Italia del sole. Il cuore del Mediterraneo colpito dal killer Sea Smoke. Pachino, al di sotto di Tunisi, innevata

02 Gennaio 2014
Fonti: MeteoWeb.eu , Meteogiornale – Mtg
Peppe Caridi, Daniele Ingemi, Massino Aceti

La Sicilia, Avan Paesaggio Africano e Cuore del Mediterraneo, trasformata in fiordi scandinavi.

L’inverno irrompe con violenza e sconvolge l’Italia. Al Sud dal “primo autunno” ai rigori continentali. La Sicilia innevata da Trapani e Alcamo a Modica, Scicli, Avola. Record di freddo a cui resisteranno ciliegino e viti?

Cozzo Spadaro, alla propaggine estrema di Pachino, nel piccolo comune e grande centro di pesca di Portopalo di C.P, è storico faro di I classe della M.M.I. e sede della stazione meteo dell’A.M.I. Da Capo Passero (antico Capo Pachino) partì in  missione segreta per  La Valletta il patriota Carmelo Borgh Pisani, impiccato dagli inglesi. A meno di cento chilometri, la Sicilia e l’Italia riemergono nell’arcipelago maltese, dove sono caduti altri  fiocchi di neve.

Tormenta di neve su Messina

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Reggio Calabria – neve blizard

Tornado nella neve e “sea smoke” sui mari del Sud: quando il gelo fa esplodere i fenomeni meteo più estremi

palermo (2)L’eccezionale ondata di neve e gelo che nelle scorse ore ha colpito duramente il centro/sud Italia è stata foriera anche di fenomeni meteo estremi che sono molto rari, e solitamente si verificano in altre stagioni dell’anno in cui il clima è più mite con più energia in gioco per sviluppare tali eventi violenti. Ma questa storica irruzione di gelo è arrivata a dicembre, non in pieno inverno ma a stagione appena iniziata: un dicembre eccezionalmente mite fino al giorno di Natale, addirittura caratterizzato da un caldo anomalo eccezionale fino a due settimane fa con temperature di +20°C nelle Regioni meridionali nelle stesse località che hanno fatto fatica a superare lo zero termico nell’ultimo giorno del 2014.
Tali contrasti termici hanno scatenato i fenomeni più estremi: durante la tempesta con grecale a 80km/h, nella tarda mattinata di mercoledì 31 dicembre 2014 diversi tornado hanno colpito in modo molto violento il litorale pugliese a Barletta, proprio durante una forte nevicata. Dopo qualche ora una spettacolare tromba marina ha interessato le acque del basso Tirreno a Palermo, dove il forte vento da nord/est ha soffiato impetuoso per 3 giorni. Contemporaneamente un altro tornado colpiva Veroli, nel frusinate, scoperchiando un’abitazione.
Ma non è finita qui: le nevicate che hanno ricoperto di bianco gran parte del meridione d’Italia, si sono verificare con temperature glaciali, abbondantemente inferiori allo zero, con forti venti, determinando autentici blizzard con il fenomeno dello “scaccianeve” che in alcune zone appenniniche ha determinato accumuli eolici di diversi metri.
L’aria gelida ha invaso l’Adriatico nella notte tra 29 e 30 dicembre, con la prima nevicata sulla costa ad Ancona. Il 30 ha nevicato con accumulo a Pescara e le temperature sono diminuite su tutto il centro/sud. Nel corso della giornata è iniziata la grande nevicata appenninica tra Abruzzo, Molise e Puglia e in serata le prime fioccate su Palermo, Messina e Reggio Calabria. Ma il giorno “clou” di gelo e neve è stato mercoledì 31 dicembre, una giornata storica da tutti i punti di vista: la neve ha raggiunto tutte le coste dell’estremo sud, lo Stretto di Messina s’è trasformato in un vero e proprio fiordo norvegese con neve abbondante sin nelle sue spiagge, ha nevicato abbondantemente a Palermo, a Trapani e nella Sicilia sud/orientale, con accumuli a Siracusa e sulle spiagge di siracusano e ragusano dove non nevicava da oltre un secolo. Neve persino a Malta, Lampedusa e Pantelleria.
Nello Stretto di Messina un fenomeno spaventoso e impressionante intorno alle 09:30 di mercoledì mattina quando, dallo Stretto su Reggio Calabria è arrivato un “muro di neve” davvero impressionante, sotto una shelf cloud temporalesca. Un vero e proprio temporale di neve accompagnato da venti di maestrale fino a 70km/h, con temperatura piombata a 0,0°C in riva allo Stretto, dove è stato eguagliato il record storico di freddo assoluto, da quando esistono i rilevamenti meteo. Una sorta di “lake effect snow” come quello che qualche settimana fa ha sommerso di neve Chicago negli USA. Eccezionali gli accumuli nevosi sulle spiagge di Catona e Gallico, nella periferia nord di Reggio Calabria, dove sono stati misurati addirittura 7cm di neve in riva al mare: mai nello Stretto aveva nevicato così tanto anche nei rarissimi precedenti di neve a mare nel corso del secolo scorso (è successo 5 volte nel ‘900, l’ultima il 31 gennaio 1999).
In molte località s’è verificato il fenomeno del “sea smoke”, che ha interessato Milazzo (vedi foto accanto), Scilla, Messina proprio al porto, ma anche Reggio Calabria a Catona, Gallico e soprattutto a Pellaro, e persino Siracusa (tutte immagini che proponiamo nella gallery a corredo dell’articolo). E’ un fenomeno rarissimo nel Mediterraneo, provocato dai contrasti termici tra l’aria gelida e il mare mite. Al contrario di quanto si possa pensare, tuffarsi a mare in quelle condizioni non è assolutamente proibitivo anzi risulta gradevole perchè l’acqua del mare è di oltre 15°C più calda rispetto a quella dell’aria. Ovviamente, però, poi bisogna trovare il coraggio di uscire…
Il “sea smoke” si forma proprio per lo scorrimento di masse d’aria gelida sulla superficie marina calda. Ieri mattina quando l’aria ha raggiunto gli 0°C tra Calabria e Sicilia in riva al mare, le acque di Tirreno e Jonio avevano una temperatura di circa +18°C.
Insomma, stavolta non è mancato proprio nulla: il clima Scandinavo s’è trasferito all’improvviso nel cuore del Mediterraneo e non in pieno inverno, ma all’inizio della stagione. Questi sono stati i risultati. Un’esplosione di eventi estremi senza precedenti nella storia, per un clima sempre più bizzarro.
Freddo record al Sud, le temperature non erano mai state così basse: tutti i DATI

Gelo in Sicilia: storica minima di -0.2°C alla stazione di Cozzo Spadaro, rappresenta il primo record assoluto mondiale del 2015

SampieriL’ondata di gelo che ha colpito la Sicilia è stata talmente potente da far abbattere persino un record di freddo assoluto, stracciando i precedenti rilevati durante le terribili ondate di freddo del 900, come quelle storiche del 1929 e del 1956, o del 1962 o 1988. Difatti la stazione di Cozzo Spadaro, nell’estrema punta sud-orientale della Sicilia, una delle più calde di tutto il territorio italiano (stretta fra due mari), ha registrato una eccezionale temperature minima di ben -0.2°C, proprio nel momento in cui sull’area di Capo Passero passavano dei nuclei precipitativi, che grazie alle isoterme bassissime a 850 hpa, con valori sotto i -8°C a 1300 metri, sono risultati praticamente nevosi fino a livello del mare. Tanto che nel momento in cui si è registrata la temperatura minima, cosi estrema, su un’area circondata su tre lati dal mare, erano in atto delle nevicate che hanno depositato circa 1-2 cm di neve fresca fra Cozzo Spadaro, Pachino, Capo Passero e persino nell’isola delle Correnti. Riguardo la zona di Cozzo Spadaro, solitamente la più esclusa dalle nevicate in tutto il territorio nazionale, nessun anziano può ricordare l’ultimo accumulo nevoso di quell’area che fu nel Gennaio 1905.
10906141_10204911240294363_7081475992465768278_nIn questa località, penalizzata dal mare mite e dal costante soffio dei venti marittimi che fanno sempre impennare l’umidità relativa e la temperatura dell’aria, il freddo così intenso si può raggiungere solo in presenza di forti avvezioni di aria gelida di matrice artica, e concomitanti precipitazioni. Quest’ultime agiscono da travaso all’aria molto fredda che affluisce in quota, facendo scivolare la colonnina di mercurio a livello del mare, anche al di sotto dei +2°C +1°C. I -0.2°C di Cozzo Spadaro, oltre a fare la storia della rispettiva stazione, mai scesa così in basso da quando esistono le rilevazioni moderne, rappresentano niente meno che il primo record assoluto freddo stabilito nel mondo in questo inizio 2015. Appena tre ore dopo la mezzanotte del nuovo anno. Un record storico di freddo tutto made in Sicily, e nel punto geografico più impensabile. Un dato che rimarrà vivo per decenni negli annali climatologici.

La nevicata record a Pachino, l’eccezionale testimonianza filmata in Archivio Meteogiornale Mtg

Storica nevicata a Cozzo Spadaro. Ondata di freddo da annali per la Sicilia

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  • Cozzo Spadaro e Portopalo di Capo Passero questa notte di capodanno 2015 hanno visto cadere la neve per la prima volta dal 1905! Cozzo Spadaro e Portopalo di Capo Passero, ovvero la punta sud-orientale della Sicilia, questa notte di capodanno 2015 hanno scritto la storia della meteorologia locale. Si tratta delle zone meno nevose d’Italia, che nemmeno nel gelido febbraio 1956, il mese più freddo dell’ultimo secolo e non solo, avevano visto nevicare. E questa notte tra le 2 e le 4 la neve è caduta anche con lievissimo accumulo al suolo.
A Cozzo Spadaro nevicò l’ultima volta con accumulo nel gennaio 1905, 110 anni fa!
Nessun uomo, prima di oggi, aveva in pratica mai visto la neve in questa località o a Portopalo di Capo Passero (Cozzo Spadaro si trova nel comune di Portopalo). Nevicata storica anche a Pachino. A Cozzo Spadaro, scesa a 0°C, si è anche eguagliato il record di freddo assoluto stabilito nel marzo del 1949. La stazione dell’Osservatorio delle Acque ha addirittura fatto segnare una minima di -0,2°C, nuovo record di freddo assoluto.
La neve questa notte è caduta anche in zone in cui è rarissima, sebbene un po’ meno rispetto alle due località sopra citate, come Licata e Scicli. Neve con accumulo anche a Vittoria e Comiso, mentre non ha nevicato a Gela. Neve abbondante a Ragusa, ma qui non è un’eccezione, essendo il capoluogo siciliano posto ad oltre 500 metri di quota.
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Avola sotto la straordinaria nevicata, foto da youreporter.it
Nevicate ancor più intense hanno colpito le località siciliane del versante ionico, come Avola e un po’ più nell’entroterra Noto. E ieri aveva nevicato a Siracusa e Augusta, mentre sul versante occidentale a Marsala.
In molti casi si tratta di zone che vedono la neve con accumulo una volta ogni circa 20 anni e senza accumulo poco di più.
Non dimentichiamo nemmeno le nevicate di Palermo, Messina e molte altre località della costa tirrenica siciliana, zone in cui la frequenza di neve con accumulo è meno rara (circa una volta ogni 10 anni o poco più), ma molto rara comunque con accumuli di queste proporzioni.
Un’ondata di freddo che quindi non è esagerato definire storica ed eccezionale per la Sicilia intera.
Pubblicato da Massimo Aceti

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