20 Febbrao 2014
Comunicato Eulà
Europa e Libertà
Ucraina, batte alle porte la guerra civile?
Il disastro va scongiurato immediatamente dalla Russia, senza prestarsi al gioco dei neocon americani
Il collasso politico e sociale ucraino è esploso orami incontenibile. Esso segna l’incapacità russa ed europea di favorire un accordo interno di per sé difficile a causa dell’accentuato panslavismo del presidente in carica.
Le decine di morti per le strade e le piazze di Kiev e delle altre città ucraine, che sono il risultato della tragica e violenta divisione del Paese in due parti, sono senza dubbio in misura rilevante anche colpa della Russia, che in questi ultmi anni ha condizionato pesantemente, se non apertamente ricattato, Kiev sul piano dei rifornimenti energetici e del loro costo.
La sudditanza economica ha ancora di più sospinto contro il Cremlino i “fratelli ucraini” desiderosi di emacipazione reale e memori dei prezzi pagati sotto il regime comunista e il pansovietismo alla “santa madre Russia”.
La sanguinosa crisi ucraina non fa altro che aumentare all’interno degli USA il difficile ruolo di Obama e rilanciare i forti condizionamenti dei neocon e degli ultraliberisti e dei fanatici religiosi sulla sua amministrazione. La delicata conduzione della politica estera USA, con lobby di neocon annidate ovunque, sarà qundi soggetta a nuove impennate di interventismo palese e occulto in Europa, mettendo in difficoltà l’Unione Europea e i precari equilibri all’interno della NATO.
Di tutto ciò, la Russia non potrà trarre vantaggio, anzi accrescerà la sua sindrome di accerchiamento.
Se l’Europa è stata molte volte debole con gli USA, in particolare nel caso dell’apertura con la NATO alla Georgia anche in presenza delle non risolte questioni delle enclavi di storia ed etnia non georgiane, potrebbe ancora esserlo per colpa di Mosca nel contesto dell’odierna violenta esplosione della crisi ucraina. Cosa di buono ne ricaverebbe e ne ricaverà la Russia da tutto questo?
Putin deve pur capire, guidato dalla prudenza e dalla ragionevolezza, che l’Ucraina può trarre molti più benefici a breve e medio termine dal suo avvicinamento all’Unione Europea, senza nocumento alcuno per la Federazione Russa.
Questa direzione della politica ucraina non potrà che facilitare sin da subito il suo ruolo di insostituibile cuscinetto tra UE e Russia, anche al fine di realizzare la non lontana complementarietà tra di esse.