25 Aprile 2014
La memoria distrutta
risorge
Tempus tacendi
tempus loquendi
Giuseppina Ghersi, 13 anni, violentata e uccisa
dalle belve comuniste
Crestomazia criminal partigiana (da Filippo Giannini: ecco le frasi di Giorgio Bocca e di Benigno – ironia del nome! – Zaccagnini):
<< Il terrorismo ribelle non è fatto per prevenire quello dell’occupante, ma per provocarlo, per inasprirlo. Esso è autolesionismo premeditato: cerca le ferite, le punizioni, le rappresaglie per coinvolgere gli incerti, per scavare il fosso dell’odio. E’ una pedagogia impietosa, una lezione feroce >>. (“Storia dell’Italia partigiana”)
<< L’ostacolo più grande da sormontare per il timore delle rappresaglie contro la popolazione, il pensiero che per un’azione militare compiuta contro un tedesco o un fascista decine d’inermi e di innocenti sarebbero stati giustiziati. Allora non era ancora evidente a tutti che l’unico modo per stroncare il terrorismo (!) dei nazifascisti fosse quello di non dar tregua al nemico, di raddoppiare i colpi (…) >>.
<< La rappresaglia che veniva compiuta era un mezzo per suscitare maggiore spirito di rivolta antinazista e antifascista, e quindi si giustificava >> (Dalla parte dei vinti di Piero Buscaroli).
Caterina Govoni, la madre dei sette fratelli uccisi dalle belve comuniste
Napolitano, Boldrini, Pinotti,
voi siete i veri sconfitti della storia e non rappresentate la Storia degli Italiani ma solo quella di una parte di costoro, sempre rimasta legata alla defunta Unione Sovietica e al comunismo internazionale, la parte peggiore che continua a nascondere per mezzo dell’egemonia del potere e i silenzi omertosi i crimini perpetrai da certi partigiani e quelli commessi dai vincitori. Voi riconfermate che non avete nessun minimo grado di imparzialità e che non potete e non volete traghettare oltre gli odi ieri l’Italia di oggi. Voi non guardate al futuro ma volgete lo sguardo sempre al passato più tetro, glorificandolo.
Napolitano, Boldrini, Pinotti,
inginocchiatevi davanti agi assassinati dalle bande criminali di certi partigiani!
Sul resto delle invenzioni della guerra di popolo e del cattivo esempio che additate alle giovani generazioni, tacete: ormai sempre più italiani sanno che cosa significò quanto andate cianciando! Noi abbiamo ancora da rimediare al disprezzo che il mondo intero ha nutrito e nutre verso la nostra Nazione per colpa di traditori senza parola e senza onore e di fanatici comunisti che pensavano solo alla rivoluzione proletaria!
Altri partigiani già da trent’anni hanno teso la mano agli ex nemici, ma per la vostra ideologia ciò è da aborrire!
Abbiate l’amor proprio di lasciare le cariche pubbliche che ricoprite e di iniziare un pellegrinaggio senza fine tra i luoghi degli eccidi che i comunisti italiani hanno sempre cercato di nascondere! Evitate di essere complici morali di tutto questo e di farci ancora schernire dagli altri popoli!
I loculi dei sette fratelli Govoni
Da Gela a Cassino, ai giudei e non giudei massacrati e non, alle foibe. Beceri bugiardi e complici. Ecco gli artefici della mafia partitocratica. Sulla pelle degli italiani
19 Marzo 2014 Filippo Giannini con articolo di Giusi Federici da DVaC on line Nota di Domenico Cambareri