18 Ottobre 2014
Fonte: Agenzia Spaziale Italiana
X-37B completa il suo terzo volo
Il veicolo di rientro americano è atterrato ieri presso la base militare di Vanderberg in California. X-37B è un veicolo orbitale senza pilota
15 Ott 2014 – Dopo 672 giorni di permanenza nello spazio, il veicolo di rientro americano X-37B ha completato con successo il suo terzo volo con un atterraggio effettuato ieri, presso la base dell’US Air Force di Vanderberg, in California. Si tratta di un veicolo orbitale senza pilota, con capacità di rientro ed atterraggio di precisione su pista, simile allo Space Shuttle.
Il programma X-37B, sviluppato per l’areonautica americana, coinvolge la Defence Anvanced Research Projects Agency (DARPA), la NASA e Boeing, prime contractor del programma.
E’ composto da due veicoli: OTV-1 e OTV-2.
Il primo veicolo, OTV-1 è stato lanciato nel 2010, con l’obiettivo di dimostrare la capacità di condurre operazioni di lunga durata e di aiutare gli scienziati a capire gli effetti di una prolungata permanenza nello spazio sulle componenti del sistema, come struttura e payload. Il successo del primo volo ha incluso raggiungimento dell’orbita, de-orbiting e rientro sulla Terra.
Il secondo veicolo, OTV-2, è stato lanciato invece nel 2011 atterrando, dopo 469 giorni di missione. Il terzo volo effettuato, che ha visto protagonista di nuovo OTV-1, è decollato l’11 dicembre 2012.
“Non è difficile immaginare che il futuro del trasporto sia destinato a passare rapidamente dalla fascia aeronautica a quella aerospaziale – ha commentato l’astronauta italiano Roberto Vittori – e quindi sia destinato a dipendere in maniera sempre più evidente da sistemi in grado di operare nello spazio e nella fascia aerospaziale, per poi fare ritorno di precisione a terra.”
L’interesse per progetti simili a X-37B è molto vivo anche nel nostro continente. L’imminente lancio di IXV, un veicolo di rientro atmosferico dell’ESA in cui l’Italia, attraverso l’ASI, partecipa con un contributo determinante, rappresenta un primo passo per la costruzione dei sistemi di rientro futuri e per l’approvvigionamento degli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.