08 Maggio 2014
Fonte: INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico
www.indafondazione.org
Le alterne stagioni della storia politica sociale e culturale e delle mode artistiche italiane e internazionali, e le forme più accentuate e disorientanti di sperimentalismo teatrale non hanno mai incrinato il ruolo di primo piano e di punto di riferimento obbligato, a livello mondiale, che hanno svolto e continuano a svolgere il Teatro Ellenico di Siracusa e l’Istituto Nazionale del Dramma Antico (Roma-Siracusa). -. L’Europa della Libertà
50° Ciclo di Rappresentazioni Classiche
Teatro Greco di Siracusa
9 maggio / 22 giugno 2014 | ore 18.45
Agamennone di Eschilo Coefore/Eumenidi di Eschilo Le Vespe di Aristofane
5×1000 alla Fondazione Inda. Un contributo alla cultura classica
Da cento anni la Fondazione Inda fa sì che il connubio tra cultura e spettacolo dia forma alle migliori rappresentazioni di teatro all’aperto in una delle cornici più prestigiose del mondo.
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(Dove alloggiare a Siracusa durante le Rappresentazioni Classiche – Visita la lista di strutture ricettive consigliate dalla Fondazione Inda: informazioni sul sito web dell’INDA)
La Fondazione
Istituto Nazionale del Dramma Antico – Fondazione onlus
L’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA) nasce da un’iniziativa del Conte Mario Tommaso Gargallo. Nel 1913 l’INDA è ancora un’idea, una tensione, un progetto ambizioso: ridare vita al dramma antico restituendolo alla scena di un grande teatro. Fare di Siracusa il centro di un evento, di una festa senza tempo. A tale fine viene costituito un comitato promotore e, successivamente, un comitato esecutivo, perché il progetto prenda corpo. Il primo Ciclo di Spettacoli Classici viene inaugurato il 16 aprile 1914 con l’Agamennone di Eschilo. Paolo Orsi, archeologo e Sovrintendente alla Antichità, suggerisce al Gargallo il nome di Ettore Romagnoli, che cura la traduzione dell’opera, la direzione artistica e le musiche. Le scene furono realizzate da Duilio Cambellotti,i costumi da Bruno Puozzo ed il primo manifesto da Leopoldo Metlikovic. Nel 1927, la commedia entra a far parte – con la messa in scena delle Nuvole di Aristofane – dei Cicli di Spettacoli Classici organizzati dall’INDA. Quella di Aristofane rimane tuttavia una presenza contenuta nel Teatro Greco di Siracusa che mantiene fino agli anni settanta una chiara vocazione tragica. Agamennone e Coefore di Eschilo, Edipo Re e Antigone di Sofocle, Medea e Baccanti di Euripide, sono tra le tragedie più rappresentate.
Solo le Guerre Mondiali hanno interrotto il cammino del prestigioso Istituto, che altrimenti non si è mai fermato, pur mutando nel tempo l’assetto istituzionale: nel 1998 l’INDA è trasformato da Ente pubblico in Fondazione che annualmente progetta e organizza i Cicli di Spettacoli Classici al Teatro Greco di Siracusa. L’attività svolta in quasi cent’anni mira a valorizzare la cultura classica, favorendo la nascita di una koiné culturale capace di contenere – sotto il segno del Teatro Antico – esperienze e sensibilità diverse. Il Teatro Greco di Siracusa è stato infatti luogo scenico e agorà, luogo di rappresentazione ma anche spazio aperto ad accogliere idee e contributi molteplici: le traduzioni di studiosi e intellettuali come Guido Paduano, Maria Grazia Ciani, Umberto Albini, Giovanni Cerri; le versioni dei drammi – in qualche caso vere e proprie riscritture – di autori come Pier Paolo Pasolini, Edoardo Sanguineti, Salvatore Quasimodo e Vincenzo Consolo; le letture di registi come Irene Papas, Krzysztof Zanussi, Daniele Salvo, Giancarlo Cobelli, Franco Enriquez, Mario Martone, Massimo Castri, Orazio Costa, Egisto Marcucci, Antonio Calenda, Luca Ronconi, Peter Stein; le interpretazioni storiche di artisti come Annibale Ninchi, Elena Zareschi, Vittorio Gassman, Valeria Moriconi, Salvo Randone, Glauco Mauri e quelle più recenti di Elisabetta Pozzi, Lucilla Morlacchi, Giorgio Albertazzi, Galatea Ranzi, Roberto Herlitzka, Maurizio Donadoni,Mauro Avogadro o di giovani attori emergenti come Cristina Spina, Ilaria Genatiempo, Massimo Nicolini, Roberta Caronia, Carmelinda Gentile, Giacinto Palmarini.
INDA in tournée: nuovi spazi per il Teatro Antico
L’INDA non limita la propria attività al Teatro Greco di Siracusa, sebbene questo straordinario monumento ne sia sede e fonte di ispirazione primaria. A partire dal 1929, infatti, la sfera di competenza dell’Istituto è stata estesa a tutto il territorio nazionale, e da allora numerose rappresentazioni hanno avuto luogo a cura dell’INDA in altri teatri greci e romani (Segesta, Palazzolo Acreide, Taormina, Tindari, Pompei, Tuscolo, Benevento, Gubbio, Fiesole, Luni, Trieste), in Parchi Archeologici e sedi particolarmente suggestive (Agrigento, Selinunte, Morgantina, Donnafugata, Paestum, Urbino, Malta, Atene). Significativa, nel 2007, la messinscena a Paestum delle Trachinie di Sofocle, spettacolo in cartellone per il XLIII Ciclo di Rappresentazioni Classiche a Siracusa; nel luglio 2008 l’esperimento di Paestum ha assunto un respiro ancora più ampio, sia con la messinscena dell’intera Orestiade di Eschilo (in cartellone per il XLIV Ciclo di Rappresentazioni Classiche a Siracusa), sia con l’allestimento di uno spettacolo ideato dal Sovrintendente Fernando Balestra come sintesi e riscrittura teatrale della trilogia eschilea: “Canti e suoni dall’ Orestiade”, che ha “viaggiato” tra le Scuole Medie Superiori del Progetto Prometeo totalizzando in 15 repliche 10.400 spettatori. Il XLV Ciclo di Spettacoli (2009), dedicato al tema dello straniero, è andato in tournée con i due drammi in cartellone (Medea e di Edipo a Colono) ed un progetto-spettacolo itinerante, Le Supplici di Eschilo. La tournée 2010 ha costituito una tappa ulteriore, l’esito di un percorso importante: dopo aver accolto la fiaccola della grecità in Occidente, Siracusa ha condiviso questo immenso patrimonio con la madrepatria greca, nel luogo in cui “tutto” ha avuto origine, 2.500 anni fa. Nel luglio 2010 l’INDA è approdata ad Atene dove, presso il Centro di Educazione Teatrale diretto da Irene Papas, sono andati in scena i tre drammi in cartellone per il XLVI Ciclo di Spettacoli Classici: Aiace di Sofocle, Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide, Lisistrata di Aristofane. La storia centenaria dell’Istituto è stata inoltre “raccontata” attraverso una mostra di documenti, immagini, bozzetti e materiali che compongono il prezioso Archivio della Fondazione che con decreto n°7/2013 del MIBAC viene dichiarato di interesse storico particolarmente importante.
L’Istituto svolge una intensa attività scientifica; tra le iniziative più recenti, i convegni ospitati presso la sede di Palazzo Greco e, nel 2012, allo Steri di Palermo sul tema Tirannici numi. Violenza divina in Prometeo e Baccanti.
La Fondazione si occupa costantemente di formazione, dai master universitari alle collaborazioni con gli atenei e gli istituti superiori, sino all’ideazione di iniziative dedicate alle prime fasce di età. Nel gennaio 2010 hanno avuto inizio i corsi di formazione dell’Accademia D’Arte del Dramma Antico, promossa dalla Regione Sicilia, guardando a due obiettivi primari: assecondare vocazioni e talenti di un particolare tipo di Teatro e rendere gli allievi consapevoli della ricchezza storica della città – non a caso nella sua interezza Patrimonio dell’Umanità. I corsi hanno programmi differenziati secondo l’età e le attitudini dei partecipanti.
Da qualche anno la Fondazione ha notevolmente rafforzato la rete di comunicazioni e di interessi con gli studenti, portando ad oltre tremila il numero di interpreti impegnati nel Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, la rassegna dedicata ai giovani che nel 2013 giunge alla XIX edizione. Il Festival impegna studenti nell’allestimento di opere della classicità greco-latina (o loro rielaborazioni) nell’antico teatro di Palazzolo Acreide, dopo quasi un anno di studi, ricerche e prove. Riservata da sempre agli allievi delle Scuole Secondarie Superiori, dal 2005 la rassegna è aperta anche alle formazioni teatrali universitarie e da quattro anni anche agli studenti delle Scuole Medie di 1°grado. Parallelamente, già dal 2009, la Fondazione ha attivato “I Fuochi del Progetto Prometeo”, i centri di una rete di scuole pilota che diventeranno centri propulsori di cultura classica nelle proprie regioni di appartenenza. Al progetto Prometeo è connessa anche l’apertura di uno specifico spazio online, Il Forum Classico dei Giovani, l’agorà virtuale che l’INDA dedica interamente al mondo giovanile, una vera e propria rivista sul web che viene scritta interamente dai partecipanti, dando loro voce attraverso articoli, approfondimenti, esperienze e riflessioni che spazino liberamente e creativamente dal teatro antico alla contemporaneità. Palazzo Greco, sede storica dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, contiene al suo interno un’area dedicata alla conservazione del proprio patrimonio documentale, librario e artistico, accessibile su richiesta agli studenti e agli studiosi che svolgano attività di ricerca sul teatro antico e sul mondo classico. Il patrimonio della Fondazione costituisce una risorsa rilevante per uno studio storico dell’INDA, della messinscena teatrale nel teatro all’aperto, dei grandi temi di storia della tradizione classica, ma anche una base di dialogo da cui partire per avviare una riflessione sull’eredità dell’Antico nel mondo contemporaneo. Per questa ragione l’area Archivio e Biblioteca opera in stretta sinergia con il sito web www.indafondazione.org nel promuovere e sostenere le attività istituzionali e quelle che l’INDA dedica al mondo della scuola e dei giovani. Fondazione INDA: l’officina del dramma antico Dal 2005 la Fondazione è impegnata nella produzione diretta degli spettacoli, in un imponente assetto organizzativo che coinvolge più di 400 persone tra attori, tecnici e maestranze specializzate: le scene e i costumi dei drammi in cartellone sono realizzati interamente presso i laboratori di sartoria e scenografia INDA.
Nel tempo, non è cambiato tuttavia l’intento da cui l’Istituzione trae origine: il desiderio di riscoprire e riproporre la lezione vitale e feconda del teatro antico, rivivendo nel nostro tempo l’urgenza politica e culturale dei testi classici e la forza della loro passione.