IL GRUPPO IN FORTE ESPANSIONE GRAZIE ALL’ACQUISIZIONE DI VARD TRIPLICA NEL PRIMO SEMESTRE IL RISULTATO OPERATIVO NETTO
• Risultato operativo netto (EBIT) pari a euro 101 milioni
• EBITDA pari a euro 137 milioni e EBITDA margin al 7,1%
• Ricavi pari a euro 1.934 milioni
• Surplus di cassa di euro 183 milioni
• Portafoglio ordini a euro 10.889 milioni
• Ordini acquisiti pari a euro 1.843 milioni
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Roma, 23 luglio 2013 – Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri si è riunito oggi per esaminare l’andamento del Gruppo nel primo semestre 2013:
Il 23 gennaio Fincantieri ha perfezionato l’acquisizione del pacchetto di controllo (50,75%) di STX OSV (oggi Vard) ed a seguito dell’OPA obbligatoria promossa secondo le regole della Borsa di Singapore, ha portato al 55,63% la quota detenuta nella stessa Società. Vard è leader mondiale nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale. L’acquisizione rientra nella strategia di diversificazione ed internazionalizzazione del Gruppo in business ed aree geografiche con più elevate prospettive di sviluppo e redditività. Con questa acquisizione il Gruppo raddoppia le sue dimensioni, raggiungendo ricavi su base annua di circa euro 4 miliardi e circa 20.000 dipendenti distribuiti tra 21 cantieri collocati in 3 diversi continenti, ed è leader in tutti i segmenti della cantieristica navale ad alto valore aggiunto ed elevato potenziale.
Il primo semestre 2013 evidenzia un Risultato operativo netto (EBIT) pari ad euro 101 milioni (euro 34 milioni al 30.06.2012), EBITDA per euro 137 milioni (euro 68 milioni al 30.06.2012) e Ricavi per euro 1.934 milioni (euro 1.233 milioni al 30.06.2012). Il positivo andamento della gestione, ottenuto in un contesto di mercato che permane difficile pur manifestando i primi segnali di ripresa, beneficia dell’ingresso del gruppo Vard nel perimetro di consolidamento a partire dal 23 gennaio 2013.
A conferma della solidità della struttura finanziaria e patrimoniale del Gruppo si evidenzia che la Posizione finanziaria netta (al lordo dei construction loans del gruppo Vard) risulta essere positiva con un surplus di cassa per euro 183 milioni e che il Patrimonio Netto di pertinenza della Capogruppo è pari ad euro 959 milioni con euro 326 milioni di riserve. In bilancio sono appostati fondi congrui per fronteggiare rischi ed oneri specifici, per un ammontare pari a circa euro 161 milioni.
Gli investimenti effettuati nel semestre, pari ad euro 103 milioni, sono prevalentemente relativi a progetti finalizzati ad accrescere l’efficienza produttiva e a migliorare le condizioni di sicurezza e di rispetto dell’ambiente delle strutture italiane del Gruppo, ed alla prosecuzione dei programmi di espansione della capacità produttiva per le strutture estere, in particolare nei cantieri americani e nel nuovo sito brasiliano.
Dal punto di vista commerciale, nel corso del primo semestre 2013, sono stati acquisiti ordini per euro 1.843 milioni, confermando la leadership del Gruppo nei settori di appartenenza. In particolare nel mercato cruise sono stati sottoscritti con il gruppo Carnival i contratti relativi alla costruzione di due navi da crociera, destinate ai brand Holland America Line e Carnival Cruise Lines. Nel mercato offshore la controllata Vard ha acquisito 6 nuovi contratti per la costruzione di unità di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale. Con riferimento al mercato navale militare si segnala che la controllata statunitense Fincantieri Marine Group ha acquisito l’ordine per la costruzione di due ulteriori unità LCS (Litoral Combat Ship) per la US Navy (nell’ambito del contratto di 10 navi siglato alla fine del 2010) oltre all’ordine per 4 piccoli pattugliatori per la US Coast Guard. Per quanto riguarda l’Italia si auspica il completamento del programma FREMM con l’assegnazione delle ultime 4 unità. Inoltre si sottolinea che nessun nuovo programma della Marina Militare Italiana è stato avviato dopo il 2005 e ciò ovviamente desta non poche preoccupazioni per la continuità delle attività nelle strutture produttive italiane del polo militare.
Al 30 giugno 2013, il Gruppo Fincantieri può contare su un portafoglio ordini pari ad euro 10.889 milioni. Il carico di lavoro che ne deriva, pari a euro 6.829 milioni, pur rimanendo significativo continuerà a non essere sufficiente per saturare la capacità produttiva degli stabilimenti italiani del Gruppo. Pertanto l’Azienda ha previsto di proseguire con il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per le strutture produttive italiane che si troveranno in una situazione di vuoto di lavoro.
Nel corso del semestre la capogruppo ha quindi proseguito nell’implementazione del Piano di riorganizzazione previsto dall’accordo sottoscritto con il Ministero del Lavoro e la maggioranza delle Organizzazioni Sindacali a fine 2011. Il 10 luglio 2013 è stato sottoscritto con il Governo e con tutte le Organizzazioni Sindacali un accordo per la proroga della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria fino all’agosto 2014. Inoltre, sempre nel periodo di riferimento, sono stati firmati importanti accordi con tutte le Organizzazioni Sindacali locali per i siti di Castellammare di Stabia, Sestri Ponente e Ancona, volti a garantire il necessario adeguamento della flessibilità delle prestazioni lavorative (es. orario multiperiodale) rispetto a quanto richiesto dal mercato.
Tra i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del semestre si segnala che in data 10 luglio Fincantieri e l’armatore Regent Seven Seas Cruises hanno firmato un contratto per la costruzione di una nave da crociera extra lusso, con consegna prevista nel 2016, e che in data 16 luglio la Società ha sottoscritto con l’armatore francese Compagnie du Ponant un contratto per la realizzazione di una nuova nave da crociera extra lusso di piccole dimensioni, con consegna prevista nella primavera del 2015.
L’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha commentato: “Esistono le condizioni per guardare con ragionevole ottimismo al futuro, soprattutto se il sistema Fincantieri e il sistema Paese possono realizzare un’unitarietà di strategie che privilegi i settori trainanti per l’export, per l’occupazione e per l’attrazione di rilevanti investimenti esteri da sviluppare in Italia”.