19 Marzo 2015
Fonte: Socialnews – Auxilia Onlus
Massimiliano Fanni Canelles
Le novità del Job Act. I Pro
EDITORIALEIl mondo del lavoro cambia e il Jobs Act nasce già vecchiodiMassimiliano Fanni CanellesNegli ultimi mesi, il dibattito politico italiano si è animato in seguito all’attività del Governo guidato da Matteo Renzi supportato da una maggioranza allargata, detta delle “larghe intese”. In particolare, la proposta di riforma del mercato del lavoro ha attirato un ampio ventaglio di critiche, soprattutto da parte dei sindacati, che hanno promosso una lunga serie di scioperi in tutti i settori. Ulteriori critiche sono giunte anche da parte della minoranza interna dello stesso Partito Democratico.
Discussioni, cortei e compromessi non hanno comunque impedito l’approvazione del Jobs Act o, meglio, della legge delega del Parlamento che consentirà al Governo di concludere la riforma nelle prossime settimane. Il “famoso” articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori verrà riformato in maniera sostanziale, cambieranno le regole della cassa integrazione ed aumenterà l’importo fiscale dovuto allo Stato da freelance e titolari di partita IVA. Nella finanziaria 2015 sarà inserita anche un’altra norma che ha fatto discutere: la liquidazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) direttamente in busta paga. Il provvedimento, che dovrebbe essere operativo a partire dal mese di marzo, consentirebbe al lavoratore di richiedere direttamente, insieme allo stipendio, parte del TFR. Ciò aumenterebbe, in capo al dipendente, il potere d’acquisto, a fronte di un trattamento fiscale meno favorevole. |
I NOSTRI ARTICOLILavoratori di Serie A e di Serie Bdi Angela CaporaleCaporedattrice di SocialnewsL’onorevole Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, è in prima linea nell’opposizione alla riforma promossa dal Governo Renzi. In particolare, sostiene che tra l’impegno dei sindacati a protezione dei propri iscritti e l’indeterminatezza della legge delega il futuro è quanto mai nebuloso.Continua…Perché sostenere il Jobs Actdi Vanessa CamaniDeputata Partito Democratico
La riforma del mercato del lavoro promossa dal Governo Renzi si configura come una svolta non solo necessaria, ma moderna ed armonica nel contesto dell’Unione Europea. Il Jobs Act è un passo dell’Italia verso un futuro più stabile e, soprattutto, europeo
Gli occhi di Bambi
di Umberto Romagnoli
Professore ordinario di Diritto del Lavoro all’Università di Bologna La riforma promossa dal Governo Renzi, accecato dalla voglia matta di spazzare via ciò che si è demonizzato per 45 anni, ha finito per consentire all’imprenditore di tornare ad essere quel che era una volta: un padrone
Il Jobs Act contro lavoro e diritti
di Paolo Pini
Professore ordinario presso l’Università di Ferrara
La combinazione della riforma del lavoro di Renzi con la Legge di Stabilità conferma che occupazione stabile e posto fisso appartengono ormai al passato. Il risultato non è più lavoro, ma solo più instabilità ed incertezza
La struttura dei salari
di Marcello Esposito
Professore di International Financial Market presso l’Università Cattaneo di Castellanza e di Marco Leonardi
Professore associato presso il Dipartimento di Studi del Lavoro alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano. Per i neo-assunti di oggiAggiungi un appuntamento per oggi, l’abolizione del reintegro avrà effetti anche sulla struttura del salario, in particolare sulla sua crescita con l’età del lavoratore e sul rapporto con la produttività. Con l’indennizzo certo, i più anziani saranno più facilmente sostituibili con lavoratori giovani
Demansionamento e Tacit Knowledge
di Maurizio Fanni
Docente di Finanza Aziendale all’Università di Trieste.
La maggiore sfida per gli imprenditori è quella di attrarre e conservare lavoratori qualificati. Si può ottenere tale risultato soltanto grazie all’applicazione di tecniche efficaci e allo sviluppo di un efficace rapporto reciproco
Nel Jobs Act buoni propositi per il lavoro delle donne
di Alessandra Casarico
Professore Associato di scienza delle finanze all’Università Bocconi e direttore dell’area Tassazione e Stato sociale del Centro di Ricerca Dondena sulle dinamiche sociali e le politiche pubbliche.
e di Daniela Del Boca Professore di Economia Politica presso l’ Universita di Torino e Visiting professor a New York University. Collaboratrici de lavoce.info Il Jobs Act cerca di affrontare i due nodi cruciali della bassa partecipazione delle donne. E lo fa attraverso misure condivisibili. Ma non sarà semplice realizzarle, se le risorse devono essere trovate senza aumenti di spesa per lo Stato |