La vita delle donne tra angherie e paure. Con il coraggio, però, libertà e dignità possono essere una vera conquista

05 Luglio 2015

Fonti: Armando Armando Editore, Repubblica, LaNotiziah24.com

Elisa Manacorda, Roby Guerra

Bo Guerreschi
violenza
Non si deve sempre morire per essere ascoltate: la storia di Bo
Bo Guerreschi è un’economista di successo. Ma anche una donna vittima di abusi psicologici e fisici. Che lei racconta nella sua autobiografia
di Elisa Manacorda
Scusa. È la parola che ricorre con più frequenza tra le donne maltrattate, picchiate, che hanno subito molestie o stalking. Lo sa bene Bo Guerreschi, economista nata in Italia ma con una lunga esperienza lavorativa in Inghilterra e negli Stati Uniti. Donna di cultura, con una famiglia solida alle spalle. Ma anche donna vittima di angherie e soprusi, di abusi psicologici e fisici. E ora autrice del libro “Bo(h). Non si deve sempre morire per essere ascoltate”, in libreria con Armando Editore.
Lo stigma sociale “Le donne con cui ho condiviso la mia esperienza, quelle che arrivano alla nostra neonata Associazione (Bon’t Worry  –  www.bontworry.org) in cerca di aiuto, chiedono scusa in continuazione”, spiega Bo. Si vergognano di quello che sta capitando loro, ma soprattutto si sentono responsabili, colpevoli. In un angolo remoto del loro cervello si annida il pensiero: forse me lo merito. Forse mi merito di essere pedinata, minacciata, malmenata, lasciata senza denaro, senza speranza, senza parole e senza futuro. C’è un fortissimo stigma sociale nei confronti delle donne maltrattate. E sbaglia chi pensa che avventure del genere possano capitare solo alle donne con difficoltà economiche, meno istruite, senza strumenti culturali per chiedere aiuto. Perché può capitare a tutte, in ogni momento, in ogni classe sociale. Dirò di più ….
per la lettura integrale:   http://d.repubblica.it/attualita/2015/04/14/news/libro_bo_guerreschi_abusi_sulle_donne_autobiografia-2559532/
 

BO GUERRESCHI “Bo(h). Non si deve sempre morire per essere ascoltate”, Armando Editore (Roma).

di Roby Guerra

“Questo libro nasce da un’esperienza personale di angherie e soprusi subiti dall’Autrice da parte dell’ex marito. È il frutto di una sofferta riflessione sul proprio vissuto, una storia vera in cui viene analizzato l’abuso fisico ma soprattutto psicologico, nonché le ripercussioni sui figli, vittime da proteggere e tutelare. Ilvolume vuole essere un urlo in grado di fermare le violenze che sempre più donne sono costrette a subire, anche a nome di chi non ha più voce, di chi non può parlare o di chi teme per la propria incolumità”. Bo Guerreschi è un’economista internazionale. Nata in Italia cinquant’anni fa, dove è tornata di recente, ha studiato e lavorato negli Stati Uniti, In Inghilterra e in altri Paesi d’Europa.*recensione di Roby GuerraAppena edito è già quasi un bestseller…. una bellissima e non minimamente retorica analisi psicosociale, con rara messa in parola performativa di quel che gli scienziati chiamano neuroni-specchio, ad hoc su un fenomeno sconcertante del nostro tempo, grazie probabilmente ai mass media e al web, emerso da antecedenti storici secolari certamente non immuni.
L’autrice, economista internazionale, di formazione accademica e culturale e pragmatica d’oltre oceano e europea. I neuroni specchio in contro-rifllesso….sono quelli di donne vittime di violenza, non solo o necessariamente sessuale e fisica, “diabolicamente” e terribilmente semplicemente psicologica quotidiana. E a partire, purtroppo, ma paradossalmente pistola fumante subìta sulla propria pelle e psiche, dall’autrice stessa.
A partire dalla propria esplicita esperienza pesante grave  di un rapporto coniugale pardigmatico, il microscosmo diventa perfettamente sincrono con certa diversa fenomenologia contemporanea. 
L’autrice esplicita con grande perizia,  il macrocosmo della stessa cronaca di tutti i giorni, come un virus replicante in tutti i media e i giornali,  con bisturi quasi lacaniano ma 2.0, la parola non criptica ma di straordinaria profonda superfice rivelatrice e giustamente dura come un diamante testimone, articolato sia nei nodi piu “letali” della condizione femminile sia – puntualemnte- nelle stessa pur trasparenza legislativa. 
Scenari di legittima difesa e diritti delle donne pur da tempo predefiniti, eppure spesso a rischio per interferenze stesse psicosociali non ottimizzate: la storia è lenta nel suo divenire, codici latenti, taciti, danneggiano le donne vittime di veri e propri sequestri sinaptici, sia nel microquotidiano, sia nella dimensione piu o meno inconscia sociale. La parola dell’autrice, ricorda, forse e naturalmente anche nel paradosso, In Principio era l’Amore di Julia Kristeva, come evocazione tragica del cuore  e della libertà perdute, come musica muta…Oppure, sempre per la pulsione diversamente catartica, Le Lacrime delle Donne, parafrasando ora Cioran. 
Popperiana quasi, certa quasi grammatica del linguaggio delle donne violentate nell’anima se non nel corpo almeno virtuale,  evidenziata dall’autrice: grammatica quasi  ridotta ai minimi termini e coattiva, eppure eclatante, quasi impronta digitale  : “Scusa” come puntualizza l’autrice… chiedono scusa in continuazione: a se’ stesse, persino alle associazioni femministiche e delle donne che le difendono, per quanti anni, ai loro letteralmente frullacervelli mariti o amanti? “La donna ha delle Ragioni che la Ragione non conosce”, parafrasando Pascal. Il libro è assai originale come cadenza narratologica e disvelamento intermitttente. Come un diario scientifico. “Per le donne di oggi e di domani. Per il diritto delle donne alla libertà…”Bo Guerreschi

 

 
Bo(h)
Non si deve sempre morire per essere ascoltate BO GUERRESCHI
ISBN: 978-88-6677-915-5        Armando Armando Editore – Roma
Prezzo € 10,00