Premio Europeo Capo Circeo: 2014 anno infausto per gli ideali europei. Annullare subito le sanzioni, aprire le porte dell’UE a Mosca, rilanciare il partnariato NATO, boicottare lo sciovinismo USA

16 Ottobre 2014

Fonte: Premio Capo Circeo www.premiocapocirceo.it

Comunicato stampa 

La Segreteria generale del Premio Europeo Capo Circeo ha affrontato gli scottanti temi della crisi intra – europea, soprattutto alla luce della guerra civile in Ucraina e delle sanzioni economiche adottate da UE e da USA contro la Russia. La sintesi dei giudizi e delle decisioni della Segreteria generale del PECC è espressa nel presente documento.
Il responsabile per la comunicazione e la stampa
Dr. Enea Franza

Il Premio Europeo Capo Circeo intende farsi parte intelligente in favore di prospettive di pace e di obiettivi di completa alternativa, per cui metterà a punto un programma di incontri a Roma atti a favorire il dialogo intra – europeo con Ucraina e Russia incluse, e quello con gli USA. La Segreteria generale pertanto annulla l’edizione del Premio per il corrente anno solare e la rinvia al prossimo anno solare.

 

 
La Segreteria generale del PEEC giudica il corrente anno solare come quello che sta arrecando nei modi più imprevedibili e inattesi incalcolabili danni all’ideale e all’azione europeiste.
La guerra civile in Ucraina e il coinvolgimento russo segna il clou di tutta una serie di operazioni di spregiudicata e pericolosa politica bellicista messa in atto in Europa dagli USA a far data dalla creazione dell’entità artificiale del Kosovo e nel Vicino Oriente dai due conflitti dell’Occidente in Iraq (inconcludenti, distruttivi e cinicamente tardo-colonialistici). Gravissima è stata ed è la responsabilità del passivo e obbediente coinvolgimento dei governi europei e delle strutture rappresentative dell’Unione Europea.
Le dichiarazione rese dal vicepresidente statunitense Biden gettano una luce davvero sinistra su tutte queste dolorosissime faccende. Questa è stata ed è una conduzione alla luce del sole e plateale dalle mani sporche di sangue. Le parole libertà e democrazia si sono rivelate dunque un’atroce farsa, davanti alla più estrema imposizione di interessi di natura squisitamente colonialista e non di natura politica e strategica. Un’atroce farsa, su cui l’Occidente comincia ad avvertire con inaudita difficoltà di comprensione gli effetti di qualche piccolo boomerang.
Riteniamo comunque che gli USA costituiscano e costituiranno un formidabile amico e alleato dell’Unione Europea e un insostituibile polo di riferimento e di confronto sul piano di un civile confronto e non di occulte mene e di inconcludenti lotte commerciali e doganali.
Riteniamo altresì che, a reale garanzia degli interessi e dei diritti degli americani, l’amministrazione in carica degli USA debba preoccuparsi molto di più dei gravissimi problemi interni, ad iniziare dagli squilibri sociali ed economici che rendono davvero tragica la cruda realtà quotidiana del popolo della “terra promessa” delle grandi opportunità e delle insuperabili garanzie delle libertà individuali e collettive. E non di meno dei gravissimi problemi inerenti l’incremento dei processi di inquinamento ambientale prodotto dalle sue industrie, inquinamento ambientale che ha risvolti internazionali.
Dagli USA sono partiti ripetute aggressioni su scala mondiale da parte dei sistemi speculativi bancari con titoli tossici che hanno arrecato danni dai costi sociali ed economici gravissimi a tutt’oggi incalcolabili. Dagli USA sono partite e perdurano campagne di intelligence planetaria che hanno violato e violano diritti scientifici e commerciali di imprese in tutto il mondo e in particolare gli interessi dei Paesi dell’Unione Europea.
Riteniamo molto grave il “cattivo gioco” a cui si sono prestati e ancora si prestano governi precedenti e/o in carica di alcune Nazioni europee. Basti fare riferimento all’odierna nuova “crociata” contro l’ISIS sbucata chissà da dove, nella più inspiegabile e cocciuta ignoranza dell’intelligence e della diplomazia USA (cosa non credibile), al rapporto speciale anglo-americano, all’installazione del sistema missilistico anti – iraniano (!), alle inaccettabili sanzioni adottate dall’Unione Europea contro la Russia.
Tutto ciò è sfociato nella degenerazione della dottrina strategica della NATO, che spavaldamente persegue uno sconfinato espansionismo lungo tutta l’Asia centrale, sino al confine cinese, al fine di isolare politicamente ed economicamente la Russia.
 
Questa strategia dell’amministrazione USA lede sia le prospettive a medio termine che gli odierni vitali interessi civili e politici dell’Europa. La Russia è Europa.
L’allargamento dei confini dell’Unione Europea ad Est è un fatto irreversibile e bene farebbero parlamenti e governi europei in carica a svincolarsi dalla mortale stretta della Casa Bianca e dall’oligopolio speculativo d’oltre oceano. Nessun mercato transatlantico può sostituire l’inclusione della Russia. Per di più, il giusto prezzo sarebbe quello del dovere dipendere in modo cieco dalle improvvise irruzioni delle libido speculative e ricattatrici dell’industria energetica USA e dei circoli e circuiti finanziar altamente tossici.
Le sanzioni contro la Russia vanno revocate quanto prima. L’espansione immotivata ed esclusivamente aggressiva della NATO in tutta l’Asia centrale va subito cassata. Va garantita la sicurezza dei confini russi e dei suoi interessi economici. Va quindi ripreso in modo proficuo il partenariato tra Russia e NATO, va bloccata la realizzazione del sistema antimissile nell’Europa Orientale a totale controllo USA o va realizzato dalla NATO congiuntamente alla Russia.
I governi europei devono aprire le porte all’accesso russo all’Unione Europea.
 
Auspichiamo che da queste franche valutazioni e indicazioni possano germinare concreti positivi sviluppi quanto prima; e che il prossimo inverno non sia un inverno foriero di nuove crisi e di nuove guerre ma un periodo di immediato e profondo ripensamento e di rielaborazione delle dottrine strategiche e delle susseguenti scelte, sia in Europa che negli USA.
Il Premio Europeo Capo Circeo intende farsi parte intelligente in favore di questa prospettiva e di questi obiettivi di completa alternativa, per cui metterà a punto un programma di incontri a Roma atti a favorire il dialogo intra – europeo con Ucraina e Russia incluse, e quello con gli USA. E favorire innanzitutto la comprensione delle ragioni degli altri. La Segreteria generale pertanto annulla l’edizione del Premio per il corrente anno solare, anno infausto per gli ideali europei, e la rinvia al prossimo anno solare.