet; n. 385/2013 del 4.04.2013, che ritiene violato l’articolo 6 della CEDU in un procedimento di affidamento di un minore; n. 536/2013 del 19.03.2013, che in materia di licenziamento discriminatorio (rispetto alla religione del lavoratore) in un’associazione di tendenza, richiama l’articolo 9 della CEDU; e n. 537/2013 del 19.03.2013, che in materia di licenziamento di una lavoratrice per aver portato il velo richiama l’articolo 9 della CEDU; Germania: la sentenza del Bundesverwaltungsgericht (Lipsia) (corte federale amministrativa), del 20.02.2013 – BVerwG 10 C 23.12 – sul diritto di asilo di rifugiati del Pakistan appartenenti alla comunità di fede degli Ahmadiyya, che richiama la direttiva 2011/95/UE e la giurisprudenza della Corte di Lussemburgo; Irlanda: la sentenza della Supreme Court del 26.02.2013, in materia di assistenza processuale, che richiama lo Statuto della Corte di Giustizia e il Regolamento della Corte di Strasburgo; la decisione dell’High Court del 05.03.2013, di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia in merito all’interpretazione degli articoli 16(2) della Direttiva 2004/38/CE e 10(3) del Regolamento (CEE) n. 1612/68; le sentenze del 28.02.2013, sul bilanciamento fra l’interesse pubblico e il diritto al rispetto della vita privata e familiare a fronte di un ordine di espulsione, che richiama una corposa giurisprudenza della Corte di Strasburgo; e le sentenze del 12.02.2013 e dell’11.02.2013, in tema di mandato di arresto europeo, che richiamano le disposizioni della CEDU e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo; Italia le sentenze della Corte costituzionale n. 57 del 29.03.2013, in materia di custodia obbligatoria in carcere per soggetti imputati di reati particolarmente gravi, che richiama l’orientamento della Corte di Strasburgo; n. 40 dell’11.03.2013 con la quale è stato dichiarata l’incostituzionalità di una norma che subordinava la concessione dell’indennità di accompagnamento e della pensione di inabilità alla titolarità della carta di soggiorno, che richiama il divieto di discriminazione stabilito dall’articolo 14 CEDU; la sentenza della Corte di cassazione n. 7210/2013 del 21.03.2013, per la quale gli stranieri possono acquistare immobili in Italia indipendentemente dalla condizione di reciprocità, che richiama quanto stabilito dalle Carte internazionali sui diritti fondamentali in ordine alle libertà civili individuali; le ordinanze n. 4230/2013 del 25.02.2013, in materia di status di rifugiato e protezione sussidiaria, che richiama le direttive UE in materia; e n. 4284/2013 del 21.02.2013, secondo cui non sussiste la giurisdizione italiana in relazione alla domanda risarcitoria promossa nei confronti dello Stato straniero con riguardo ad attività iure imperii, anche se lesive dei valori fondamentali della persona o integranti crimini contro l’umanità, che richiama l’orientamento della Corte internazionale di giustizia; e la sentenza n. 46340/2012 del 29.11.2012, in un procedimento relativo ad una operazione di c.d. “extraordinary rendition”, eseguita con il concorso di personale militare statunitense, per la quale sussiste, ai sensi dell’art. VII comma 2 lett. b) della Convenzione di Londra del 19 giugno 1951 (c.d. Convenzione NATO-SOFA), la giurisdizione esclusiva dell’autorità giudiziaria italiana qualora il fatto non sia previsto come reato dalla legge nazionale del suddetto personale militare; la sentenza della Corte di appello di Brescia del 18.03.2013, che ritiene discriminatorio, anche alla luce della direttiva 2000/43/CE, l’ordine del Sindaco di segnalare i soggetti extracomunitari privi di permesso di soggiorno che hanno chiesto di sposarsi in Italia; l’ordinanza del Tribunale amministrativo regionale della Sicilia del 10.04.2013, di rinvio pregiudiziale in materia paesaggistica, che richiama l’articolo 17 della carta dei diritti UE; l’ordinanza del Tribunale di Milano del 29.03.2013, che solleva questione di legittimità costituzionale della disciplina sulla fecondazione eterologa anche per contrasto con la giurisprudenza della Corte di Strasburgo; l’ordinanza del Tribunale di Pescara del 20.03.2013, che ritiene discriminatorio, alla luce della normative UE in materia, l’esclusione di immigrati senza la titolarità del permesso di soggiorno, da alcune prestazioni a carattere sociale concernenti le famiglie numerose; l’ordinanza del Tribunale di Bergamo del 15.03.2013, che ritiene discriminatorio, alla luce della direttiva UE sui diritti degli immigrati “lungosoggiornanti”, l’esclusione degli stessi dal beneficio comunale dei sussidi per famiglie numerose; l’ordinanza del Tribunale di Firenze del 18.02.2013, di rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia in tema di risarcimento danni alle vittime di reati intenzionali e violenti; e l’ordinanza del Tribunale di Trapani del 15.02.2013, sul risarcimento dei danni in favore dei precari della scuola assunti con contratti illegittimi a tempo determinato, che richiama la giurisprudenza della Corte di giustizia; Portogallo: la sentenza del Tribunal Constitucional del 05.04.2013, che ha sancito la parziale illegittimità della legge n. 66-B/2012 (Legge di Bilancio dello Stato per il 2013) per violazione del principio di uguaglianza, richiamando anche la normativa comunitaria e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo; Repubblica Ceca: la sentenza dell’Ústavní soud (Corte Costituzionale) del 27.11.2012, che ha sancito l’illegittimità costituzionale di talune disposizioni della Legge n. 435/2004 sul Lavoro (Act on Employment), come modificata, nonché della Legge 372/2011 sui Servizi di Assistenza Sanitaria (Health Care Services Act), richiamando la CEDU, la Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo; Spagna: le sentenze del Tribunal Constitucional del 14.02.2013, in materia di prestazioni di sicurezza sociale (pensione di reversibilità in ipotesi speciali), che richiama la giurisprudenza della Corte di Strasburgo; e del 28.01.2013, che si pronuncia in merito ad una denuncia di maltrattamenti subiti nel corso del fermo di polizia, alla luce della giurisprudenza della Corte di Strasburgo; le sentenze del Tribunal Supremo del 14.03.2013, che ha assolto i ricorrenti per un reato di trasporto di stupefacenti poiché indotti a commettere il fatto da un confidente delle forze dell’ordine, richiamando la dottrina esposta dalla Corte di Strasburgo nella causa Ramanauskas c. Lituania; del 12.03.2013, in materia di immigrazione, che richiama la direttiva 2008/115/CE e la giurisprudenza della Corte di Lussemburgo; e del 14.02.2013, che, applicando anche la giurisprudenza della Corte di Strasburgo, ha accolto il ricorso promosso contro l’ordinanza del consiglio comunale di Lleida in relazione al divieto di indossare il velo integrale nei luoghi pubblici, per violazione del diritto alla libertà di religione. Quanto ai commenti, abbiamo inserito i seguenti testi: Articoli: Federico Di Salvo “La nascita dell’argomentazione per (e con) “diritti” e “principi” nell’ordinamento dell’ Unione Europea” Elena Falletti “La diagnosi genetica preimpianto: una ricostruzione di dottrina e di giurisprudenza nazionale ed europea” Nicoletta Parisi “La Procura europea: un tassello per lo spazio europeo di giustizia penale” Ignazio Juan Patrone “La dimensione costituzionale del diritto penale dell’UE” Antonio Ruggeri “La Corte di giustizia, il primato incondizionato del diritto dell’Unione e il suo mancato bilanciamento con valore della salvaguardia dei principi di struttura degli ordinamenti nazionali nel loro fare “sistema”” Silvana Sciarra “In and out of the crisis: building on a European social method” Note e commenti: Roberto Conti “Lettera aperta alla Corte di giustizia sulla sentenza Melloni: da Giudice (nazionale) a Giudice (eurounitario). A cuore aperto dopo il caso Melloni” Roberto Cosio “La competenza della Corte di giustizia nella terra di mezzo” Fabio Maria Ferrari “Mandato d’arresto europeo e processo in absentia, tra esigenze di rafforzamento della cooperazione giudiziaria e ricerca di un minimo comune denominatore di protezione dei diritti della difesa negli Stati Membri” Pierpaolo Gori “Brevi note sulla libertà di critica ad un Capo di Stato nella CEDU: il caso Eon, affinità e differenze con l’affaire Colombani” Lucio Levi “Una via obbligata: una Federazione nell’eurozona” Fabio Licata “Diritto internazionale, immunità, giurisdizione concorrente, diritti umani: le questioni aperte nel caso dei marò e la posizione della Corte Suprema indiana” Gina Turatto “Le prestazioni a carico degli stranieri invalidi davanti alla Consulta: prima nota alla sentenza della Corte costituzionale n. 40/2013” Relazioni: Virgilio Dastoli “I problemi della federazione europea” Franco Gallo “Relazione sull’attività della Corte costituzionale italiana per il 2012” Luigi Moccia “Cittadinanza dell’Unione e formazione di un diritto e di un giurista europeo” Domenico Moro “Un bilancio per l’eurozona” Paolo Ponzano “Les premières initiatives citoyennes européennes” Antonio Valitutti “A 50 anni dalla sentenza Van Gend en Loos (Febbraio 1963)” Antonio Valitutti “Diritto nazionale e diritto europeo a confronto nel dialogo tra le corti” Documenti: Lo studio dell’House of Lords del 6.03.2013 su “The future of Eu enlargement” Segnaliamo infine che l’Osservatorio, insieme con la Fondazione Basso e il Free Group (Fundamental Rights European Expert Group) organizza a Roma nei giorni dall’8 all’11 luglio una Summer School sul tema “Lo spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG): contesto, obiettivi, attori e dinamiche”. Il bando è pubblicato nel sito dell’Osservatorio (www.europeanrights.eu) e nel sito della Fondazione Basso (www.fondazionebasso.it).